Bologna, 08/11/2013

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE NUOVE TELECAMERE SIRIO E SULLE ZONE AD ALTA PEDONALITÀ


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L'assessore alla Mobilità, Andrea colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Michele Facci, Daniele carella (Pdl), Lucia Borgonzoni e Paola Francesca Scarano (Lega nord), sull'installazione di nuove telecamere e sui nuovi provvedimenti per la pedonalità.

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):

"In relazione all'annunciata installazione di nuove telecamere Sirio e di allargamento della Ztl, chiede di conoscere se la Giunta non ritenga che tali nuove limitazioni (allargamento Ztl) siano idonee a compromettere ulteriormente l'accessibilità agli esercizi commerciali ricompresi nelle aree oggetto dell'intervento, a maggior ragione a fronte di un servizio di trasporto pubblico locale ancora insufficiente.
Inoltre, chiede di conoscere se la Giunta non ritenga opportuno attendere l'introduzione dei nuovi annunciati mezzi di trasporto pubblico (Crealis) prima di procedere a modificazioni dell'attuale assetto relativo alla circolazione privata".

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"In merito alle ulteriori restrizioni, ovvero ai provvedimenti tesi a diminuire e regolamentare il traffico privato, sia degli autoveicoli che dei motocicli e/o ciclomotori, in vaste zone della città, (provvedimenti che verranno "difesi" anche dal corposo utilizzo di nuovi strumenti elettronici), così come annunciato e presentato dalla stampa locale, chiede all'Amministrazione quali siano i provvedimenti decisi contestualmente, che verranno presi onde adeguare l'offerta di Trasporto Pubblico alle esigenze dei cittadini, che saranno provocate dal nuovo assetto della mobilità delle persone in città".

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Visti gli articoli di stampa relativi alle nuove telecamere Sirio e Rita, nonché le nuove Alte Pedonalità, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
per quale motivo si è deciso di avviare proprio ora il completamento del progetto che doveva partire all'inizio del 2013;
per quale motivo l'Assessorato ha deciso di avviare le alte pedonalità nelle zone in cui i cittadini ed i commercianti da tempo si oppongono in cui in certi casi propongono soluzioni alternative;
se ha valutato anche le ripercussioni per il tessuto economico oltre a quelle dell'inquinamento;
se non ritenga che spostare il traffico dalle radiali che portano in centro ai viali di circonvallazione altro non vuol dire che appesantire una parte della città di traffico, soprattutto nelle ore cruciali della giornata, e non diminuire il traffico a danno dei cittadini che ivi persistono;
come pensa possa organizzare la libertà di circolazione delle persone non automunite (come ad esempio gli anziani) ma residenti in queste alte pedonalità;
se tale alta pedonalità seguirà le regole di quelle attualmente applicate nella zona U ove per invitare un amico, bisogna comunicare targa ecc.;
se non ritiene tutto questo una violazione della libertà di movimento;
se corrisponde al vero che la telecamera che verrà installata in via Santo Stefano in entrambe le direzioni costringerà gli scooteristi ad entrare in centro solo attraverso un giro dai viali di circonvallazione".

La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):

