Bologna, 20/01/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE LIPU


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La Lipu è un'associazione che svolge un’attività di alto valore unanimemente riconosciuta da tutti ed è sicuramente meritevole di avere una sede. Nel corso degli anni ci sono stati vari tentativi di trovare un'immobile idoneo che doveva però presentare, tra le altre, la caratteristica di poter collocare delle voliere molto grandi. Tutte le sedi proposte avevano bisogno di ristrutturazioni e manutenzioni che l'associazione non poteva permettersi, né il Comune di Bologna era in grado di erogare finanziamenti per il completamento delle opere. L'amministrazione si sta però già attivando per sbloccare alcuni fondi e trovare una sede idonea all'associazione.
Ecco come risponde la vicesindaco Silvia Giannini alle domande di attualità delle consigliere Paola Francesca Scarano (Lega Nord) e Francesca Salsi (M5S).

Domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)

"Ho appreso dalla stampa che la Lipu è prossima alla chiusura dei battenti perché non è stata trovata una nuova sede, nonostante la richiesta avanzata già da molto tempo e la disponibilità a finanziare la ristrutturazione di una nuova sede;
a questo scopo chiedo al Sindaco
1) se abbia intenzione di proporre, a breve, prima della chiusura, una nuova sede alla Lipu in Bologna per consentirle di proseguire la propria attività, aprendo un tavolo di accordo con il soggetto interessato
2) se il Sindaco e la Giunta si faranno parti diligenti, presso la Regione, per fare in modo che la Lipu ottenga nuovamente i finanziamenti persi, per colpa della scarsa tempestività del Comune, e destinati alla ristrutturazione dell'immobile da destinare a nuova sede. Ringraziando sin d'ora per la risposta".

Domanda della consigliera Federica Salsi (Movimento 5 stelle)

"Premesso che in data 19 gennaio 2012 sono apparsi alcuni articoli sulla stampa sulla notizia che l’associazione LIPU chiuderà l’attività che attualmente svolge nell’immobile di via delle Tofane di proprietà di un privato; il Comune già da tempo avrebbe avuto il compito di individuare uno stabile per trasferire l’associazione, cosa che non e' mai stata fatta e che la stessa Lipu dal 1992 ad oggi ha presentato otto progetti al Comune.
Chiede alla Giunta di spiegare quali sono i motivi che hanno impedito l’assegnazione di uno stabile all’associazione LIPU e la conseguente perdita del finanziamento regionale costituito ad hoc".

