Bologna, 24/04/2013

BILANCIO DI PREVISIONE 2013, FIRMATO ACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE, CGIL, CISL E UIL


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Trasmettiamo il testo del verbale di accordo sul Bilancio di previsione 2013 firmato oggi pomeriggio a Palazzo d'Accursio dal Sindaco Virginio Merola, dalla Vicesindaco con delega al Bilancio, Silvia Giannini, e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.


"Il Comune di Bologna rappresentato dal Sindaco Virginio Merola e dalla Vicesindaco Silvia Giannini e le OO.SS. Cgil, Cisl, Uil e Usb rappresentate rispettivamente da Danilo Gruppi, Alessandro Alberani, Luciano Roncarelli e Vilma Fabbiani si sono incontrati il 26 marzo, il 2, l’11, il 15, il 18 e il 21 aprile per discutere la proposta di Bilancio 2013 del Comune di Bologna.

Premessa

La fase socio economica attuale, che fa da sfondo allo svolgimento del confronto è particolarmente drammatica nel paese e a Bologna.

Tutti gli indicatori economici mantengono un trend negativo e sono sempre più numerosi coloro che perdono il lavoro mentre cresce il numero delle imprese che chiudono e aumentano i cittadini e le famiglie che rientrano nelle fasce di povertà o si avvicinano pericolosamente a quella condizione.

Le parti concordano sulla situazione di particolare difficoltà nella quale si trovano ad operare le amministrazioni locali a causa delle manovre e dei provvedimenti legislativi che si sono succeduti negli anni.

Per contrastare questo contesto inedito le parti condividono l’obiettivo di sostenere il welfare cittadino, i servizi educativi e scolastici, il lavoro e le famiglie anche attraverso l’utilizzo di risorse aggiuntive.
Si cerca di rispondere a ciò anche condividendo la decisione di mantenere invariate tutte le tariffe dei servizi e di estendere l’applicazione dell’ISEE per tutti i servizi comunali.

Le parti convengono inoltre di potenziare ulteriormente le politiche abitative venendo incontro a chi ha problemi contingenti, scadenze improcrastinabili riguardanti l’affitto, il mutuo e le utenze.

Le parti condividono l’importanza di sostenere gli investimenti a partire dall’utilizzo delle risorse derivanti dall’avanzo 2012 per finanziare la parte straordinaria dei contratti di manutenzione della città (12 milioni di euro) e dall'entrata straordinaria legata al recupero del credito d'imposta per investimenti per le reti infrastrutturali (circa 11 milioni di euro) per dare risposte concrete alla domanda di lavoro.
Si segnala l'importante opportunità offerta dalla concessione al Comune di quasi 5,6 milioni di euro per la messa in sicurezza degli immobili ERP a seguito del sisma dello scorso anno (vedi ordinanza n. 24/2013 del Presidente della Regione Emilia-Romagna, in qualità di Commissario Straordinario).

Le parti concordano di proseguire il confronto sui temi dell’accoglienza, con politiche d’integrazione che coinvolgano le associazioni di volontariato.


Dopo un articolato confronto le parti convengono sui seguenti punti:

1. Welfare
Per dare risposte alla crescente domanda di servizi socio assistenziali si conviene di incrementare il capitolo di bilancio relativo al welfare cittadino con risorse aggiuntive pari 1 milione con l'obiettivo di assicurare nel corso del 2013 una spesa complessiva di livello analogo a quella del 2011. A questo scopo verranno utilizzate, inoltre, in corso d'anno le risorse provenienti dai fondi nazionali per le politiche sociali.
In questo quadro vengono confermati i tavoli di confronto in essere che, a vario titolo, si occupano di tematiche e progetti inerenti i servizi socio assistenziali, con l'obiettivo di raggiungere una definizione entro il mese di giugno 2013 contestualmente alla approvazione del bilancio preventivo.

2. Fondo anticrisi e per lo sviluppo
Le parti concordano di istituire un "Fondo anticrisi e per lo sviluppo" a sostegno delle famiglie che subiscono maggiormente gli effetti dell’attuale crisi economica. In particolare le risorse del Fondo, quantificate in 4,5 milioni di euro, (di cui 1,5 ml di euro di parte corrente e 3 ml di euro per investimenti), saranno dedicate:
a sostenere le famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese per la casa;
alla promozione di politiche attive per definire progetti specifici di lavori di pubblica utilità, nei campi del welfare e della qualità urbana, in grado di offrire opportunità di lavoro temporaneo rivolto a lavoratori/trici espulsi o mai entrati nel mondo del lavoro,con priorità verso coloro che risultino privi di forme di sostegno del reddito. Tali obiettivi saranno perseguiti anche mediante investimenti per lavori pubblici diffusi sul territorio.
I criteri e le modalità di utilizzo del fondo e i progetti con esso finanziati saranno oggetto di accordo specifico fra le parti. Le parti condividono l'esigenza di garantire che tutte le risorse del fondo vengano utilizzate entro il 2013.

