Bologna, 15/02/2013

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PUBBLICIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI


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L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli, della Lega Nord, sulla pubblicizzazione delle attività culturali.

La domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (Lega nord):

"Un articolo di stampa sulla cultura di Bologna e sulla pubblicizzazione della stessa, si parla di un "tallone di Achille" della città, cioè la pubblicizzazione delle attività che vengono messe in campo; chiedo al SIndaco e alla Giunta se non abbiano intenzione di raccogliere le "sfide" che arrivano da una parte della nostra Intellighenzia e non intendano promuovere la cultura cittadina, ampliando fattivamente il raggio di conoscenza di quello che si fa a Bologna, creando una sinergia fra i vari musei bolognesi (statali, comunali, fondazioni, privati) anche creando un biglietto unico giornaliero utilizzabile in tutte queste diverse realtà al fine di rilanciare il brand culturale bolognese".

La risposta dell'assessore Ronchi:
"Abbiamo già fatto la card musei, che va migliorata dal punto di vista del servizio, ed è evidente che dobbiamo procedere su questa strada. Sulla questione del biglietto unico, va sempre ricordato che noi dobbiamo affrontare con le dovute cautele questo ragionamento, che pure è corretto sulla carta, perché sono proprietà diverse. Quindi c'è un problema su a chi vanno gli introiti, sulle diverse biglietterie, delle diverse proprietà. Quando parliamo di Pinacoteca parliamo di un museo statale, i musei universitari sono di proprietà dell'Università e sono gratuiti, i musei di Genus Bononiae sono della Fondazione Cassa di Risparmio. Comunque io condivido questo ragionamento in prospettiva. Ma noi ora dobbiamo lavorare, come dice anche il presidente dell'Istituzione Bologna Musei, Sassoli de Bianchi, sulle eccellenze di questa città che dobbiamo riuscire a raccontare meglio all'esterno. Per fare questo bisogna che ci sia una convinzione di tutta la città in questa direzione, perché bisogna adeguare i servizi e condividere le strategie, per esempio, io credo che oltre al sistema museale, come lei ha sottolineato, e Arte Fiera e Art City, un altro brand che forse utilizziamo poco e che andrebbe sfruttato meglio, perché abbiamo un patrimonio straordinario è quello di Bologna Città della Musica Unesco. Infatti a livello di musica cosi detta colta, classica, ma anche a livello di musica giovanile rock e di jazz abbiamo un patrimonio incredibile. Dobbiamo però individuare e insieme condividere questi elementi e lavorarci sopra. E' evidente che è un discorso complesso perché per comunicare all'esterno, e l'esperienza di Arte Fiera lo dimostra, occorrono degli investimenti, perché sicuramente il web è un sistema importante che va utilizzato, ma non è sufficiente, nel nostro Paese non è sufficiente, basta vedere i dati su come la maggior parte della popolazione si informa sulle elezioni politiche, usando la televisione. Occorrono i quotidiani, gli inserti nei quotidiani, esattamente come è stato fatto per Arte Fiera. Occorrono i grandi cartelloni di comunicazione promozionale all'aeroporto, occorrono insomma degli investimenti in comunicazione e dobbiamo lavorare insieme, tutti i soggetti insieme in questa direzione. Dobbiamo anticipare i tempi perché è ovvio che per comunicare occorre anticipare il programma delle iniziative, perché è ovvio che tutti i soggetti coinvolti devono poter organizzare per tempo le loro offerte. E' un lavoro lungo e complesso, ma la strada è segnata. Vorrei sottolineare che in questi ultimi mesi abbiamo avuto due iniziative che hanno portato Bologna, credo dopo parecchio tempo, all'attenzione nazionale e internazionale. Sicuramente Arte Fiera Art City, che è stata un sfida, perché Arte Fiera è stata rilanciata, ma non era scontato, ma vorrei ricordare la prima del Teatro Comunale, perché il Macbeth di Bob Wilson, che lei sicuramente avrà visto, è stato ripreso da tutti i quotidiani nazionali, ha avuto delle recensioni importantissime e al di là dei gusti personali, è stata sicuramente una prima degna di una grande città europea. Tutto ciò dentro anche ad un ragionamento che noi stiamo facendo, lei sa che io insisto molto su Bologna Città del Contemporaneo, che non vuol dire dimenticare la tradizione di Bologna, vuol dire leggerla, come nel caso del Macbeth di Verdi, con occhi attuali. Così come è successo anche per Arte Fiera, dove noi abbiamo inserito all'interno del nostro patrimonio degli elementi di arte contemporanea, tenendo aperte le nostre collezioni che potevano essere visitate nella loro completezza, ma che per l'occasione erano legate ad un progetto che conteneva l' arte contemporanea. Quindi è questa la strada. Come vede rispetto all'intervista rilasciata dal presidente dell'Istituzione Bologna Musei c'è veramente una grande condivisione. Io colgo l'occasione per ringraziare il Consiglio Comunale per il lavoro che sta facendo, nel rispetto delle posizioni, perché è importante che ci sia una condivisione sulla valorizzazione di questa città e del suo patrimonio. Per un rilancio di questa città, in termini economici, su un segmento che storicamente, per tanti motivi, è stato sfruttato troppo poco, che è quello del turismo culturale. Ce la possiamo fare, nessuno ha la bacchetta magica, bisogna lavorare con continuità, ma io credo che possiamo andare in questa direzione e supportando questo lavoro così come già stiamo facendo. Grazie"

La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta
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