Bologna, 21/11/2014

QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA VALORIZZAZIONE DEL MUSEO DELLA COMUNICAZIONE


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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda dei consiglieri comunali Federica Salsi (gruppo Misto) e Lorenzo Tomassini (Forza Italia) in merito alla valorizzazione del Museo della Comunicazione


La domanda della consigliera comunale Federica Salsi (Gruppo Consiliare Misto)
premesso che: da notizie apprese dalla stampa, il Comune di Bologna ancora non ha trovato un luogo adatto ad ospitare il museo della musica che il signor Pelagalli vorrebbe donare;
il 4 giugno 2012 abbiamo approvato in Consiglio Comunale un ODG per invitare la Giunta a:
  • Riconoscere fattivamente il patrimonio museale che il Signor Pelagalli intenderebbe "donare" al Comune di Bologna, individuando un luogo nell' ambito del sistema museale cittadino;
  • rendersi promotrice e coordinatrice di un tavolo virtuoso di soggetti interessati al mondo della Comunicazione, privati nazionali e internazionali che, insieme a Ministero, Regione e Provincia riconoscano il valore di questo bene, attraverso un impegno fatto di risorse economiche e di idee, pur in presenza di congiuntura economica negativa;
  • ad elaborare entro il 2012 una proposta concreta, compatibile con la situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente, di valorizzazione del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza nella città di Bologna quale polo importante dell'offerta culturale della città";
considerato che:Giovanni Pelagalli continua a dichiarare di voler donare alla città il museo e a lamentare il silenzio e il disinteresse degli Amministratori;
chiedo al Sindaco e alla Giunta
  • come mai l'Amministrazione non ha ancora concretizzato una proposta di valorizzazione del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza nella città di Bologna;
  • se non ritenga tale ritardo pericoloso per il mantenimento in città del patrimonio di Pelagalli.


La domanda del consigliere comunale Lorenzo Tomassini (Forza Italia):
vista la lettera pubblica dal quotidiano  il Resto del Carlino in data 19 novembre 2014, chiede al Sindaco di sapere:
se sono state trovate le risorse ed una locazione adeguate per la valorizzazione del "Museo della Comunicazione" gestito dall'ingegnere Pelagalli, anche in seguito all'approvazione, in data 19.06.2014, di un ordine del giorno nel quale si invitata la Giunta, compatibilmente con le risorse disponibili, alla tutela ed alla conservazione di questo prezioso museo.

La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
Grazie, sono otto anni che viene trattato questo che è un problema complesso, io sono cosciente degli ordini del giorno, sono cosciente delle giuste sollecitazioni che vengono dal Consiglio, però bisogna avere la capacità di comprendere lo stato attuale. Io intanto ritengo un po' strano che arrivino molte sollecitazioni di lettere ecc, ma che l'Amministrazione non abbia mai avuto il piacere di ricevere una richiesta di appuntamento o una proposta da parte dell'ing. Pelagalli. Perché vedete c'è un problema: io gestisco i soldi del cittadini e dunque quando uno dice "io ho i contatti per vendere la collezione" io devo capire se devo partecipare ad un'asta o se questa cosa verrà data a titolo gratuito, devo capire questo tipo di cosa. Io sono stato sollecitato dal Consiglio e ho detto in Commissione che sono disponibile anche domani ad incontrare l'ing Pelagalli, però poi qualcuno mi deve fare una proposta, perché io rappresento l'Amministrazione, non è che posso io andare a cercare e inserirmi in una discussione che poi significa che non ho il controllo rispetto a delle economie - che non appartengono ad Alberto Ronchi né all'Amministrazione - ma appartengono invece ai cittadini. Detto questo e cioè che non ho ancora capito , nonostante quello che vedo dai giornali, se c'è una disponibilità alla gratuità o se invece l'Amministrazione deve acquistarlo, perché sono un po' contraddittorie le informazioni che arrivano e che, anche voi, accogliete in via indiretta.,L'altra questione è nota: per fare un progetto bisogna essere in due, sedersi intorno ad un tavolo e sentire la disponibilità dell'Amministrazione pubblica, perché in questo momento non abbiamo le risorse per aprire un altro museo a Bologna. Cioè noi stiamo andando ad un altro bilancio difficile e quindi io devo garantire le compatibilità del bilancio rispetto a strutture, sistemi museali ecc. Quindi in questo momento aprire un ulteriore museo che poi vuol dire investimenti per ristrutturare un edificio, allestire una collezione, avere del personale, insomma vuol dire molti soldi anche per il mantenimento, perché se si apre un museo poi non lo si chiude dopo 15 giorni. Ecco in questo momento le risorse non ci sono. Viceversa se c'è una disponibilità a discutere, sulla base di una donazione e non sulla base di un acquisto - così siamo molto chiari e capiscono tutti - sulla base della indisponibilità a partecipare ad aste da parte dell'Amministrazione comunale, perché noi non partecipiamo ad aste con gli stranieri, lo dico in maniera molto chiara, perché, tra l'altro sarebbe un precedente, visto che io sono continuamente sollecitato ad andare a vedere collezioni private, a predisporre musei per collezioni private, quindi deve essere chiara questa cosa, poi se c'è una disponibilità a ragionare su una collocazione che non implichi l'apertura di una nuova sede museale e c'è la disponibilità a ragionare su una collocazione che sia idonea, questo si, ma all'interno di una struttura museale che ha dei responsabili e che, poiché esiste luna Istituzione Musei, ha anche un direttore, che andrà sentito rispetto ad un eventuale idea di allestimento, questa disponibilità come ho detto c'è.