"La stampa riporta la notizia che entro il prossimo anno saranno aumentate le telecamere e poste agli ingressi della c.d. Cerchia del Mille, con la conseguente crescita della zona ZTL; saranno inoltre implementate le telecamere Rita; a questo proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
1) se ritenga, questa Giunta, di dover compensare i divieti di circolazione ai cittadini, che non potranno più accedere entro la Cerchia del Mille con i mezzi propri, nemmeno a due ruote, con l'implementazione dei mezzi pubblici (esempio: con i Pollicini?);
2) come pensano di implementare i sistemi di parcheggio e le zone di parcheggio limitrofe alla cerchia del Mille, per consentire di conservare un adeguato accesso al "centro storico" e come collegheranno queste zone di parcheggio con mezzi pubblici che consentano di arrivare celermente in centro;
3) se abbiate considerato che all'interno della Cerchia del Mille ci sono molteplici attività professionali e non solo commerciali, che non saranno più agevolmente raggiungibili (ivi compreso il Tribunale dove gli Avvocati devono poter avere libero accesso per poter garantire il diritto di difesa, tanto per fare un esempio);
4) se non riteniate limitativo alla circolazione impedire anche l'ingresso delle "due ruote" alla Cerchia del Mille dato che oggi la maggior parte dei professionisti usa questo mezzo per accelerare gli spostamenti di lavoro, che non sarebbero adeguatamente consentiti dai mezzi pubblici;
5) se abbiate fatto una proiezione delle possibili ripercussioni economiche dei nuovi divieti e come si ritenga di compensarli visto che non sono previsti, nei medesimi tempi, adeguamenti dei mezzi pubblici o soluzioni alternative similari per rapidità e comodità di uso alle due ruote".

La risposta dell'assessore alla, Mobilità Andrea Colombo:

"Le domande poste meritano una risposta complessiva e articolata.
Parto, innanzitutto, da un'ambiguità da cui va sgomberato il campo subito e cioè che il piano di potenziamento dei sistemi di telecontrollo che abbiamo previsto, per la maggior parte, non per la totalità, mira a far rispettare regole che esistono da venti anni. Credo che questo sia un punto di partenza ineludibile, perché la maggior parte delle telecamere che abbiamo inserito in quel piano servono ad impedire che vi siano furbetti che utilizzano le corsie preferenziali esistenti da tanto tempo o che entrano dai buchi ancora esistenti di Sirio, alla faccia, mi permetto di dire, di quegli automobilisti corretti che le regole le rispettano. Questo è il primo punto ineludibile: garantire il rispetto delle regole esistenti, anche come segnale di equità verso tutti quei cittadini, e sono la maggior parte, che le regole le rispettano già.

Detto questo, non c'è dubbio che quel piano di potenziamento dei sistemi di telecontrollo contenga anche una serie di misure nuove, per esplicitare ulteriormente il comunicato dell'altro giorno che ha dato notizia dell'avvio di una gara che mira ad acquistare e installare le telecamere dei nuovi varchi telecontrollati. Qui, però, non siamo di fronte a provvedimenti che da un giorno all'altro vengono attuati, ma quello che abbiamo voluto dire molto chiaramente nel comunicato, e qui voglio ribadirlo, è che questo è un piano complessivo di potenziamento del telecontrollo che partirà in maniera graduale a cominciare dalla seconda metà del 2014. Quindi, stiamo parlando di una prospettiva temporale che, da un lato, lascia uno spazio di vari mesi, direi quasi un anno, per prepararsi al cambiamento e per adottare tutti quegli accorgimenti necessari a rendere sostenibile quel cambiamento, e dall'altro lato, stiamo parlando di una prospettiva lunga che ci consente di preparare l'arrivo di queste nuove misure di tutela del centro storico in modo graduale per step successivi, proprio per dare il tempo di adeguarsi progressivamente. L'abbiamo lanciato adesso per questi motivi: dare il tempo alla città di conoscere, comprendere, adattarsi alla novità e a noi di preparare il terreno all'arrivo di queste nuove limitazioni. L'abbiamo fatto nel periodo di novembre, anziché nel mese di gennaio (lo dico per rispondere alla consigliera Borgonzoni) per un motivo che la consigliera conosce sicuramente bene, cioè il fatto che ormai da tre anni gli enti locali sono costretti dalle condizioni nazionali ad approvare i bilanci a giugno o luglio, e questo significa che i piani di investimento vengono di fatto slittati sei mesi avanti. Quello che una volta si faceva in primavera, l'avvio delle gare, con un piano di investimento e un bilancio approvati a dicembre, oggi si fa in autunno, con un piano di investimento e un bilancio approvati a luglio. Non credo ci sia nessuna altra interpretazione possibile di questa nostra scelta.

