Bologna, 01/06/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA CHIUSURA DI UFFICI COMUNALI E SCUOLE PER MOTIVI DI SICUREZZA A SEGUITO DEL SISMA


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L'assessore Matteo Lepore (Coordinatore di Giunta) ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella, Valentina Castaldini (Pdl), Lucia Borgonzoni (Lega nord) e Mirco Pieralisi (Amelia per Bo) sulla chiusura di uffici comunali e scuole per motivi di sicurezza.

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"A seguito delle segnalazioni ricevute da diversi cittadini, stabilito che l'evacuazione con le seguenti chiusure degli uffici Comunali è stata segnalata ai cittadini con semplici cartelli di avviso apposti sugli ingressi degli uffici stessi, chiede all' Amministrazione se non ritiene opportuno ( per un eventuale futuro) segnalare sui cartelli di avviso anche un numero telefonico al quale i cittadini possano rivolgersi quali che siano le loro esigenze , al fine di ricevere indicazioni da parte dell'Amministrazione".

La domanda d'attualità della consigliera Valentina Castaldini (Pdl):

"Alla luce delle notizie di stampa relative alla chiusura delle scuole comunale e statali di ogni grado nel territorio bolognese, pone la seguente domanda d'attualità per conoscere:
1) come sono stati organizzati i lavori di controllo delle scuole, quanto personale a disposizione, quante scuole da controllare;
2) quali scuole di ogni ordine e grado sono state già visionate, da chi e non hanno subito lesioni;
3) come sono stati fatti i controlli dopo il 20 e dopo il 29, quali differenze sono state riscontrate;
4) vi è intenzione di chiudere in via cautelativa delle scuole sino alla conclusione dell'anno scolastico ed in caso affermativo quali;
5) perché si è scelto di non fare una lista di scuole agibili e avvisare i genitori di quelle scuole per agevolare almeno alcune famiglie?
6) perché non si è deciso di chiudere le scuole martedì con la prima ordinanza e si è atteso mercoledì alle 18?

7) come si intenda permettere ai docenti ed agli alunni di concludere il percorso formativo dell'anno scolastico in corso, in termini di didattica, di interrogazioni e di recuperi da parte degli alunni.


La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Visti gli articoli di stampa sulla paura che si è vissuta anche a Bologna e sui danni ad alcuni palazzi del centro storico e alle basiliche, si chiede al sindaco e alla giunta:
se abbia intenzione di rendere note e migliorare le le misure di sicurezza e se vi sia un piano di sicurezza e di evacuazione per i dipendenti degli uffici comunali e per i politici e tutti coloro che frequentano Palazzo d'Accursio;
inoltre chiedo se il giorno 30 maggio siano state date indicazioni per reagire con calma e prontezza all'evento imprevedibile, anche tra le ore 9.04 (ora della prima forte scossa) e le ore 12 e 56 (ora della terza scossa forte), a parte la mail pervenuta dal funzionario responsabile del settore staff del Consiglio comunale, che autorizzava, chi avesse voluto, a lasciare l'ufficio, salvo recuperare in altra data le ore non lavorate;
se siano state mandate altre mail al personale e, ancora, in qualità di consigliera, chiedo chi sia stato nominato come responsabile e coordinatore della sicurezza a Palazzo d'Accursio per potermi rivolgere ad una persona dedicata in caso di bisogno;
se abbiate intenzione di applicare le misure previste dal testo unico sulla sicurezza D LGS 81/98 (ex L 626/94 per intenderci) su tutto Palazzo d'Accursio, effettuando corsi aperti a tutti coloro che frequentano, abitualmente, il palazzo comunale (lavoratori, consiglieri, operatori della stampa etc), anche con apposizione dei cartelli che indicano le vie di fuga e come comportarsi in caso di eventi calamitosi;
se non sia intenzione dell'Amministrazione informare tutti i cittadini, in maniera capillare, dei piani di evacuazione della città e come comportarsi in caso di calamità naturali, quale è un terremoto (punti di raccolta, ponti che si possano attraversare".

La domanda d'attualità del consigliere Mirco Pieralisi (Amelia per Bo):

"Considerati: l'emergenza dovuta all'evento sismico di martedì 29 maggio; la conseguente chiusura delle scuole cittadine ordinata dal Sindaco per motivi di sicurezza; il piano di controlli sugli edifici scolastici predisposto dalla Giunta;
chiede agli assessori Luca Rizzo Nervo e Riccardo Malagoli di relazionare sul procedere del piano di controllo degli edifici scolastici, quali risultati parziali possono essere ad oggi comunicati e se possibile indicare le tappe del rientro a scuola per gli alunni di Bologna".

