Bologna, 07/12/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AD UN COMPLESSO EDILIZIO ABUSIVO E SULLO SGOMBERO DI INQUILINI DA UNA VILLA ABUSIVA


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L'assessore alla Casa e alle Politiche abitative, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità dei consiglieri Lucia Borgonzoni (Lega Nord) e Marco Piazza (M5S) sullo sgombero di inquilini da una villa abusiva.

La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):

Visto l'articolo di stampa che riporta la notizia dell'aggressione ad un giornalista (Corriere di Bologna 05.11.2012) Chiedo al Sindaco ed alla Giunta;
  • delucidazioni sull'iter seguito per questa struttura e se lo ritenga il migliore;
  • se vi siano sul territorio altri casi del genere e come si sta intervenendo o come si intende intervenire;
  • e più in generale il piano di intervento su lottizzazioni e costruzioni abusive;
  • se l'amministrazione ha in corso ha dialogo con i residenti che sembrano non voler abbandonare lo stabile;

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"In relazione alla notizia apparsa sulla stampa in cui si fa riferimento allo sgombero degli inquilini di una villa abusiva di proprietà del Comune che verrà destinata a nuova sede della Protezione Civile, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
quali azioni metterà in campo l’Amministrazione per recuperare i crediti che ha nei confronti delle famiglie attualmente residenti;
quale sarà la destinazione delle attuali sedi della protezione civile;
quali altri immobili abusivi sono stati acquisiti al patrimonio del Comune di Bologna e qual è la loro attuale destinazione".

Le risposte dell'assessore alla Casa e alle Politiche abitative e alla Protezione Civile Riccardo Malagoli:

"Grazie Presidente, in merito alle domande di attualità, aventi come oggetto “complesso edilizio abusivo”, si precisa quanto segue.
L'iter seguito è quello definito dalla determina del Dipartimento Qualità della Città P.G. 268627/2010 che ha per titolo " Adempimenti e procedure relative alla tipologia di abusi edilizi soggetti ad acquisizione al patrimonio comunale" di cui all'art 31 DPR 380/2001 e 13 LR 23/2004 e rettificata con determina P.G. 5068/2011.

Al Settore Patrimonio risultano acquisiti anche gli immobili di:

Via Pisano 3 -
Via del Pilastro 3/3
Via Bencivenni 13/9
Via della Fornace 6/4 -
Via T. Signorini 9/2 -
Via Bellacosta 24 -
Via Erbosa 56/6-56/9 -
Via Erbosa -
Via Roncrio 11 -
Via Torriane -16
Via Di Paderno 16/6 -
Via Del Pilastro 9/2-9/3-9/4-9/5 -
Via Erbosa 52
Via Pontevecchio 39/3
Via Persicetana 30/4

La normativa vigente, ripresa dalle determine sopracitate, stabilisce che l'opera abusiva acquisita viene demolita a spese dei responsabili dell'abuso, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l'esigenza prevalente di interessi pubblici. Ed è il caso che stiamo discutendo.
La regola è pertanto quella di demolire, salvo che l'Amministrazione, sulla base di puntuale istruttoria, non ravvisi l'opportunità di mantenerla in essere. Al momento si è definito di demolire l'immobile di via Erbosa 52, l'immobile di via del Pilastro 3/3 e l'immobile di via Bencivenni 13/9 che sono già stati demoliti.
L'Amministrazione può finalmente procedere alla immissione in possesso, dopo che si è venuta a definire una lunga complessa vicenda giudiziaria conclusasi con Sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato tutti i ricorsi di controparte. Al momento il Comune ha avuto contatti solo con il Procuratore Generale, presente a tutti i sopralluoghi eseguiti nell'immobile di via del Rosario al Trebbo di Reno.
E' chiaro che questa vicenda si inserisce in un'opera che l'Amministrazione sta compiendo di cernita di tutti gli abusi edilizi che sono conosciuti e dei relativi atti giudiziari per venirne in possesso e poterli o demolire o acquisire al proprio patrimonio, per il tema che riguarda principalmente quello di trasferirci delle strutture del Comune, quindi un'opera sociale. Perché ci devono degli affitti? Perché essendo occupanti senza titolo di una proprietà già da diversi anni acquisita al Patrimonio comunale, alla fine del percorso giudiziario, è chiaro che questi essendo occupanti senza titolo devono comunque un canone al Comune di Bologna e quindi anche su questo, insieme al Procuratore, stiamo lavorando per arrivare ad una definizione puntuale per la liberazione di quegli alloggi da parte di quella società che li aveva costruiti e ne era proprietaria, oggi il proprietario è già il Comune di Bologna, da diversi anni, in modo da poterci trasferire la Protezione Civile.

In merito alla domanda del consigliere Piazza sulla nuova sede della Protezione Civile, specifichiamo che attualmente le Associazioni di volontariato operanti nell'ambito della Protezione civile hanno sede nel complesso denominato Villa Tamba. Trattasi di immobile vincolato dalla Soprintendenza, che l'Amministrazione intende valorizzare e per il quale si sta cercando di individuare la più consona delle destinazioni possibili. Su Villa Tamba, una volta liberata, l'Amministrazione farà delle valutazioni; possono essere diverse le soluzioni che l'Amministrazione prenderà, ce ne sono tre o quattro sul tappeto che vanno dalla ricostruzione di una scuola, piuttosto che all'alienazione, piuttosto che alla valorizzazione all'interno appunto di quei contenitori che ci serviranno per fare nuove scuole, però è tutta una vicenda che vedrà la luce soltanto al momento del trasferimento della Protezione Civile da Villa Tamba a questo nuovo posto. Questo nuovo posto ha anche un giardino molto grande che permetterà alla Protezione Civile di effettuare lì le proprie esercitazioni e tutta una altra serie di funzioni che potranno essere utili anche in caso di eventuali calamità".
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