Bologna, 24/01/2014

GIORNO DELLA MEMORIA: IL PROGRAMMA DI EVENTI CULTURALI IN CITTA'


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Di seguito il programma di eventi culturali dedicato al Giorno della Memoria.

BRUNDIBAR
domenica 26 gennaio, ore 17 Teatro Comunale di Bologna, Largo Respighi 1
Un progetto del Teatro Comunale di Bologna in occasione del Giorno della Memoria 2014 in collaborazione con il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, Cineteca di Bologna, Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone.
Musica di Hans Krása (1899-1944); Libretto di Adolf Hoffmeister; Versione di Terezin (1944); Traduzione di Clara e Daria Dominici; Direttore: Stefano Chiarotti; Maestro del Coro: Alhambra Superchi, Ensemble strumentale del Conservatorio "G. B. Martini", Solisti e Coro di Voci bianche del Teatro Comunale di Bologna.
Si ringraziano per l'affettuosa partecipazione: Romeo Castellucci, Silvia Costa, Claudia Busi, gli allievi della Scuola di Teatro "Alessandra Galante Garrone", Daniele Naldi e Gianni Marras. TEREZÌN. Proiezione del documentario di Carlo Di Carlo (1964, durata 20’, Musica di Vittorio Gelmetti).
Letture tratte dalle Memorie di Terezìn e da Se questo è un uomo di Primo Levi. Attori: Cristina Carrisi, Paolo Cupido, Roberto Giovenco, Giulia Quadrelli, Simone Susani. Musiche di Valentino Corvino eseguite dall’autore.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: http://www.tcbo.it/

CHILDREN’S STORY. I disegni dei bambini dal ghetto di Terezin
26 gennaio- 2 marzo 2014. Inaugurazione domenica 26 gennaio, ore 10.30 MEB Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5
Mostra realizzata dal Museo Enraico di Bologna a cura di franco Bonilauri e Vincenza Maugeri, in collaborazione con il Museo Ebraico di Praga e la Comunità Ebraica di Bologna.
Il campo-ghetto di Terezin (Theresienstadt in tedesco), a 60 km a nord di Praga, durò dal 24 novembre 1941 fino alla liberazione avvenuta l’8 maggio 1945.
La sua funzione principale era quella di smistamento e di transito per gli ebrei della Boemia e della Moravia, e in seguito per gli ebrei di mezza Europa, diretti ad Auschwitz e ad altri campi di sterminio: di qui passarono 140.000 prigionieri e di questi a seguito delle disumane condizioni di vita nel campo - fame, malattie, terrore – ne morirono 33.000.
Gli ebrei prigionieri a Terezin cercarono, per quanto possibile, una parvenza di normalità e si sforzarono che tutti i bambini qui deportati – se ne registrarono oltre 15.000 - potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano per loro lezioni e attività sportive.
L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis nel blocco L417 creò una classe di disegno e pittura destinata ai ragazzi, che erano spinti a lavorare seguendo la loro fantasia. Il risultato di questa attività furono migliaia di disegni; la Dicker-Brandeis ne nascose oltre quattromila in due valigie prima di essere deportata ad Auschwitz. Questa raccolta riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Questi disegni ora fanno parte delle collezioni del Museo Statale Ebraico di Praga.
La mostra Children’s Story. I disegni dei bambini dal ghetto di Terezin al Museo Ebraico di Bologna presenta un significativo saggio della produzione di questi piccoli autori, per la gran parte bambini dai 10 ai 14 anni.
I disegni sono suddivisi in due gruppi fondamentali. Da una parte quelli a tematica infantile, in cui i bambini tornavano alla loro infanzia perduta: disegnavano giocattoli, piatti pieni di cose da mangiare, la casa. Il secondo gruppo è formato da disegni con motivi del ghetto di Terezin e raffigurano la cruda realtà in cui i bambini erano costretti a vivere.
La stragrande maggioranza dei bambini di Terezin morì – se ne salvarono solo 150 - ma si è conservato il loro lascito figurativo che a noi parla delle sofferenze e delle speranze perdute.
Orari | da domenica a giovedì 10.00-18.00 | venerdì 10.00-16.00 |
sabato e festività ebraiche chiuso | ingresso libero
Per informazioni: info@museoebraicobo.it

IN DARKNESS (Germania-Polonia/2011) di Agnieszka Holland (145’)
Lunedì 27 gennaio, ore 19.45 Cineteca di Bologna - Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini 2/b, ingresso da via Azzo Gardino 65)
Promosso da Fondazione Cineteca di Bologna.
In collaborazione con Comitato Provinciale della Resistenza – ANPI.
Leopoli, 1943. L’incredibile avventura di un gruppo di fuggiaschi ebrei che, braccati dai nazisti e dai loro servi ucraini, trovano rifugio nelle fogne della città per riemergerne solo tredici mesi più tardi grazie all’aiuto di un ispettore fognario. “La Holland va fino in fondo a questa parabola dagli echi biblici estraendo le immagini e le emozioni più estreme dalla vicenda di questo Schindler proletario. Senza mai ricattare lo spettatore ma costringendolo a riflettere sui fatti e insieme sul modo in cui ci vengono narrati” (Fabio Ferzetti).
Ingresso libero.
Per informazioni: www.cinetecadibologna.it