Le risposte dell'assessore Matteo Lepore:

"Nella giornata del 29 maggio, dopo la scossa magnitudo 5.8 della scala Richter delle ore 9 e anche a seguito delle ripetute scosse con magnitudo 5.3 delle 12.55 e 5.2 delle 13, i cartelli con cui si è dato avviso della chiusura degli uffici comunali, per evacuazione preventiva degli stessi, sono stati scritti a mano da personale volontariamente rientrato nei locali evacuati al fine di dare la massima informazione possibile. Da subito, attraverso comunicati stampa e Iperbole, abbiamo indicato il numero di telefono della centrale operativa dei Vigili del Fuoco (115) per segnalare eventuali lesioni o criticità ad edifici, per avere un numero unico ed evitare duplicazioni che avrebbero potuto ingenerare confusione. Il numero di telefono della centrale operativa della Polizia municipale è sempre stato attivo (H24) e ha dato risposte a quasi 700 cittadini: domenica 20 maggio: 350 chiamate di cui 90 nelle prime due ore dall’evento sismico delle ore 4 e analogo picco dopo scossa delle 15 e di nuovo dalle 20 alle 21; Martedì 29 maggio: 347 chiamate, maggiore concentrazione di telefonate tra le 9 e le 14.

In merito ai temi della comunicazione e l’utilizzo di internet in caso di emergenza: noi abbiamo utilizzato il sito internet di Iperbole e il canale ufficiale di Twitter del Comune di Bologna (Twiperbole), con il quale abbiamo segnalato le norme comportamentali in caso di rischio riportate nel Piano comunale di Protezione civile. Inoltre, sempre attraverso il web, è stato pubblicato e diffuso il piano con le aree di attesa previste dal piano di Protezione civile del Comune di Bologna, precisando altresì che si tratta di aree che si attivano SOLO ed ESCLUSIVAMENTE in caso di conclamata emergenza che coinvolga l’intero territorio cittadino, e a fronte di un conseguente dichiarato stato di emergenza da parte della autorità preposte. Inoltre la rete WiFi del Comune di Bologna è stata aperta (togliendo le password) per migliorare le comunicazioni tra i cittadini.

Abbiamo predisposto in queste ore una nuova modalità di contatto diretto con i dirigenti scolastici, in particolare attraverso l'utilizzo di sms. Per la parte web e l’uso dei social network vi do questo dato per dire che non stiamo parlando di un mezzo di comunicazione a basso impatto: soltanto con i profili su Twitter del Comune, del Sindaco e di due assessori raggiungiamo circa 11.000 persone; se poi aggiungiamo a questi profili tutti quelli delle altre istituzioni che collaborano con noi raggiungiamo 21.000 persone. Nelle prime ore del terremoto abbiamo mandato un messaggio su Twitter per dire di non usare i cellulari perché le linee erano cadute e di usare soltanto il WiFi. Quel messaggio è stato retwittato, ripetuto, da 1.600 persone con un bacino di contatto di un milione di persone. Ovviamente non solo persone che risiedono nel nostro territorio. Insomma, tutte le volte che in tempo reale mettiamo un'informazione soltanto su Twitter raggiungiamo un bacino di persone ampio. Certamente è cosa diversa rispetto alla comunicazione formale e ufficiale, ma è un canale di informazione con i cittadini fondamentale.

I lavori di controllo si sono svolti in 189 plessi scolastici, sono stati organizzati con la seguente modalità: indagini a tappeto svolte da squadre di 2 persone ciascuna, divise per Quartiere, dando precedenza a nidi e materne. In totale sono 28 i tecnici del Comune di Bologna, di varie aree per competenza diretta (Lavori pubblici, Patrimonio e Mobilità) che hanno supportato tali indagini. Ci si è avvalsi inoltre della collaborazione del tavolo tecnico attivo tra Università e Comune di Bologna, composto da docenti ed esperti, per avere una puntuale interpretazione dei rilievi fatti.

Nella giornata di martedì le scuole sono state fatte evacuare, mantenendo il servizio educativo e scolastico attivo all’esterno degli edifici. Questo ha consentito ai bambini di rimanere in tutta tranquillità nelle aree di sicurezza e fare sì che i genitori potessero andarli a prendere in qualsiasi istante, garantendo loro l’intero orario del servizio. A seguito dell’evento sismico di martedì scorso, in via precauzionale, è stata emessa la prima ordinanza firmata dal sindaco per la chiusura delle scuole nella giornata di mercoledì 30 maggio. La seconda ordinanza invece è stata firmata mercoledì 30 maggio, per la chiusura dal 31 maggio al 1° giugno delle scuole dell’infanzia comunali e statali, delle scuole primarie e secondarie di primo grado e secondo grado statali nel territorio comunale di Bologna. Il Sindaco ha altresì sollecitato i datori di lavoro e le associazioni economiche ad essere flessibili nelle relazioni con i propri lavoratori, cercando il più possibile di agevolarli nella gestione familiare e degli orari di lavoro.

