Bologna, 15/01/2016

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA MANCANZA DI MAESTRE SUPPLENTI NELLE LISTE COMUNALI


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L'assessore alla scuola Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Piazza (M5S) e Daniela Turci (Pd) sulla mancanza di maestre supplenti nelle liste comunali

La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla mancanza di maestre supplenti nelle scuole dell’infanzia, pongo la seguente domanda di attualità:
per avere dal Sindaco e dalla la Giunta una valutazione politico-amministrativa sul caso in questione;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se non ritengano che la mancanza di maestre nelle liste comunali destinate alla supplenza sia imputabile al nuovo contratto applicato (enti locali).
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se non ritengano che questa situazione sia un segnale di scelte organizzative che si sono dimostrate inefficaci".

La domanda della consigliera Turci
"In merito all'articolo di giornale comparso sulla stampa “Materne, mancano le maestre, il Comune le prende dai nidi”; chiedo di conoscere l'opinione della Giunta rispetto alla sostituzione di una insegnante di scuola dell'infanzia assente, con una educatrice di nido".

La risposta dell'assessore Pillati
"Voglio innanzitutto ringraziare i consiglieri per le domande che mi consentono di fare chiarezza sia su alcune inesattezze contenute nell'articolo pubblicato dal Corriere ma soprattutto perchè mi consentono di rispedire al mittente le affermazioni e le conclusioni infondate di carattere generale, che evidenziano che talvolta chi fa certe affermazioni o non conosce il contesto o finge di non conoscerlo. E soprattutto queste domande mi danno l’opportunità di rassicurare il Consiglio che la Giunta intende proseguire a investire sulla qualità delle proprie scuole a partire dal fatto di garantire la dotazione delle professionalità necessarie.
Il funzionamento dei servizi educativi e della scuola è un processo complesso, che da sempre richiede una gestione amministrativa quotidiana delle assenze del personale incaricato nei diversi profili attraverso l'uso delle graduatorie, che mettono a disposizione personale sia per supplenze brevi che per incarichi di maggior durata.
La difficoltà nel reperire in corso d'anno la disponibilità per gli incarichi di supplenza breve, di uno o pochi giorni, è strutturale e ricorrente. Questa difficoltà non è un fenomeno nuovo, non riguarda solo la nostra Amministrazione, non coinvolge solo le scuole d'infanzia comunali ma anche i nidi, così come le scuole di ogni ordine e grado. Non deve stupire che le persone tendano a ricercare posti di lavoro stabili o comunque incarichi lunghi e che, soprattutto chi risiede fuori Bologna, tenda a non accettare le supplenze giornaliere. A volte anche graduatorie con molti nominativi offrono una disponibilità reale di supplenti ben inferiore.

In particolare, è vero, tale fenomeno si accentua per la graduatoria delle insegnanti comunali di scuola d'infanzia. Ma non per le ragioni addotte dall'articolo di stampa, gli stessi nominativi che sono presenti nelle graduatorie degli insegnanti comunali fanno parte anche delle graduatorie dello Stato e le insegnanti con il titolo di laurea in Scienze della Formazione Primaria possono ambire alle supplenze nelle scuole d’infanzia statali, ma anche nelle scuole primarie, a cui corrisponde un numero di posti molto elevato, quindi anche una probabilità molto elevata di essere chiamati. In occasione poi di assunzioni a tempo indeterminato da parte dell'Amministrazione statale questa situazione viene ulteriormente amplificata, determinando una riduzione importante delle disponibilità per le supplenze nelle scuole dell'infanzia.
Questo, lo voglio sottolineare, non ha una relazione con il contratto collettivo applicato alle insegnanti comunali e meno che mai con la nascita dell'Istituzione. E' un fenomeno non nuovo che si è presentato in modo ricorrente nel tempo
E del resto non è una novità che il Comune di Bologna - oggi come in passato - periodicamente si trovi a dover integrare le graduatorie che normalmente hanno una durata triennale. Anche nel mese di novembre l’Amministrazione ha avviato due distinte procedure sia per l'integrazione della graduatoria di educatore di nido che di quella di insegnante di scuola d'infanzia.
In attesa della conclusione di questa procedura, come si è sempre fatto in passato, sono stati messi in campo strumenti del tutto legittimi per gestire le eventuali emergenze conseguenti a un’insufficienza delle graduatorie in essere, come l'impiego delle graduatorie statali o l’uso di quelle degli educatori comunali, che in molti casi hanno anche i requisiti per insegnare anche nelle scuole d'infanzia.

Del resto nell'emergenza anche nella scuola dello Stato il dirigente scolastico è autorizzato a mettere in campo iniziative tese a evitare l'interruzione di pubblico servizio, nominando supplenti temporanei laureati anche se privi di abilitazione all'insegnamento.
Fatta questa premessa di carattere generale, vengo ora a quanto accaduto nella giornata di mercoledì scorso. C'è stata innanzitutto la chiusura straordinaria del nido Coccheri, a causa di un guasto all’impianto termico dell’intero edificio, che ha reso necessario impegnare il personale su altri servizi. Il personale educatore è stato assegnato ad altri nidi d’infanzia per sostituire assenze giornaliere, ad eccezione di due persone che, in possesso dei titoli necessari, sono stati assegnati alla copertura di assenze, brevi, in due scuole d’infanzia. Nonostante il contributo derivante da questa situazione eccezionale, cioè la chiusura per un giorno del nido Coccheri, il numero delle assenze ha impegnato tutte le disponibilità per le supplenze e ha richiesto anche lo spostamento urgente di una educatrice con contratto a tempo determinato impiegata per sostegno all’handicap, che in assenza del bambino disabile, ha potuto scongiurare l’interruzione del servizio in una delle scuole dell’infanzia. L'educatrice a tempo determinato è stata pertanto spostata per la sola giornata di mercoledì ad una scuola dell'infanzia per svolgere attività educativa in una sezione. Ecco io credo che vada sottolineato un elemento, oltre alla situazione emergenziale che come ho cercato di rappresentare non è peculiarità soltanto del Comune di Bologna e della scuola dell'infanzia, ma l'altro elemento che voglio sottolineare è che l'Educatore di nido d'infanzia è, non dimentichiamolo, una figura con alte competenze e professionalità educative.

Avviandomi alle conclusioni, voglio evidenziare che certamente c’è un problema strutturale che riguarda la debolezza insita nello strumento delle supplenze brevi e che riguarda tutte le scuole, mi auguro però di aver chiarito che l’Amministrazione e in particolare l’Istituzione è costantemente impegnata su vari fronti per gestire nel migliore dei modi l’attività giornaliera dei nostri nidi e delle nostre scuole d’infanzia, per garantire il personale necessario al loro corretto funzionamento, adottando di fronte a situazioni di emergenza tutto quanto necessario a scongiurare l'interruzione del servizio.
Nel mese di febbraio completeremo la procedura per l'integrazione della graduatoria – auspicando di poter contare su un numero maggiore di supplenti – e procederemo con l’importante piano di stabilizzazione nella scuola d’infanzia che ha visto già a settembre l’assunzione a tempo indeterminato di 79 insegnanti, una scelta che testimonia la volontà di questa Amministrazione di continuare a investire nella scuola dell’infanzia".
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