Si dice, poi, che mancano le infrastrutture, e questo però bisogna che sia chiarito a tutti noi, altrimenti non c'è una base di discussione possibile. Parliamo della parte del piano che introduce regole nuove, perché la maggior parte del piano fa applicare regole già esistenti. Circoscritto il tema di discussione alle nuove misure, in particolare di ampliamento della ZTL e della ZAP (Zona ad alta pedonalità) nella Cerchia dei Mille, si dice che mancano le infrastrutture che rendano sostenibili questi nuovi provvedimenti. Io credo che qui ci sia bisogno di confrontarsi con un po' di dati di realtà. Volentieri, accogliendo l'invito del consigliere Carella, condivido qualche numero.

Innanzitutto, partiamo dal tema dell'accessibilità con il trasporto pubblico, che si ritiene inadeguato alle nuove misure. Su questo, dico, confrontiamoci sui dati attuali e potenziali: nell'area via Riva di Reno e San Felice, dove si va ad estendere la ZTL, sulle tre strade principali di quella zona - asse di via San Felice, asse di via Lame e asse di via Riva di Reno - vi è un 'offerta di trasporto pubblico che mette a disposizione dei cittadini che lì debbano arrivare, in media, un autobus ogni minuto e mezzo. Stiamo parlando di una zona che definire non servita dal trasporto pubblico è materialmente impossibile. Poi, è chiaro che il dato medio è l'incrocio tra diverse frequenze di varie linee, alcune navette dai parcheggi scambiatori, alcune linee urbane, altre extra urbane, che comunque fanno fermate. Però dobbiamo renderci conto che partiamo da un'offerta di trasporto pubblico di assoluto rilievo, capillare, frequente e adeguata al numero di persone che devono accedere a quella zona.

Vogliamo fare un altro esempio, riferendoci alla Cerchia dei Mille e al nucleo più antico e denso del centro storico, che ovviamente confluisce in gran parte per il trasporto pubblico nella T pedonale. Ebbene, nella T, nei giorni feriali, transita in media un autobus al minuto, che ovviamente percorre le diverse radiali della Cerchia del Mille. Quindi, anche qui, partiamo da un'offerta di trasporto pubblico di grandissima importanza e quantità. Mi si dice che questa è l'offerta attuale, ma come la si adegua a nuovi potenziali utenti, perché se andiamo a ridurre il traffico privato, ci aspettiamo che delle persone scelgano di salire sui mezzi pubblici.
Ebbene, anche qui parliamo di numeri, però. Nella zona Palasport - via san Felice e via riva di Reno - vi sono quotidianamente una media di 15.000 transiti veicolari, Ora, è difficile fare stime in partenza ed è plausibile che vi sarà una quota di traffico privato che rimarrà, penso a quella dei residenti, di chi deve fare carico scarico merci. Prendiamo un numero cautelativo, che è quello della riduzione del traffico che si è ottenuta con Sirio nel resto del centro storico, che è attorno al 34%. Quindi ipotizziamo che di quei 15.000 accessi alla zona Palasport che oggi avvengono in macchina, anzi, più correttamente, considerando che non sono singoli utenti, ma veicoli con più persone e veicoli che passano più volte, oltre che mezzi del trasporto pubblico, una quota più ridotta di quei 15.000 cercherà l'alternativa dei mezzi pubblici. Calcolando un terzo, parliamo di una domanda potenziale aggiuntiva di trasporto pubblico di circa 5.000 spostamenti al giorno. Voglio ricordare che nelle nostre linee portanti di trasporto pubblico, due delle quali, la 13 e la 19, passano proprio in quella zona, transitano fino a 40-50.000 persone al giorno. Quindi, non saranno certo le 4-5.000 persone in più a determinare l'impossibilità dell'attuale servizio pubblico di garantire un'offerta adeguata a chi non userà più la macchina. Poi, vedremo, abbiamo dei mesi davanti proprio per andare nei dettagli per vedere se ci dovesse essere bisogno di un potenziamento dell'offerta, come abbiamo fatto per i T Days sia all'inizio, sia strada facendo, con un approccio sperimentale, potenziando il servizio pubblico con le due nuove navette elettriche. Però, partiamo da qualche dato, dai numeri e diamo la giusta misura alle cose.
Noi oggi abbiamo linee di trasporto pubblico portanti, due delle quali passano in quella zona e le altre passano comunque nella cerchia del Mille e nelle radiali, che garantiscono una capacità di trasporto che ho detto, di 40-50.000 persone al giorno. Ciò mi consente di dire che rispetto alla zona Palasport possiamo valutare l'adeguatezza del sistema.

