Bologna, 03/10/2014

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SPESA SOSTENUTA PER UN'INIZIATIVA FORMATIVA RIVOLTA AGLI AGENTI DI CAMBIAMENTO


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L'assessore al Personale Marilena Pillati ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito alla questione del corso di formazione per agenti del cambiamento (COS)

La domanda della consigliera Borgonzoni

Visto l'articolo di stampa (Agenzia Dire 29/09/2014 ) relativo alla protesta che si è tenuta in aula consiliare relativamente ad un incarico di circa 19mila euro ad una ditta esterna al Comune
si chiede al signor Sindaco
  • quale sia il pensiero della Giunta nel merito della vicenda ovvero se condivide quanto dichiarato da una sigla sindacale per la quale spendere denari pubblici a favore di un'azienda esterna al comune per creare "agenti del cambiamento" ,nel momento in cui viene tagliato il salario accessorio, sia incoerente;
  • se ritiene che la formazione del dipendente pubblico ed in particolare del dipendente comunale possa avvenire senza aggravi economici da parte dell'amministrazione ed in caso di risposta affermativa se non ritenga che questo tipo di formazione si possa attuare con figure all'interno dell'Ente che mettano a disposizione la propria esperienza nonché quanto già a loro conoscenza sul tema.

La risposta dell'assessore Pillati:

"Gentile consigliera, la sua domanda nei fatti è se Giunta ritenga ragionevole o coerente spendere 19.000 euro per la formazione di un gruppo di dipendenti, in questo caso si tratta di quelli che nell'ambito della Conferenza di Organizzazione dei Servizi sono stati definiti agenti del cambiamento. A questa domanda io rispondo che non solo lo ritengo ragionevole ma che investire nella formazione del personale è necessario e doveroso.
Non mi soffermo a spiegare chi sono gli Agenti del Cambiamento sono certa che conoscete il progetto sulla Conferenza di Organizzazione dei Servizi e il ruolo trainante di facilitatori che hanno avuto questi nostri dipendenti, peraltro di età abbastanza giovane se confrontata all'età media dei dipendenti comunali, e sono anche dipendenti che hanno anche dimostrato una forte motivazione.

Il percorso formativo rivolto agli Agenti del Cambiamento è stato progettato con degli obiettivi specifici: in primo luogo ridare impulso alla attività di questi dipendenti negli ultimi mesi dell'anno nelle azioni che sono previste nel progetto dell’Amministrazione sull’Innovazione e lo sviluppo dell’organizzazione, nel cui ambito è stato lanciato l’intervento sperimentale della Conferenza di Organizzazione dei Servizi (COS). Ancora gli Agenti del Cambiamento rivestiranno un ruolo cruciale nel nuovo “cantiere organizzativo” che si attiverà, a breve, finalizzato alla individuazione di un piano di azioni di miglioramento sul tema del benessere organizzativo. E poi ancora di offrire agli Agenti del Cambiamento - che, come detto, costituiscono le figure-cardine del progetto di “miglioramento continuo” varato nel 2012 - la possibilità di portare a fattor comune, rinsaldare e condividere gli strumenti le le competenze necessarie per condurre, a regime, il lavoro dei futuri Gruppi di Miglioramento che dovranno attivarsi in tutte le strutture dell’Ente.

Nel corso dell'iniziativa formativa, i dipendenti hanno avuto modo di agire e riflettere su quelli che sono i contenuti ritenuti essenziali per svolgere con efficacia questo ruolo, ovvero: lavoro di gruppo, senso di appartenenza e spirito di squadra, comunicatività, creatività e propositività, interazione e integrazione, ascolto e disponibilità verso gli altri, abbattimento dei pregiudizi, adattamento alle situazioni impreviste, rapidità nel prendere decisioni e capacità di assumere dei rischi.

Il percorso formativo, che si è tradotto in 72 ore di aula, si è basato su un approccio metodologico che ha privilegiato gli elementi di interazione e di simulazione di situazioni reali riconducibili alle dinamiche di gruppo, attraverso esercizi e giochi di ruolo.
Il lavoro condotto in queste sessioni formative ha assunto forma e contorni visibili nello spettacolo teatrale messo in scena il 30 settembre scorso. Voglio sottolineare che tale evento non ha rappresentato né l'obiettivo né il contenuto dell'esperienza didattica. Si è trattato invece di una creazione collettiva, attraverso la quale i dipendenti hanno riempito di concretezza il senso del lavoro in team, perseguendo contestualmente l'obiettivo legato alla narrazione del percorso legato alla COS e alla rendicontazione dei progetti che ne sono scaturiti.
È evidente che data la peculiarità dell'intervento formativo, non è stato possibile attingere al bacino delle risorse interne. Va tuttavia sottolineato che il Comune di Bologna riconosce e valorizza largamente le competenze possedute dai propri dipendenti, facendo ampio ricorso ai docenti interni per la realizzazione della gran parte dell'attività formativa in alcuni ambiti specifici, per esempio all'ambito normativo con il 49% dei casi), informatico nel 95% e tecnico-specialistico nel 90% dei casi.

Tengo poi a sottolineare che non vi è alcuna relazione tra la spesa per la formazione e il salario accessorio dei dipendenti e quindi non vi è alcuna possibilità di risparmiare sulla formazione e far sì che queste risorse, anche qualora ci fosse la volontà di farlo, possano essere utilizzate per aumentare il formazione al fondo incentivante per la produttività.
Un altro aspetto che voglio sottolineare è che le risorse per la formazione degli Agenti del Cambiamento e il finanziamento dei progetti emersi dalla COS non sono in alternativa tra loro. Quindi tutte le proposte pronte per essere implementate sono finanziate, queste risorse rientrano nell'ambito delle risorse destinate alla formazione del personale e credo che questo sia un elemento di grande valore. La formazione del personale, lo ribadisco, in tutte le occasioni in cui le risorse interne lo consentono è fatta all'interno, ma è evidente che rispetto agli obiettivi che questo tipo di formazione si propone l'Amministrazione non ha al proprio interno le competenze necessarie per non ricorrere a esperti esterni".
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