Bologna, 12/02/2016

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PARCO SAN MICHELE IN BOSCO


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L'assessore Amelia Frascaroli, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Uniti si vince) sul parco di San Michele in Bosco.

Domanda del consigliere Carella
"Sottolineato che sullo specifico tema lo scrivente ha avuto negli anni occasione di intervenire più volte, evidentemente senza che si sia mai trovata una soluzione definitiva o quasi al problema, alla luce di quanto illustrato sugli organi di informazione locale, si chiede all'Amministrazione come sia possibile che nonostante le ripetute segnalazioni da parte dei residenti e perfino della Presidente del Quartiere, la situazione del Parco prospiciente San Michele in Bosco, sia quella descritta dagli articoli.
Si chiede che cosa ne sappia l'Amministrazione e cosa intenda fare, per porre rimedio all'attuale situazione ed evitare che si ripresenti in futuro, considerando che stiamo andando verso una stagione più favorevole al verificarsi di fenomeni quali gli accampamenti abusivi e l'uso incivile e scorretto degli spazi pubblici, ancor più quando sono spazi verdi.
Citando a titolo di esempio il Parco di via Mainoldi, si chiede infine se l'Amministrazione ha idea di come sia messa su queste questioni la città nel suo complesso e di riferirlo e anche qui che cosa si intende fare e in quali tempi e con quali obiettivi prefissati.

Risposta dell'assessore Frascaroli
"Gentile Consigliere,
per quanto riguarda la situazione del Parco prospiciente San Michele in Bosco, la situazione inerente l'occupazione abusiva di una porzione di giardino è stata notata dai manutentori del verde pubblico per la prima volta a metà del mese di gennaio. Ne è seguita una comunicazione alla Polizia Municipale del quartiere Santo Stefano e le operazioni per le quale l'intervento delle Forze dell'Ordine sono indispensabili, essendo le baracche occupate da senza fissa dimora si è svolta In data 9 febbraio, con attività, anche difficoltose, di eliminazione dei rifiuti presenti.

L'unico modo per contrastare il sedimentarsi di occupazioni abusive all'interno dei parchi pubblici è quello di intervenire tempestivamente a ripristinare la normalità, approccio già avuto in altri spazi verdi cittadini, attraverso gli interventi coordinati delle Forze dell'Ordine e delle strutture deputate alla demolizione, rimozione e smaltimento degli insediamenti.
Per quanto riguarda il giardino Arpad Weisz, di via Mainoldi, dopo il suo ripristino negli scorsi anni, conseguente all'escussione della fidejussione dell'attuatore, non risultano problemi di occupazione; attualmente, lo spazio verde risulta regolarmente mantenuto e non oggetto di insediamenti abusivi.

Indicazioni in merito alla diffusione in città di fenomeni di occupazione abusiva di aree comunali credo possano essere richieste alla Polizia Municipale, Per quanto attiene le aree verdi oggetto di manutenzione, gli operatori si limitano, laddove presenti, a inoltrare le segnalazioni ai comandi territorialmente competenti.

Dall'ufficio Verde segnalano che in data 11 febbraio a seguito di sopralluogo per controllare l'area viene notato che i privati adiacenti all’area oggetto di critiche e proteste giornalistiche erano molto tranquilli, per nulla infastiditi o irritati; forse un po’ spazientiti delle situazione di degrado che si era creata, ma comunque disponibili alla collaborazione, tant’è che ci hanno fatto entrare nella loro proprietà per facilitare le operazioni di sgombero.

Per quanto riguarda la parte sociale si segnala che, come al solito, si interviene quando le forze dell'ordine preposte ravvisano che le persone individuate sono in un evidente stato di fragilità o sono presenti donne con minori. Diversamente le persone vengono allontanate e inviate ai servizi disponibili quotidianamente per il riparo notturno.
Nel caso specifico del giardino di San Mamolo, io stessa ho avuto la segnalazione dalla presidente del quartiere Santo Stefano, Ilaria Giorgetti, e ho provveduto ad attivare il PRIS che è intervenuto immediatamente nei confronti delle persone, un ora dopo che era arrivata la segnalazione"..
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