Poi, si dice sempre, mancano le infrastrutture anche per quanto riguarda i parcheggi. Anche qui, però, bisogna che insieme prendiamo atto di quali sono i numeri oggi a disposizione. Oggi, dentro o immediatamente attorno al centro storico, abbiamo una dotazione di 10 parcheggi che offrono circa 5.000 posti auto. A proposito di punti cardinali, come chiedeva il consigliere Facci, di avere una diffusione nei diversi punti cardinali del centro storico della città, questi 10 parcheggi sono posizionati in questo modo: a nord i parcheggi: Autostazione con 350 posti, Salesiani con 450 posti, Carracci con altri 450 posti, piazza VIII Agosto con 980 posti e Sferisterio con 80 posti. Qui oggettivamente l'offerta è più che satura.
Nella zona ovest, in cui abbiamo in particolare il parcheggio Riva Reno, il parcheggio Tanari, 800 posti tra l'altro con l'offerta P+bus, cioè si sosta gratis se si prende una delle due navette disponibili per arrivare in centro storico, via del Rondone angolo via Azzo Gardino con 550 posti; la zona sud con Staveco, che abbiamo sempre detto essere un parcheggio da ampliare perché lì c'è una effettiva carenza di sosta, e a est i parcheggi Zaccherini Alvisi, 500 posti dietro Porta San Vitale, il parcheggio Sant'Orsola, altri 500 posti.
Quindi noi oggi partiamo da un'offerta di infrastrutture di sosta, al netto delle strisce blu che sono un altro discorso, di parcheggi in struttura che offrono 5.000 posti, abbastanza in maniera diffusa nei diversi punti cardinali del centro, l'unico vero punto di caduta è il sud, la parte sud del centro, dello Staveco, ed abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo prioritario è andare ad ampliare in maniera significativa quell'area, ebbene questi 10 parcheggi, questi 5.000 posti sono utilizzati in media a quanto? Di quanto stiamo parlando? Stiamo parlando di percentuali medie di utilizzo attorno al 30%. Medie. Il che vuol dire che ce ne sono alcuni che vanno particolarmente bene, come il Tanari e Otto Agosto, attorno al 50%, e strutture che sono al 15%.
Allora prima di dire che c'è bisogno di nuovi parcheggi cerchiamo di riempire e fare utilizzare ai cittadini quelli già esistenti che sono oggi semivuoti e sottoutilizzati anche perché, signori, siamo arriva ti a un punto in cui non ci possiamo più permettere di costruire nuovi parcheggi che vanno male con i gestori che vengono a chiedere il riequilibrio economico finanziario agli enti pubblici a partire dal Comune: non ce lo possiamo più permettere!