DIASPORE. 1938, l'Università di Bologna davanti alle leggi razziali
27 gennaio- 28 febbraio 2014. Inaugurazione venerdì 24 gennaio, ore 15 Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1
Mostra a cura dell'Archivio storico - Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna con il patrocinio della Comunità Ebraica di Bologna, in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna.
L'esposizione, allestita nel quadriloggiato superiore dell'Archiginnasio, ripercorre gli effetti delle leggi razziali sulla comunità universitaria. A Bologna nel 1938 non vivevano solo i membri della locale comunità ebraica, ma fra gli studenti universitari che qui giungevano da numerose città italiane non mancavano i giovani ebrei, come Giorgio Bassani. L’eccezionalità del caso bolognese era costituita inoltre dalla presenza di centinaia di studenti ebrei stranieri che avevano scelto Bologna per sottrarsi alle misure antisemite applicate nei loro Paesi (Ungheria, Polonia, Romania, Russia …).
Alla inaugurazione di venerdì 24 gennaio alle ore 15, saranno presenti il Magnifico Rettore e le autorità cittadine.
Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 - 18.45; sabato dalle 9.00 – 13.45
Per informazioni e richieste visite guidate: 051 2088502 | 051 2088500 - Daniela Negrini e Paola Dessì; 051 6569003 - Patrizia Panigali e Vincenza Maugeri.
Per informazioni:www.museoebraicobo.it

GENDER BENDER PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Venerdì 24 gennaio - ore 19. Cinema Odeon - via Mascarella 3
In occasione del 27 gennaio, giornata in cui si commemorano le vittime del nazifascismo, Gender Bender segnala e promuove le iniziative che a Bologna ricordano le vittime dell’Olocausto appartenenti alla comunità LGBT.
www.genderbender.it

IL ROSA NUDO, un film di Giovanni Coda.
Lunedì 27 gennaio - dalle ore 16. Palazzo Marescotti - via Barberia 4
A metà tra documentario e opera di video arte, Il Rosa Nudo prende spunto da Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel, l’autobiografia che Pierre Seel scrisse nel 1982 insieme a Jean Le Bitoux, uno dei più importanti attivisti per i diritti LGBT in Francia e in Europa. Nel suo toccante racconto, Seel ricostruisce la drammatica vicenda del suo internamento nel campo di Schirmeck, a 30 km da Strasburgo, dove assisterà alla morte atroce del suo compagno.
Da questo racconto prende spunto il film, che, in 70 minuti di immagini teatrali ed evocative, racconta con delicatezza e poesia gli orrori compiuti dai nazisti nei confronti di chi era schedato come omosessuale.
In collaborazione con: Some Prefer Cake - Bologna Lesbian Film Festival, Divergenti - festival di cinema trans, DER - Documentaristi Emilia Romagna.

PARAGRAPH 175
un documentario di Rob Epstein e Jeffrey Friedman.
Lunedì 27 gennaio - ore 21. Cassero Gay Lesbian center - via Don Minzoni 18
In collaborazione con Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti - Università di Bologna.
La proiezione sarà preceduta da una conferenza di Marco Reglia su Nazismo e omosessualità: l’apice di una lunga e continua repressione e si inserisce nel più ampio progetto, a cura di Marco De Marinis, Triangoli rosa. La persecuzione degli omosessuali durante il nazismo nell'ambito della rassegna LA SOFFITTA 2014.
Ingresso libero fino esaurimento posti.
Info: www.dar.unibo.it

ROSA CENERE
Diciannove illustratori celebrano il Giorno della Memoria e i Triangoli Rosa.
In collaborazione con Peopall - gruppo di volontari del Cassero e con il Centro di Documentazione.
La mostra collettiva Rosa Cenere nasce dalla volontà del gruppo di volontari del Cassero - LGBT Center, Peopall, di raccontare la memoria che, durante gli anni, ha rischiato di perdersi e di essere dimenticato.
Diciannove artisti, coordinati da Jacopo Camagni, hanno accettato di collaborare alla realizzazione di diciassette tavole originali che illustrassero le vite raccontate dai sopravvissuti allo sterminio, I cosiddetti Triangoli Rosa. Tra le undici storie vere illustrate alcune sono già note, come quelle di Heinz Heger e Pierre Seel che con le loro pubblicazioni hanno aperto la strada alle prime ricerche sugli omosessuali deportati, altre invece sono state recuperate negli archivi online, come quella di Henny Schermann, una delle poche donne deportate anche perché lesbica.
Il catalogo della mostra (Renbooks) sarà disponibile la sera dell'inaugurazione.
La mostra, a ingresso libero, sarà visibile fino al 31 gennaio, presso gli spazi del Cassero.
Per tutte le info: www.cassero.it

CONVERSAZIONE SULLA MEMORIA CON LA SCRITTRICE ISRAELIANA LIZZIE DORON
Martedì 28 gennaio, ore 16 Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6
Conversazione promossa dall'Università di Bologna e European Cosmopolitanism and Sites of Memory through Generations, in collaborazione con l'Ambasciata di Israele, Comunità Ebraica di Bologna e Istituto Parri Emilia Romagna.
Intervengono la scrittrice israeliana Lizzie Doron, Simona Lembi (Comune di Bologna) e Maura De Bernart (Università di Bologna).
http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Eventi/2014/01/27/XIV_Giorno_della_Memoria.htm

EDITH STEIN LA SETTIMA STANZA
Lunedì 27 gennaio, ore 21. Teatro Dehon, Via Libia 59
Dedicato alla vita e agli scritti della filosofa ebrea tedesca deportata ad Auschwitz. Drammaturgia di Gregorio Scalise; regia di Silvana Strocchi.
Nel trentennale dell'atività della Compagnia Teatro Poesia.
Per informazioni: 051.342934
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