Bologna, 14/12/2015

CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA FERRI (PD)


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Di seguito l'intervento della consigliera Mariaraffaella Ferri (PD)

"19.12 1945 - 19.12.2015. Il diritto al voto delle donne italiane sta per compiere 70 anni. Sarà il 24 marzo prossimo il 70 anniversario della prima elezione amministrativa a Bologna, avvenuta dopo la guerra di Liberazione dal nazifascismo, che vide per la prima volta le donne esercitare il proprio diritto al voto, attivo e passivo. Avremo certamente modo di approfondire attorno a quella data, in una seduta solenne del Consiglio Comunale e nelle numerose iniziative che Associazioni, Università ed Istituti di Ricerca stanno mettendo a punto circa l'analisi storica del primo voto a suffragio universale ed il protagonismo delle donne, di ieri e di oggi, nella vita politica ed amministrativa.
Ma e' di un altro avvenimento che, su richiesta della Presidente del Consiglio Lembi, vorrei fare memoria qust'oggi, ed è il Consiglio Consultivo che il Sindaco Dozza convocò il 19 dicembre del 1945 e che di fatto anticipò e preparò la formazione del primo Consiglio comunale eletto del dopo guerra.
La città era allo stremo, con le ferite e le macerie dei bombardamenti ben visibili, quelle strutturali, su case e infrastrutture che ingombravano le strade, come quelle nelle famiglie e nell'intera comunità, segnata dai lutti e dalle sofferenze dei lunghi anni di guerra. Ma pur in quelle condizioni di grande disagio, Bologna senti' l'urgente necessità di arrivare presto alle elezioni, come ebbe a sottolineare anche il vice sindaco di allora, Angelo Senin, quando affermò che la Liberazione della città mise improvvisamente l'Amministrazione di fronte al problema delle elezioni - cito - "per una esigenza democratica vivamente sentita da tutti i suoi componenti".
Il sindaco Dozza e la sua Giunta, formata da 13 uomini espressione dei partiti del Comitato di Liberazione nazionale dell'Emilia Romagna, senti' fortemente la necessità della più' ampia convergenza politica della città per affrontare il processo di ricostruzione, e per questo, in accordo con il Comitato di Liberazione regionale e le Autorità militari alleate già nell'estate 1945 avviò il percorso di costituzione di un'Assemblea che, benché non elettiva, potesse rappresentare tutte le formazioni politiche cittadine.
Si chiamò inizialmente Consulta comunale, a sottolineare il suo carattere consultivo e non decisorio, ma ben presto fu nominata semplicemente "Consiglio comunale", e svolse la fondamentale funzione di " ponte" fra l'Esecutivo e la Cittadinanza, per affrontare le grandi tensioni e le importanti decisioni che dovevano essere assunte in modo massimamente condiviso.
Fu formato un Consiglio di 80 persone: 10 per ciascuno dei 6 Partiti della coalizione, 6 nominate dall'ANPI, 13 assessori ed il Sindaco, giuridicamente eletto secondo le norme del Testo Unico della legge comunale e provinciale del 1915.
Le Donne nominate dai Partiti nel Consiglio furono 8 e desidero nominarle con riconoscenza perché furono le prime donne che in quel 19 dicembre di 70 anni fa varcarono la soglia di quest'aula dove anche noi oggi sediamo. sono: Nerina Bassi e Pia Ellero Pezzoli, per il Partito Liberale, Antonia Becca, per il Partito Repubblicano, Elda Magagnoli, per la Democrazia Cristiana, Novella Pondrelli e Penelope Veronesi, per il Partito Comunista, Amorina Testoni, (in seguito sostituita da Valeria Jacchia), per il Partito d'Azione, Aurelia Zama, per il Partito socialista.
Il Sindaco Dozza, ad apertura di quella storica seduta, seguita dalla Cittadinanza che era in Piazza attraverso gli altoparlanti della Sala, dedico' un saluto particolare - cito - "alle Signore e alle Compagne che per la prima volta rappresentano in questa Assemblea tanta parte della cittadinanza che troppo a lungo fu ingiustamente esclusa da ogni intervento nell'attività' pubblica del Paese, dalla quale dipendeva e dipende la sorte dei suoi figli". Rispose anche a nome delle colleghe la consigliera Antonia Becca che fra l'altro disse - cito - "...senza fare dello sciocco femminismo, e' fondamentale che oggi, caduti ad uno ad uno tutti i vieti pregiudizi che precludevano alla donna, nel passato, la via della conquista del pensiero e dell'indipendenza, la nostra partecipazione alla vita amministrativa e politica possa dare utili risultati".
Ben sappiamo che non e' andata proprio così, che l'abbattimento di quei veti e quei pregiudizi non e' ancora compiuto, che il raggiungimento della parità uomo e donna nella politica e nelle Istituzioni e' ben lungi dall'essere raggiunta ma certo e' anche grazie al lavoro e all'impegno di queste prime otto consigliere comunali che il percorso della rappresentanza femminile prosegue e prende corpo nel lavoro e nell'impegno delle donne di oggi . Ed e' per questo che le ricorderemo con rinnovata riconoscenza anche il 18.12 p.v. nell'iniziativa promossa dall'ANPI di Bologna a cui parteciperà anche il Sindaco e la Presidente del nostro Consiglio Comunale, in rappresentanza dell'intera città".
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