In particolare sul tema della ZTL Palasport, le condizioni di sostenibilità e le condizioni che rendono possibile quell'estensione della ZTL, sono da un lato quel servizio di trasporto pubblico capillare e frequente che ricordavo prima, dall'altro lato il fatto che per una volta abbiamo una zona del centro storico, che tra l'altro è l'unica che manca ancora all'interno della ZTL, su cui, non dopo come spesso si accusano le amministrazioni, ma prima si sono create le condizioni infrastrutturali. Perché il parcheggio Manifattura Tabacchi è aperto dal 2008, quindi abbiamo una ZTL, un provvedimento di limitazione al traffico che arriva dopo che si sono già create le condizioni infrastrutturali in termini di dotazioni di parcheggio e di servizio di trasporto pubblico, necessari a sostenere quel provvedimento e a dare ai cittadini delle alternative per l'accessibilità a quella zona. Alternative di trasporto pubblico per chi decide di lasciare a casa il proprio mezzo privato ma anche alternative di sosta in struttura in parcheggio per chi desidera continuare ad arrivare in centro storico in macchina.
Tra l'altro sui parcheggi, anche qui, confrontiamoci sui numeri vi prego, perché si fa della demagogia, si dice "sono parcheggi troppo costosi" io adesso non sto qui ad entrare nel merito del fatto che ci siano delle convenzioni, che ci siano state delle gare, che ci siano dei confronti, dei benchmarking possibili con tutte le città italiane ed europee, per cui non siamo fuori media; ma io prendo anche solo un dato esemplare: secondo voi costa di più parcheggiare sulle strisce blu in via Riva Reno o nel parcheggio interrato della Manifattura? Ce lo siamo mai chiesti?
Qualcuno sa? Qualcuno è mai andato a vedere? Qualcuno ha mai considerato nelle riflessioni e nelle dichiarazioni che fa che parcheggiare sulle strisce blu in via Riva Reno, impazzendo a cercare posto e sottraendo parcheggi ai residenti, costa 2 euro e 40 all'ora in maniera lineare per tutte le ore mentre andare nel comodo parcheggio interrato, dove si trova sicuramente posto, in via del Rondone, costa 2 euro e 20 all'ora e dalla terza ora costa 1 euro e 70? Vogliamo parlare di questi dati, di questi numeri o non vogliamo parlarne?

Dopodiché un'altra delle classiche obiezioni che vengono poste e che ho sentito anche ripetere recentemente "creando zone a traffico limitato non si fa altro che spostare la congestione del traffico, l'inquinamento e il rumore da una zona all'altra". Anche qui: vogliamo confrontarci con i numeri che tutte le esperienze precederti ci forniscono o no? Vogliamo dire ad esempio che la stessa cosa si disse per contrastare l'accensione di Sirio dicendo che i Viali si sarebbero congestionati perché tutti non sarebbero entrati in centro in macchina e invece i numeri dicono cghe già dopo un anno dall'accensione di Sirio, in centro il traffico era diminuito del 30% e sui viali, non solo non era aumentato, non era neanche rimasto stabile, era calato del 2%
Vogliamo dirle o no queste cose? Vogliamo dire che i provvedimenti di limitazione al traffico hanno anche un effetto domino positivo che portano le persone a lasciare la macchina a casa fin dal luogo di partenza e ad utilizzare mezzi alternativi, ovviamente a partire dai mezzi pubblici? E poi per chi può e per le distanze che lo rendono possibile, la bicicletta piuttosto che i piedi o altri servizi pubblico come i taxi e i noleggi con conducente perché questo argomento del traffico che si sposto di fianco ai confini della ZTL è smentito dai fatti, non è stato così quando si è acceso Sirio, è stato il contrario perché io credo che dobbiamo anche riconoscere un minimo di razionalità e di intelligenza ai cittadini: se uno sa che non può entrare in centro in la macchina, non è che si mette a girare come fosse in un autodromo sui viali: o va direttamente a uno di quei dieci parcheggi in struttura o lascia a casa la macchina, utilizza altri mezzi a partire da quelli pubblici.
E Bologna - guardate - non è un caso unico. A Milano, da caso più recente visto che Sirio è del 2005, a Milano, l'area C che altro non è che una ZTL a pagamento, anche lì, non a caso si è realizzato lo stesso effetto. E' stata avviata la ZTL con pagamento per l'accesso, il traffico si è ridotto guarda caso di circa il 33% dentro quell'area, perché più o meno è questa la quota di traffico che riesce a diminuire, e però vi è stata una riduzione di traffico di alcuni punti percentuali anche nella prima periferia, subito fuori da quell'area. Ma perché è evidente che se suggerisci una modalità diversa di spostamento ai cittadini che punta più sul trasporto pubblico, sulla mobilità pedonale e ciclabile rispetto a quella privata a fronte di limitazioni al traffico privato ma anche di alternative di trasporto pubblico il travaso c'è. Ma non nel senso che si spostano macchine da dentro a fuori ma nel senso che un po' di macchine vengono lasciate a casa perchè si sceglie invece il mezzo pubblico.

