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Bologna, 03/03/2014
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Il progetto consentirà la creazione di un’infrastruttura che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati ad offrire servizi sul territorio. La rete a banda ultra larga sarà un nuovo asset strategico che potrà conferire competitività al sistema territoriale felsineo e si auspica che la sperimentazione, avviata in due aree della città, possa essere estesa all’intero territorio metropolitano. I quartieri interessati in questa prima fase saranno Navile, San Donato, Santo Stefano e Savena. "Abbiamo scelto questi quartieri, afferma l'assessore Matteo Lepore, non solo per le caratteristiche urbanistiche, ma anche perché diverse start-up vi stanno prendendo sede accanto ai numerosi insediamenti produttivi già esistenti che potranno quindi godere dei vantaggi di questa infrastruttura. La banda ultralarga arriverà finalmente nelle residenze e nelle imprese della città e si parte dalle zone più popolari". Il Comune di Bologna avrà il ruolo di facilitatore dei processi di realizzazione. Sarà messo a disposizione uno strumento innovativo: il Catasto Elettronico del Sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per il progetto, che consentirà la contrazione di tempi e costi per la realizzazione delle opere. L’utilizzo di cavidotti esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi, l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per la cittadinanza, in accordo con il decreto del 1° ottobre 2013 del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di “Specifiche tecniche nelle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali nelle infrastrutture stradali”. Il modello adottato prevede la connessione in fibra ottica inizialmente di 40.000 unità immobiliari [FTTH Fiber-To-The-Home]. L’adozione della piattaforma tecnologica per il catasto delle reti ha anticipato, di fatto, quanto previsto nel Decreto “Destinazione Italia”, recentemente emanato dal Parlamento Italiano. La realizzazione di reti a banda ultra larga rappresenta oggi l’infrastruttura necessaria per garantire comunicazioni veloci, così come per i trasporti lo sviluppo della infrastruttura autostradale. L’Agenda Digitale Europea, e l’Agenda Digitale Italiana, riconoscono che la realizzazione di infrastrutture di rete a banda ultra larga è una componente strutturale funzionale allo sviluppo sociale ed economico del Paese e nelle direttive dell’Agenda Digitale è prevista la disponibilità di una connettività internet a 30 Mbps al 100 per cento dei cittadini e a 100 Mbps al 50 per cento della popolazione entro il 2020.
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