Bologna, 27/11/2015

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA VERDI


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L'assessore alla Cultura e ai Rapporti con l'Università, Davide Conte, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sulla riqualificazione di piazza Verdi di concerto con l'Università, in seguito alle proposte del nuovo Rettore.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il 24 novembre si è riunito il Senato Accademico ed il Rettore Ubertini ha annunciato che lavorerà a fianco del Comune e del Quartiere San Vitale al fine di risolvere il degrado della zona Universitaria aprendo gli spazi universitari anche fuori orario, come più volte ribadito dalla Lega Nord anche nelle sedute di Commissione Cultura, in data 5 e 19 novembre, alla presenza dell'assessore alla Cultura e Rapporti con l'Università Davide Conte, del Presidente Istituzione Bologna Musei Lorenzo Sassoli de Bianchi, della Direttrice Istituzione Bologna Musei Laura Carlini Fanfogna e della Capo Area Cultura e rapporti con l'Università Francesca Bruni.
Chiedo al Sindaco e all' Assessore alla Cultura un parere in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Rettore e se abbiano in programma l'organizzazione di un tavolo politico/strategico per coinvolgere i tanti Musei Universitari in un percorso culturale cittadino coinvolgendo l'Istituzione Bologna Musei ed i docenti universitari/studenti, ampliando così l'offerta turistica culturale cittadina, realizzando una politica culturale di ampio respiro considerata la presenza a Bologna della Più antica Università del mondo occidentale".

Risposta dell'assessore Conte
"Ringrazio la consigliera Cocconcelli per l'attenzione al tema della cultura, che per questa città è una risorsa fondamentale e strategica.

Confermo quanto abbiamo già discusso in commissione dedicata proprio al sistema Musei, e quanto da lei accennato, ovvero l'importanza di un ragionamento sul tema Musei, che in una città come Bologna, con una ricchezza di un patrimonio fatto di musei, chiese, strade, portici, rappresenta una risorsa strategica straordinaria, non solo per il rilancio culturale dell'Università, ma proprio per il rilancio complessivo del mondo delle imprese, nel senso che è in una città con una cultura dinamica e con una grande accessibilità al suo patrimonio culturale che nascono idee e innovazioni, e questo per me è un elemento importante.

Voglio anche confermare quanto detto dal Rettore, in quanto per noi risulta strategico e ne abbiamo già discusso spesso in questo mese - coincidenza ha voluto che la mia nomina coincidesse con l'avvio pure della sua attività da Rettore -, ovvero l'idea di ragionare, con molto entusiasmo e con molta pragmaticità, in termini di una maggiore collaborazione tra istituzioni, intesa in modo molto semplice, come la sussidiarietà tra le istituzioni pubbliche che insistono su quel territorio, la zona universitaria in senso molto lato, e il coinvolgimento anche dei soggetti privati che sono proprietari di un patrimonio straordinario e anche la collaborazione con tutte le associazioni di varia natura, universitarie e cittadine, che lavorano proprio in maniera continuativa da anni, decenni e in alcuni casi, da secoli, proprio nella conservazione e promozione del patrimonio artistico e culturale, il cui collegamento con il mondo accademico risulta importante proprio dal punto di vista di una maggiore condivisione e fruizione di esso.

Questa riflessione sulla sussidiarietà non vuole essere però il semplice utilizzo di una parola, perché la sussidiarietà rappresenta l'elemento caratteristico delle politiche di questa Amministrazione, l'importante è riuscire a tradurla ancora di più come un modello di sviluppo del nostro sistema culturale e quindi provare a utilizzarla sempre di più come leva di maggior collaborazione tra quel mondo dell'associazionismo più magmatico che caratterizza l'ambito della cultura, con il mondo dell'imprenditorialità culturale, che caratterizza in modo molto strutturato e molto forte il panorama artistico e culturale della nostra città e con il mondo delle infrastrutture culturali quali i teatri, le fondazioni eccetera, che rappresentano ambiti importantissimi di investimento pubblico e privato. Questi tre mondi caratterizzano la Cultura anche all'interno dell'area universitaria oggetto della sua domanda e con questi mondi e tre dimensioni della cultura occorre lavorare e trovare le modalità migliori per collaborare in modo più efficace e più efficiente".
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