Tra l'altro ho citato il 2% di traffico in meno sui viali un anno dopo l'accensione di Sirio, voglio anche ricordare che, a ormai 10 anni di distanza, 2013 rispetto al 2004, il traffico sui viali si è ridotto del 15%, c'è stato un effetto immediato: meno 2% conseguente all'accensione di Sirio - dati di traffico sui viali - ma poi c'è stato un trend, certo dettato anche da considerazioni di carattere generale dell'andamento macroeconomico che hanno portato progressivamente a ridurre la quantità di veicoli sui viali in maniera strutturale perché un 15% - credo che è evidente a tutti che è un dato di particolare rilevanza.
Dopodiché perché si sta facendo tutto questo? Perchè l'estensione delle zone ad alta pedonalità?
Per ottenere in maniera sempre più diffusa quei benefici che l'accensione di Sirio ha già portato in termini di diminuzione della congestione di traffico che significa migliorare la regolarità, la velocità, la fluidità del trasporto pubblico. Ma lo voglio ricordare: diminuire la congestione significa anche migliorare i tempi di percorrenza per i veicoli privati che rimangono autorizzati ad accedere, quindi con beneficio per i passeggeri dei mezzi pubblici, ma anche ad esempio per i residenti che devono rientrare in macchina all'abitazione. Secondo beneficio: il calo di incidenti. Vogliamo dirlo o no che anche grazie all'accensione di Sirio la riduzione del 34% di traffico in media in un giorno feriale, si è avuto un passaggio da 479 incidenti dentro la ZTL nel 2004 a 269 nel 2013. Vogliamo dire o no che anche l'accensione di Sirio - insieme anche ad altri fattori - ha consentito di abbattere lo smog di tipo locale, ad esempio il benzene (un noto cancerogeno) il cui accumulo è anche favorito dai Portici che dopo decenni è rientrato sotto i limiti dei 5 microgrammi fissato dalle normative europee. Vogliamo dirlo che ridurre il traffico vuol dire anche diminuire il rumore che è anche una delle principali cause di malessere nelle città che ogni medico ci dice - anche se noi siamo oramai terribilmente assuefatti a quelle condizioni acustiche.

