Bologna, 19/12/2013

PASS “IP”, SI CONCLUDE LA REVISIONE CON UN TAGLIO DI OLTRE IL 60%


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Nella seduta di martedì 17 dicembre la Giunta comunale ha approvato l'atto conclusivo della revisione dei pass IP avviata all'inizio del mandato amministrativo. E' stato infatti approvato l'ultimo pacchetto di tagli, che prevede da un lato il dimezzamento dei pass IP intestati agli appartenenti a forze dell'ordine, esercito e uffici giudiziari (978), e dall'altro l'azzeramento dei pass IP finora assegnati ad una serie di altri enti pubblici e assimilati (172). La riduzione dei permessi diventerà operativa nei primi mesi del 2014, onde consentire agli enti interessati una riorganizzazione interna e l'esatta indicazione al Comune dei permessi da eliminare.

Ordine pubblico e giustizia

A seguito di un serio e approfondito confronto, il Comune ha anzitutto concordato con Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di finanza ed Esercito una riduzione a breve del 35% ed entro pochi mesi di circa il 50% dei pass IP, che attualmente sono circa 755, attribuiti al personale dirigenziale, amministrativo e operativo. Allo stesso modo, l'Amministrazione comunale, dopo una serie di proficui incontri, ha condiviso con i principali Uffici giudiziari una diminuzione nell'ordine del 50% dei pass IP, oggi circa 223, di cui sono titolari magistrati, dirigenti e funzionari di Corte d'appello, Tribunale, Procura, Procura generale e Procura dei minorenni.

Va ricordato che i pass IP consentono eccezionalmente l'accesso in ZTL a veicoli di proprietà privata di persone che ricoprono funzioni di interesse pubblico: pertanto, la revisione non tocca in alcun modo i mezzi di servizio degli enti coinvolti, così garantendo la piena operatività di importanti uffici e servizi pubblici. Inoltre, pur con una drastica riduzione del 50%, sono stati fatti salvi i permessi relativi a veicoli che, anche se privati, risultano indispensabili per ragioni primarie di tutela di ordine pubblico, sicurezza e giustizia (turni di reperibilità, protezione e sicurezza personale di magistrati, attività svolte con mezzi propri in mancanza di auto di servizio, etc...). Peraltro, alcuni enti si sono resi disponibili a consentire il parcheggio delle rimanenti auto con pass IP in cortili o altri spazi interni alle rispettive sedi, in modo da diminuire la pressione di sosta sulle strade e liberare stalli a beneficio dei residenti del centro storico.

Vi sono, infine, altri enti del comparto ordine pubblico e giustizia a cui sono confermati i pass IP attuali (90 in tutto), tenuto conto del numero già piuttosto ridotto di contrassegni in loro possesso o di esigenze oggettivamente non comprimibili: si tratta, ad esempio, di Vigili del fuoco (4), Commissione tributaria provinciale e regionale (2), Dipartimento di giustizia minorile (3), Tribunale per i minorenni (3), Tribunale di sorveglianza (7), TAR (14, ma trasformati in permessi per il solo accesso a posti auto interni), UNEP – ufficio notifiche, esecuzioni e protesti (47, tutti per le auto proprie con cui gli ufficiali giudiziari eseguono le notifiche), consolati e ambasciate (1 solo pass per ciascuna delle 10 strutture diplomatiche che ne sono dotate).

Altri enti pubblici e simili

Nello stesso tempo, l'Amministrazione comunale ha stabilito di avviare la procedura di revoca di tutti i pass IP, circa 172, attualmente assegnati al personale di altri enti pubblici e simili, per i quali, in considerazione della natura istituzionale e del tipo di attività svolta, non sussistono esigenze primarie di tutela di ordine pubblico, sicurezza e giustizia.

Si tratta di diversi uffici territoriali di Ministeri (Agricoltura, Trasporti, Beni culturali, etc.), Agenzie e Istituti dello Stato, Camera di commercio, Fiera, AUSL, Curia, case di cura e cliniche private, scuole, Conservatorio, CNR, Croce rossa, ordini professionali, Bologna FC, società pubbliche come FS, Autostrade e Siae.

Anche in questo caso va ricordato che i pass IP consentono eccezionalmente l'accesso in ZTL a veicoli di proprietà privata di persone che ricoprono funzioni di interesse pubblico: pertanto, la revisione non tocca in alcun modo i mezzi di servizio degli enti coinvolti, così garantendo la piena operatività di importanti uffici e servizi pubblici.

A tali soggetti, in ogni caso, sarà notificata una apposita comunicazione di avvio del procedimento di revoca, per dare un adeguato preavviso rispetto alla cessazione delle autorizzazioni in essere, nonché per consentire l'eventuale presentazione di osservazioni come prescritto dalla legge 241/1990.

Bilancio conclusivo della revisione

La revisione si conclude con un drastico abbattimento di oltre il 60% dei pass “IP” rispetto all'inizio del mandato, considerata l'eliminazione di ben 967 permessi su 1.546.

Va ricordato, infatti, che con due precedenti provvedimenti, nel luglio 2011 e nel marzo 2012, erano già stati eliminati 306 pass “IP”: prima i 178 contrassegni attribuiti a Sindaco, Giunta, Consiglio e dirigenti comunali, e poi i 128 ancora in possesso di Regione, Provincia e organi di informazione. Si aggiunge ora il terzo e ultimo pacchetto di tagli, che comporta una riduzione tendenziale di ulteriori 661 pass circa (come somma della metà degli attuali 978 dei principali enti del comparto ordine pubblico e giustizia e dei 172 degli altri enti pubblici).

Naturalmente gli ex titolari di pass “IP” potranno usufruire delle possibilità di accesso al centro disponibili per tutti i cittadini, come ad esempio trasporto pubblico, bicicletta, motorino e sosta nei parcheggi in struttura.

“Si conclude oggi un’operazione di equità fortemente voluta dalla Giunta per riportare i pass ‘IP’ entro lo stretto limite delle reali necessità di interesse pubblico per cui questi permessi erano stati creati - dichiarano soddisfatti il Sindaco Virginio Merola e l’assessore alla Mobilità Andrea Colombo - Abbiamo salvaguardato i casi eccezionali in cui l’uso dell’auto privata è necessaria per motivi di ordine pubblico, sicurezza e giustizia, ed eliminato invece potenziali situazioni di disparità rispetto alle migliaia di cittadini che ogni giorno vanno a lavorare in centro senza usare la propria macchina. Abbiamo cominciato rinunciando noi per primi come amministratori all’inizio del mandato, e ringraziamo i vertici di Prefettura, Forze dell’ordine e militari e Uffici giudiziari per la sensibilità dimostrata. Siamo convinti che da oggi le istituzioni sono più autorevoli e credibili agli occhi dei cittadini, avendo sgomberato il campo da qualsiasi ipotesi di privilegio e al contempo tutelato le effettive esigenze pubbliche”.
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