3. Unificazione delle ASP
Il progetto di unificazione delle Asp cittadine costituisce un'importante opportunità di riprogettazione dell’intero sistema pubblico di welfare.
La portata complessiva dell’operazione comporta la necessità che l’atto di unificazione avvenga al termine di un processo di progettazione condiviso.
A tale scopo le parti concordano di attivare in tempi brevi un tavolo relativamente all'unificazione in grado di discutere il perimetro operativo della nuova Asp, il suo piano di sviluppo, lo statuto di costituzione, gli assetti organizzativi, funzionali e quali/quantitativi dell’occupazione, le politiche per la valorizzazione del patrimonio.
Per consentire questo percorso di confronto si individua la data del 1 gennaio 2014 come momento di costituzione dell'Asp Unica.

4. Anno educativo/scolastico 2013/2014
Le parti confermano il loro impegno per proseguire l'iniziativa a sostegno di un aumento significativo dell'offerta da parte dello Stato delle scuole dell'infanzia così come sostenuto in modo condiviso nella dichiarazione congiunta del 5 aprile 2013.
Le parti concordano sull'esigenza di avviare immediatamente un tavolo di confronto che consenta di affrontare tutte le problematiche inerenti l'apertura dell'anno educativo e scolastico 2013/2014.

5. IMU
La proposta dell'A.C. di recuperare il tendenziale disavanzo di bilancio di 17,4 milioni di euro attraverso un aumento dell'IMU prima casa dello 0,1 per cento, passando dallo 0,4 allo 0,5 per cento è stata rivista e modificata sulla base della valutazione condivisa dalle parti di non aggravare ulteriormente la condizione di difficoltà economica di molte famiglie bolognesi. In quest'ottica le parti hanno condiviso quanto segue:
1. l'IMU prima casa passerà dallo 0,4 allo 0,5 per cento;
2. saranno esentati dall'aumento dello 0,1 per cento i cittadini proprietari della sola casa di abitazione e relative pertinenze sulla base dei seguenti requisiti:
proprietario di un immobile di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 ;
valore imponibile IMU che sarà stabilito coerentemente con le risorse disponibili per questa agevolazione per un mancato introito per l'Amministrazione di 5 milioni di euro con l'obiettivo di concedere l'agevolazione ad almeno 60.000 proprietari di prima casa.
L'Amministrazione Comunale si impegna a istituire nei prossimi giorni un gruppo tecnico misto per predisporre le modalità necessarie a conseguire i risultati sopraindicati.

L'A.C. ha dichiarato la sua disponibilità per il prossimo confronto sul bilancio anno 2014 a prendere in esame anche la situazione reddituale e patrimoniale (ISEE) dei cittadini con l'obiettivo di garantire sempre in modo più adeguato la tutela dei soggetti più deboli.
Le parti convengono infine di incontrarsi entro il mese di settembre 2013 per verificare se - attraverso modifiche normative, in particolare quella relativa alla completa eliminazione dell'IMU sugli immobili comunali oppure a fronte di positive dinamiche di bilancio- si determinano le condizioni per ridurre in tutto o in parte l’impatto dell’aumento dell’IMU.

6. Protocollo appalti
L'Amministrazione Comunale e le OO.SS. Cgil, Cisl e Uil convengono di riprendere rapidamente il confronto sul tema degli appalti che, partendo dal Protocollo del 24/11/ 2005, consenta di valutare l’opportunità di accorpare, ove possibile, più gare per realizzare economie di scala, sviluppare un adeguato sistema di monitoraggio, introdurre specifici criteri di trasparenza e premialità volti a contrastare fenomeni di violazione delle norme in materia di lavoro, sicurezza, legalità, adottare clausole sociali per l'inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio.

7. Prosieguo del confronto
Le parti convengono di proseguire il confronto sui seguenti temi:
  • anziani
  • assetto istituzionale
  • minori
  • politiche abitative
  • politiche dell’accoglienza
  • esclusione sociale
  • sistema tariffario
  • lotta all’evasione fiscale e tariffaria
  • sanità
  • personale

Bologna, 24 aprile 2013".
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