Bologna, 21/03/2015

PRIMAVERA PER LA LEGALITA’ E IL LAVORO, IL SINDACO PROPONE UN NUOVO PROTOCOLLO APPALTI PER CONTRASTARE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEL TERRITORIO


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Il Sindaco di Bologna Virginio Merola, in occasione della XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, propone al mondo economico e sindacale un percorso per giungere alla sottoscrizione di un nuovo protocollo appalti che tuteli il lavoro e che sostenga le imprese "sane e pulite". Propone inoltre la messa in atto di alcune misure concrete per rafforzare il contrasto alle infiltrazioni mafiose nel territorio, come la costituzione di una task force comunale sugli appalti.

Di seguito la proposta del Sindaco Virginio Merola:

"L'Amministrazione comunale ha sottoscritto l'ultimo protocollo appalti insieme alle organizzazioni sindacali il 24 novembre 2005. Il testo conteneva alcune riflessioni, che poi avrebbero trovato spazio nel  Codice Nazionale degli appalti che sarebbe stato approvato successivamente Ddl n. 163 12 aprile 2006, che a sua volta recepiva le direttive CE del 2004. Già nel testo di allora venivano riportati riferimenti per quanto riguarda la qualificazione delle imprese, in particolare temi come la condotta delle imprese verso gli istituti previdenziali, le eventuali pendenze giudiziarie, come ad esempio le inadempienze contrattuali. Il testo offriva una via per l'applicazione delle clausole sociali di salvaguardia dei posti di lavoro. Infine nel testo l'Amministrazione esprimeva il favore all'utilizzo del criterio dell'Offerta economicamente più vantaggiosa.

L'UE si è successivamente espressa in materia di appalti pubblici con le direttive del 2014/23/24/25 e il Governo ha approvato un ddl per recepirne i contenuti e gli indirizzi, decidendo di approvare un nuovo codice degli appalti. A tal fine la commissione Lavori Pubblici del Senato dal novembre scorso ha iniziato le audizioni dei soggetti economici e delle parti sociali. Gli obiettivi del legislatore sono quelli di velocizzare i tempi delle procedure di gara, di sostenere le piccole e medie imprese, di inasprire la lotta alla corruzione, di tutelare il lavoro e l'ambiente. L'aspetto più innovativo è senz'altro rappresentato dalla scelta fatta dal legislatore europeo di optare per l'Offerta economicamente più vantaggiosa riducendo sostanzialmente i margini del meccanismo di aggiudicazione basato sul prezzo. Una previsione che nel nostro paese avrà forza di legge quando la direttiva sarà esecutiva e il nuovo codice approvato, plausibilmente nell'anno 2016/2017. Fino ad allora valgono le attuali norme di legge.

In questo mandato, l'Amministrazione comunale non è stata a guardare. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, ha approvato il regolamento per l'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati; in Direzione Generale è stata istituita un'unità di progetto su Lavoro e Clausole sociali che ha prodotto un documento sull'applicazione delle clausole sociali alla luce della normativa vigente; ciò perché pensiamo che l'attuale crisi abbia aggravato le condizioni lavorative di migliaia di lavoratori e messo in difficoltà decine d'imprese. Molte gare pubblicate in questi anni hanno avuto l'obiettivo dichiarato di tutelare il lavoro. Diversi sono stati gli accordi specifici siglati con le organizzazioni sindacali in materia. Recentemente, infine, è stato rafforzato il Piano Triennale anticorruzione dell'ente prevedendo, tra le altre, la pratica del Whitsleblowing (vedetta civica) oggi considerata uno degli strumenti più efficaci per il contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione.

Ora riteniamo sia il momento giusto per fare il punto sulle novità normative emerse in questi anni e sull'esperienza bolognese maturata nel campo degli appalti. La Giunta del Comune di Bologna pertanto intende definire e condividere con il mondo economico territoriale una proposta di visione dedicata alle gare, finalizzata a raggiungere con coerenza i propri obbiettivi, garantendo al contempo legalità, efficienza e coesione sociale.

A seguito dell'istituzione della Città Metropolitana, tale percorso si auspica possa portare ad una condivisione in chiave metropolitana con la partecipazione delle Unioni dei Comuni, dei Sindacati, delle associazioni di categoria e della Camera di commercio. Bologna Metropolitana potrà così contribuire con le proprie buone prassi e una posizione avanzata al percorso di scrittura del Nuovo Codice degli Appalti, portando la propria voce in sede ANCI e alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.   

La proposta che vogliamo avanzare al mondo economico (sindacati e associazioni di categoria, mentre nel 2005 il protocollo fu solo tra Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali) è quella di condividere insieme un percorso, che porti alla sottoscrizione di un nuovo protocollo sugli appalti. Un Protocollo che tuteli il lavoro e che sostenga le imprese sane e pulite. Noi pensiamo che nelle nostre gare la scelta del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sia da utilizzare con maggiore convinzione, incrociando i meccanismi volti a sostenere la parte qualitativa dell'offerta a discapito della parte riguardante il prezzo. Ovviamente nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di appalti pubblici. Si tratta di un'opportunità che non dobbiamo sprecare, cogliendo la prospettiva aperta dalla scrittura del Nuovo Codice e dalla Direttiva Europea di prossima applicazione.

Per la definizione condivisa di una nuova politica delle gare, proponiamo la definizione in tempi brevi di una ‘task force’ comunale sugli appalti che si possa avvalere anche di punti di vista esperti esterni all'Amministrazione. Martedì 24 marzo, la Giunta approverà un atto di indirizzo per la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico in tal senso.

I prossimi passi:


- Costituzione ‘task force comunale appalti’:
Coinvolgimento Città Metropolitana e Unioni comunali;
Coinvolgimento ASP e Società partecipate
Definizione nuovo protocollo appalti con Sindacati e Imprese
Definizione protocollo sulla Legalità con il coinvolgimento di Enti locali, Prefettura e Camera di Commercio

    - Contributo di Bologna in sede ANCI e al Parlamento in materia di Appalti pubblici
    - Proposta riutilizzo Beni confiscati sul territorio da destinare al Terzo Settore
    - Sostegno e contributo all'azione legislativa della Regione Emilia-Romagna contro le infiltrazioni mafiose, con particolare riferimento all'ipotesi di una legge dedicata al Settore dei Servizi e del Commercio".
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