Io individuo due strutture che potrebbero essere idonee, con i tempi dovuti, che sono Il Museo del Patrimonio Industriale oppure, visto che esiste un Museo Marconi e visto che dal 1° gennaio ci sarà la Città Metropolitana, anche quella collocazione. Quindi, sono stato molto chiaro, io mi aspetto una proposta, mi aspetto una richiesta di appuntamento in cui mi si dichiari la disponibilità a fare una donazione al Comune a cui io possa rispondere che non ho la possibilità di aprire un museo, perché in questo momento non abbiamo le risorse per farlo e perché sarebbe anche sbagliato, vista la situazione complessiva; Comunque non mi pare che ci siano dei privati che hanno aperto delle nuove situazioni museali che siano interessati, non mi pare, noi siamo disponibili a ragionare sulla base di una compatibilità.

Detto questo ribadisco una cosa, io sono d'accordo che questo patrimonio andrebbe, nel limite delle nostre possibilità, difeso e trattenuto nel territorio bolognese, lo dico perché ho fatto prima due diverse ipotesi, però ecco, questa cosa per cui io vengo sollecitato attraverso lettere, attraverso comunicati stampa non la capisco. Dovete anche mettervi nella mia posizione, io rappresento l'Amministrazione pubblica, rappresento i cittadini, gestisco soldi che sono dei cittadini, se non ho chiaro il quadro di una vicenda che ha avuto molti risvolti e molte storie che non si sono mai concluse, io sono in difficoltà. Rispetto al Baraccano ribadisco che la parte superiore del Baraccano è occupata da beni, anch'essi rilevanti, che sono di proprietà dell'Asp che non ha un luogo dove collocarli e che al momento sono all'interno di questa struttura, protetti per fortuna, tra l'altro ci sono anche delle tutele della Sopraintendenza, ovviamente. Quindi chi aveva ipotizzato questa soluzione, forse aveva provato a cercare una strada, ma anche lì, se mai riuscissimo a liberare gli edifici, trovando un'altra collocazione ai beni dell'Asp, centinaia di migliaia di euro sarebbero comunque necessari, a cui si deve poi aggiungere la gestione. Centinaia di migliaia di euro. Allora io capisco le emergenze, però bisogna cominciare a ragionare tutti sulla questione della compatibilità. Tutti avrebbero ragione a contestarmi se io avessi aperto uno, due , tre musei, ma io sto facendo tutta un'altra politica, sto cercando di razionalizzare, sto cercando di costruire altre dinamiche. Per cui, disponibile a discuterne, mi aspetto una richiesta d'incontro, mi aspetto una proposta, mi aspetto delle chiarificazioni di come devono essere i rapporti. Perché non esiste un documento ufficiale in cui l'ing. Pelagalli scriva all'Amministrazione dicendo che fa una donazione. Quello che esiste sono lettere che dicono 'me lo comprano all'estero' quindi, capite bene, che io non posso infilarmi in una questione così. Allora, detto questo, perché è giusto che tutti sappiano con chiarezza quali sono le posizioni e la situazione in cui mi trovo, la disponibilità a ragionare c'è sulla base di quello che ho detto e c'è la consapevolezza, la grande consapevolezza, in accordo con quello che voi avete detto, che questo è un patrimonio che ha una rilevanza e che quindi dovrebbe trovare una collocazione. Sono disponibile all'incontro domani, però me lo si chieda questo incontro, mi si faccia una proposta, perché io ho un dovere, nel limite delle mie possibilità, sul quale certamente sarete d'accordo e cioè garantire il fatto che i soldi dei cittadini siano tutelati e spesi, per quanto riguarda la parte della Cultura nel modo migliore possibile.

Tenendo dunque conto che siamo in una fase economico finanziaria - lo sapete perché avete già cominciato a vedere quello che sta succedendo rispetto al bilancio - che è veramente, veramente difficile per l'Amministrazione Comunale, lo so tutti gli anni si ripete questo problema, quindi lo sappiamo, abbiamo queste difficoltà e non mi pare possibile prevedere la chiusura di qualche biblioteca per aprire un nuovo museo o la chiusura di un museo esistente per aprirne uno nuovo. Ripeto se c'è una proposta seria, una disponibilità seria io sono disponibile. Guardate io capisco anche il signor Pelagalli che non può essere responsabile del fatto che si sono susseguite diverse amministrazioni e che la questione è stata trattata senza esito, capisco che lui sia deluso, però ecco io anche attraverso di voi gli ribadisco l'invito a chiedere un incontro con l'assessore alla Cultura, per capire fino in fondo, al di là delle lettere, di che cosa stiamo parlando. Sono una persona che è abituata a dire le cose come stanno, non prendo in giro la gente, dico la verità che è quella che vi ho comunicato.
Quindi, per finire, è giusto difendere questo patrimonio, bisogna ragionarne, ma bisogna farlo nell'ambito della compatibilità di bilancio dell'Amministrazione comunale. Se ci sono questa disponibilità e questa volontà l'assessore Ronchi è pronto ad incontrare l'ing Pelagalli. Grazie"
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