Bologna, 16/11/2015
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Interverranno: Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile Franco Farinelli, direttore del dipartimento di Filosofia e comunicazione dell' Università di Bologna, Gianni Cascone, curatore del volume. Gli autori del libro sono i partecipanti al laboratorio: Marcello Bono, Mirca Buttazzi, Elisabetta Calzolari, Valentina Cavallini, Anna Ciarcià, Stefano Dalmonte, Alessandra Della Fonte, Gloria Giovannini, Cristina Palma, Miguel Mata Pascual, Garina Piscitello, Valeria Rossi, Giorgio Sermasi, Roberta Sibani e Mauro Trigari. Il portolano I testi del laboratorio sono diventati una pubblicazione: "Il Navile, portolano di città. Racconto di una navigazione dentro al Quartiere Navile". I riferimenti marittimi, come è noto il portolano è un manuale di navigazione, sono tanti e ovvi, sia perché il Canale che dà il nome al quartiere era notoriamente navigabile, sia perché il navigare (come in Internet) offre l’immagine di un vagare in cerca di scoperte. Zygmunt Bauman ci ricorda che noi viviamo, oscillando, fra un quartiere reale (uno spazio familiare regolato dall’abitudine), e un ‘quartiere’ virtuale (la nostra rete di relazioni): il primo ha uno spazio continuo a cui noi apparteniamo; invece del secondo spazio, frammentato e discontinuo, siamo creatori e ‘proprietari’. Il quartiere reale è fuori del nostro controllo, l’altro ci sembra controllabile e rassicurante, anche se entrambi sono pieni di incertezza. Questo libro è dedicato al quartiere reale, quel quartiere che per noi è come un destino, quella “zona grigia che separa e connette lo spazio dell’anonimato e quello della familiarità”, perché qui si gioca la necessità che abbiamo di riconquistare il senso dei nostri limiti e di agire concretamente per progettare l’ambiente sociale e urbano in cui desideriamo vivere. Invitando il lettore a guardare il Quartiere Navile, come dice Peter Handke, “per la prima volta”, il libro ci spinge a rompere l’inerzia dell’abitudine, a riscoprire come noi percepiamo i luoghi che abitiamo e quale immaginario si nasconde dentro di loro. Solo così, narrando, potremo riconoscere memorie dimenticate, simbologie nascoste e idee impensate. Solo così potremo ideare le fondamenta di una cittadinanza consapevole. Gianni Cascone, scrittore e regista di Bologna, è uno dei capostipiti della formazione alla scrittura espressiva in Italia. Nel 1991 ha fondato il Laboratorio di Scrittura Grafio, una delle più interessanti esperienze in Italia presa a modello alternativo alla Scuola Holden nel Convegno al Salone del Libro di Torino 1996. Fra il 1999 e il 2010 ha organizzato il Festival Internazionale di Letteratura Forme del Narrare. Fra i laboratori di scrittura che conduce in Italia si segnalano quello di San Lazzaro di Savena – che ha dato vita al gruppo letterario IndiMondi autore del romanzo Trailer (Giraldi 2014) –, quello di Pistoia presso il Centro Culturale “Il Funaro” e quello di Taggia – che ha dato vita al gruppo letterario del Banchéro, autore del romanzo Quello che non sei (Giraldi 2015). Fra i suoi libri il romanzo Quadrante Nord (Manni 2004) e il saggio Un treno che attraversa la democrazia: generazione di un’opera, l’opera di una generazione (CLUEB 2013). Ingresso gratuito. In collaborazione con Oasi dei Saperi e con il patrocinio del Quartiere Navile Per informazioni: Biblioteca Corticella via Gorki, 14 051/700972 http://www.bibliotechebologna.it/luoghi/62013/id/51651/
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