Risposta della vicesindaco Silvia Giannini

"Cerco di riassumere al meglio possibile quella che è una situazione sicuramente complessa e riconosciamo l’alto valore dell’attività svolta dalla Lipu che è iscritta, come sapete, nell’elenco delle libere forme associative. La Giunta, il Comune, io personalmente devo dire ho fatto anche più volte ricorso alla Lipu quando avevo degli uccellini in difficoltà quindi, insomma, massima considerazione per il valore dell'attività svolta da questa importantissima associazione. Ecco devo dire che, entrando nel merito degli specifici quesiti posti, il Comune di Bologna ha, nel tempo, individuato e proposto vari siti alla Lipu per il trasferimento delle sue attività da Via delle Tofane.
Già nel 2001 il Quartiere Saragozza, con deliberazione di Consiglio del 11/12/2001 - P.G.201526, aveva approvato una convenzione con la Lipu avente per oggetto la casa del custode all’interno del giardino di Villa delle Rose; in tale convenzione era prevista una durata di nove anni dalla data di sottoscrizione, l'impegno della Lipu a provvedere alla ristrutturazione del fabbricato ed alla manutenzione del giardino limitrofo e ad attuare un progetto naturalistico-didattico. In data 12/1/04 dal Comune di Bologna, in particolare il quartiere Saragozza, e da Lipu fu presentato un progetto edilizio per la ristrutturazione del fabbricato "permesso di costruire per cambio di destinazione d'uso da casa del custode a sede dell'Associazione Lipu per recupero fauna selvatica" (P.G.n.4756/04); l'autorizzazione edilizia fu rilasciata in data 16/3/04. Le opere non furono però mai eseguite e la convenzione decadde, probabilmente per l’impossibilità di sostenere l'onere economico previsto nella convenzione. Sempre per ricostruire i fatti, nel 2007 l’associazione ottenne un finanziamento regionale di 140.000 euro, richiedendo al Comune di Bologna di individuare una sede. La sede doveva presentare una serie di caratteristiche, come è evidente per un'associazione che svolge un'attività come quella che svolge la Lipu, in particolare, (quindi non è molto semplice come semmai si legge sulla stampa "basta trovare un immobile" perché questo immobile deve avere determinate caratteristiche per consentire la tutela di queste importanti specie animali) la sede doveva presentare una serie di caratteristiche per permettere la collocazione di alcune voliere di grande dimensione: questo serve, quindi. Non basta un qualsiasi immobile. Nel 2007 si valutò la possibilità di utilizzo di un immobile posto in Via Bencivenni: tale immobile si trovava in condizioni manutentive pessime però. Nelle more della valutazione di fattibilità di un intervento di consolidamento con le risorse disponibili, l’immobile fu ripetutamente occupato da senza tetto, per cui, per motivi di tutela della incolumità pubblica e privata fu effettuata la demolizione. E’ vero che non ne fu data preventiva informazione a Lipu.
Il Comune di Bologna individuò (su proposta del Quartiere Borgo Panigale) e rese disponibile nel 2009 un immobile in Via Triumvirato 57/59, posto fra la ferrovia ed il Fiume Reno. L’immobile fu preso in consegna dal Comune di Bologna (proprietà di RFI) e fu proposto in comodato alla Lipu con contratto di concessione predisposto dal Settore Coordinamento Sociale e Salute. Contestualmente il Settore Lavori Pubblici predispose un progetto (presentato alla Regione) per confermare la richiesta di finanziamento (agosto 2009).
L’immobile non apparve idoneo alla Lipu in quanto: non vi era posto per la collocazione delle voliere, l’accesso era reso difficoltoso dal fatto di dovere attraversare aree RFI, l’intervento di riqualificazione aveva un costo molto superiore ai 140.000 di cui l’Associazione disponeva, ed il Comune di Bologna non era in grado di erogare finanziamenti per il completamento dell’opera. Tali criticità tecniche sono documentate dal carteggio intercorso fra Lipu e il Settore competente, nel quale si diniega anche la richiesta di Lipu di ottenere l’immobile a titolo gratuito e la possibilità di farlo concedere a terzi. Dal medesimo carteggio si evince che l’importo minimo dei lavori (290.000 Euro) non permetteva l’intervento. Per questo motivo il Comune di Bologna dovette restituire l’immobile a RFI.
Si precisa che fra le “tante case vuote del Comune”, come dicono spiritosamente alcune testate, non ve ne sono molte dotate, come ho anticipato prima e come potete ben capire, di aree verdi che possano ospitare voliere di grandi dimensioni e sufficientemente distanti dall’abitato per potere mettere in opera tali attrezzature senza generare problemi ai confinati: gli immobili con queste caratteristiche sono immobili rurali, generalmente in stato di conservazione tale da comportare interventi manutentivi molto più onerosi dei 140.000 euro disponibili. Per questo motivo, successivamente, si ipotizzò una collocazione all’interno dei Giardini Margherita (collocazione gradita alla Lipu), dove vi sono alcuni immobili vuoti (ex cabina Enel). Anche questa ipotesi non risultò percorribile per l’impossibilità di mettere in opera le richieste voliere. I motivi che hanno impedito l’assegnazione di idoneo immobile alla Lipu e sottolineo "idoneo", sono quindi riconducibili alla difficoltà di individuare un immobile disponibile con le caratteristiche sopra dette, adeguabile all’uso previsto dalle attività della associazione con costi contenuti e sopratutto con costi che il comune possa permettersi. Devo però terminare anche dicendo che l'assessore Luca Rizzo Nervo (che ovviamente si occupa anche lui della questione) si sta già attivando per vedere di sbloccare dei fondi e poter risolvere questa situazione che sta a cuore a noi come a voi".

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