Dopodiché un'altra cosa che mi sento di dire sulla ZTL della zona Riva Reno-San Felice è che quella zona ha un valore storico e un pregio storico-architettonico certamente non inferiore al resto del centro storico che già è inserito nella ZTL, perché io faccio fatica a dire che il primo tratto di via San Felice, con la pavimentazione in pietra, col fatto che è un tratto dell'antica via Emilia, di cui tra l'altro quest'anno cadono i 2200 anni, non sia un pezzo di centro storico come qualcuno ha sostenuto, e faccio fatica a sostenere che non ci sia bisogno di preservare dal traffico quella zona che ha questo valore storico-architettonico e in cui vi sono 15 000 transiti di veicoli al giorno a fronte, se vogliamo un termine di paragone, dei 41 000 transiti che ci sono nel giorno feriale medio nell'intera ZTL, per capire di che impatto, di che pressione di traffico privato c'è in quella zona.
Si chiede: avete rivalutato le ripercussioni sulle attività economiche? Mah, io innanzitutto parto, da un dato generale che ora mi smentito dalla storia di tutte le esperienze di pedonalizzazione e ZTL di tutte le esperienze italiane ed europee che meno traffico comporti una diminuzione del commercio e della sicurezza e delle aree, anzi, normalmente è esattamente il contrario
Ma io dico di più: confrontiamoci con i dati alla mano, c'è già stata occasione in commissione per valutare il fatto che ad esempio, nell'anno 2012 che è l'ultimo anno completo che abbiamo a disposizione, nella zona del centro del quartiere Porto che è esattamente quella interessata ZTL sono cessate 209 attività economiche. Nello stesso periodo 2012 nella zona del centro storico di San Vitale che è già sotto ZTL e Sirio dal 2005 le attività chiuse sono state 156, quindi è esattamente l'opposto! Io non è che voglia dire che c'è una correlazione diretta, ma io sono convinto che il fattore traffico sia assolutamente marginale sull'utente, sono altri i fattori macroeconomici, il tipo di mercato, la crisi del prestito, la speculazione sugli affitti, non è questa l'occasione per entrare nel merito, ma è in ogni caso smentito il ragionamento contrario perché hanno chiuso più attività dove il traffico è libero rispetto alle attività che hanno chiuso invece nella zona a traffico limitato: ne hanno chiuso più a Porto che a San Vitale in centro storico. Ci sarà comunque modo di tornare su questo.

Sulla ZAP io dico soltanto che è pensata per tutelare maggiormente i residenti che continueranno ad avere la possibilità di accedervi, e per tutelare maggiormente tutte le persone che accedono al centro storico con i mezzi pubblici aumentando la loro velocità commerciale, la loro regolarità, quindi migliorando l'offerta del trasposto pubblico, perché non è che ci vogliono sempre le grandi infrastrutture a volte c'è bisogno anche di cambiamenti piccoli. Cambiamenti piccoli ma importanti per la vita quotidiana delle persone, sono anche convinto che con i sistemi di trasporto pubblico che abbiamo attualmente, al di là dei progetti di elettrificazione su cui torneremo, già riuscire a garantire la regolarità, cioè il rispetto delle tabelle orarie e incrementare la velocità di quei mezzi, , sono obiettivi fondamentali che si possono raggiungere principalmente in un modo, togliendo un po' di auto dalla strada per lasciare spazio libero e velocità ai mezzi pubblici: anche questo è miglioramento del trasporto pubblico.
Anche questo è renderlo più adeguato alle esigenze di persone che non si recano e non si potranno più recare in macchina in centro storico, mi permetto due ultime considerazioni, la prima è che al di là dei dati numerici, forse ci sono proprio dei dati percettivi su cui facciamo fatica a confrontarci, che i TDays vengano paragonati a un porto di disperati come mi è sembrato di cogliere dalla consigliera Scarano, viviamo proprio in due città diverse. Io vedo i sabato e le domeniche tanti bambini che possono correre liberamente, vedo famiglie, vedo anziani, vedo persone in carrozzina che finalmente non rischiano di essere investite. L'ultima cosa sul tema in particolare più dibattuto anche oggi sui giornali, sul tema della ZTL Palasport io confermo la piena disponibilità e l'interesse del Comune e del quartiere Porto a ragionare con i residenti e i commercianti su un piano di riqualificazione valorizzazione e miglioramento della vita della zona Riva Reno-San Felice a tutto campo, non solo riducendo il traffico con la ZTL ma anche con altri interventi sulla cura del verde, sull'arredo urbano, sul presidio sociale, sull'animazione del territorio che siano assolutamente disponibili a costruire insieme per avere come obiettivo finale un miglioramento della vivibilità del territorio che passa anche dalla riduzione delle macchine dello smog del rumore , e cosi via ma passa anche, ne siamo convinti, anche da un'azione integrata a 360° di valorizzazione, riqualificazione su cui siamo interessati e disponibili, comune e quartiere.
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