Per quanto riguarda lo stato delle scuole sono in corso, anche questa mattina, le ultime verifiche e nel primo pomeriggio avremo il quadro complessivo, definitivo, che verrà consegnato al Sindaco.

L’evacuazione di Palazzo d’Accursio è già regolamentata da un piano di coordinamento per la gestione dell'emergenza nel quale sono indicate le modalità di evacuazione e le principali norme comportamentali da seguire in caso di emergenza compreso il terremoto. Durante l’evento sismico di martedì 29 maggio si è proceduto come indicato dal piano d’emergenza a comportamenti che sono stati conformi alle disposizioni contenute nel piano, in particolare i direttori-dirigenti e funzionari hanno provveduto con l’ausilio degli addetti all’emergenza ad attenersi alle procedure individuate con il supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione, con l’impiego degli agenti di Polizia municipale del Nucleo vigilanza di Palazzo che hanno, al termine dell’evacuazione, verificato che tutti i locali fossero stati sgomberati dandone assicurazione al Responsabile del Servizio di Prevenzione presente sul posto. Nel caso specifico, in quanto Consigliere comunale, la consigliera Borgonzoni in caso di emergenza dovrebbe rivolgersi allo Staff di Consiglio. Mentre su chi sia il capo di servizi di prevenzione, le rispondo che è l’ingegnere Felice Monaco. Il Coordinamento di Palazzo d’Accursio è svolto dal Servizio di Prevenzione e Protezione presente in sede, con l’ausilio operativo del nucleo di Polizia municipale presente H 24 e l’impiego dei lavoratori adeguatamente formati alla funzione di addetti all’emergenza presenti a Palazzo d’Accursio. Sono presenti a Palazzo Comunale le dotazioni e le indicazioni necessarie all’emergenza quali segnaletica di sicurezza con indicazione dei percorsi di esodo e relativi presidi antincendio. Per quanto riguarda i corsi di formazione per l’emergenza si è provveduto a formare ed informare un numero congruo di lavoratori (addetti all’emergenza) che assicurino il soccorso e l’eventuale esodo di tutti i soggetti a vario titolo presenti nel palazzo. Il Servizio di Prevenzione e Protezione tra i compiti a cui è deputato, periodicamente e comunque in seguito ai recenti cambiamenti nella logistica di Palazzo d’Accusio, ha provveduto ad azioni tese a tenere sempre aggiornato il sistema di gestione dell’emergenza della struttura provvedendo, prima dei recenti eventi sismici, a monitorare e integrare la formazione degli addetti all’emergenza. Per quanto riguarda l’informazione alla cittadinanza in caso di terremoto, ci si richiama alle direttive della Protezione Civile già diffuse anche su Iperbole.

Vorrei aggiungere inoltre alcuni dati rispetto a come abbiamo affrontato l’emergenza. Il Comune ha potenziato il servizio messo in campo fin dal primo evento sismico, lo stesso utilizzato per le ondate di calore: ossia la chiamata telefonica agli oltre 11.000 anziani fragili della nostra città per dare loro tutte le informazioni del caso, le misure cautelative da prendere e rassicurarli quanto più possibile. Sono state messe a disposizione della Prefettura, che gestisce il Tavolo di crisi, tre aree: Parco Nord, ex Mercato della Scarpa di via Saliceto e il parcheggio della Fiera. Aree messe a disposizione non per le persone, ma eventualmente per mezzi e per logistica. Attualmente però non ci è arrivata nessuna richiesta di utilizzo. Inoltre abbiamo messo a disposizione nelle strutture comunali, nelle Asp cittadine e presso i privati accreditati, 282 posti letto per gli sfollati delle zone più colpite. Posti letto attualmente assegnati per un numero di 206 e ne risultano liberi 76.

Infine vorrei richiamare il Consiglio e gli organi di informazione ad una riflessione su come in questo momento stiamo gestendo, tutti assieme, l'emergenza terremoto. La nostra città è tranquilla, le persone lavorano, continuano la loro vita il più possibile normale e uno degli effetti più negativi sono gli ingenti danni economici indotti proprio da una dinamica della comunicazione fortemente negativa e impattante. Sicuramente la nostra regione è stata fortemente colpita, ma ci sono ancora imprese attive, persone che lavorano, alberghi aperti e attività che vogliono lavorare in uno dei territori più belli e più ricchi del nostro Paese. Cercare di invertire questa tendenza nella comunicazione che costituisce una cappa di mancanza di speranza, di sfiducia, credo sia un dovere della politica, delle istituzioni e dei mezzi di informazione. Lo dobbiamo alla nostra comunità. Farei appello a voi per cercare sia nel dovere di cronaca, che nella giusta necessità di approfondire i temi legati alla sicurezza, di dare tutti assieme messaggi di fiducia e di speranza".
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