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Bologna, 15/04/2013
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"Propongo di ricordare con un minuto di silenzio la nostra concittadina Daniela Castagni. La signora Castagni ha lasciato scritto che il motivo della sua scelta è il lavoro che, dopo il licenziamento dall'azienda in cui lavorava come contabile, ora, a 55 anni, non riusciva più a trovare. Il lavoro ci dà dignità, identità, senso e riconoscimento sociale, oltre che essere condizione necessaria alla sopravvivenza. Quando ciò viene meno, il mondo può apparirci inabitabile. Occorre che ogni donna e uomo delle nostra città sappia che nel momento di un bisogno importante può contare su servizi che lavorano proprio perchè la città sia un contesto abitabile anche e soprattutto nelle situazioni di difficoltà sociale, come quella in cui stiamo vivendo, e di fragilità personale. In Italia sono più di un milione e mezzo le persone che hanno perso il lavoro in età matura, sopra i 40 anni, persone senza diritti e forme di protezione. Purtroppo sono almeno 8 le persone che, dall'inizio di aprile, hanno deciso di togliersi la vita perché disoccupate o sull'orlo del fallimento e schiacciate dai debiti. Il rischio è che la crisi economica si trasformi in una gravissima crisi umana".
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