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Bologna, 16/09/2013
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"Buongiorno, ho recuperato, per una giornata, la campanella del Consiglio comunale, e così facendo vorrei dire che oggi è un giorno speciale per il nostro territorio: si aprono le scuole. Ognuno ha il suo 'inizio d'anno'. Sul calendario è scritto 1 gennaio, per il paese di solito è la ripresa dopo le sempre più esigue ferie agostane, per gli studenti è, appunto, il primo giorno di scuola, in Emilia Romagna oggi. Stamane hanno ripreso posto sui banchi di scuola più di 100.000 studenti, circa 15.000 corpo docente e non docente: insegnanti, bidelli, personale ausiliario. Tra questi è importante ricordare i 225 precari che sono passati di ruolo. Sono stati, molti di loro, accolti da alcuni rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali (tra cui il sottosegretario Galletti e il Sindaco Merola), e da numerosi esponenti del mondo della cultura e dello sport di Bologna, della società civile della nostra città. Il Sindaco ha detto questa mattina : “i bambini capiscano che più imparano più saranno persone libere nella loro vita”. Una bella iniziativa che vuole rafforzare l'idea di scuola come di comunità, fatta di studenti, di insegnanti, di famiglie, di istituzioni. Per questo sostengo che con la prima campanella la nostra città torna ad essere se stessa. A Bologna, infatti, la scuola non è solo un obbligo dettato dalla legge ma è un tratto identitario della nostra comunità. Qui sappiamo bene che il diritto di ogni bambina ed ogni bambino alla scuola è strettamente legato all'importanza di diventare cittadini consapevoli, ad una mobilità sociale che tiene viva una comunità, a garantire adeguate condizioni per affrontare la vita da adulti. Scuola quindi non è solo una somma di nozioni o un avviamento al lavoro, questioni importantissime. Scuola è spiegare ai ragazzi come si fa ad apprendere ('imparare ad imparare' diceva Gianni Rodari), dare loro quegli strumenti e quelle competenze che gli permetteranno di adattarsi alle varie situazioni della vita e di cambiarle a proprio vantaggio. Scuola per noi è rispetto. E' insegnare quella serie di valori costituzionali condivisi che vanno sotto il nome di uguaglianza e convivenza. E' sapere che siamo tutti uguali indipendentemente dal colore della pelle, dal credo religioso, dalle preferenze sessuali e dalle scelte politiche delle proprie famiglie di appartenenza, dal censo e dal reddito dei genitori. Scuola è tutto questo. E per questo oggi, mentre festeggiamo tutti insieme la ripresa delle lezioni, non possiamo tacere il dolore, l'indignazione e la preoccupazione per quello che nei giorni scorsi è avvenuto ai giardini margherita, a poche centinaia di metri dalle Due Torri, dove degli adolescenti si sono dati appuntamento per arrivare alle mani. E' vero, come molti hanno detto, ogni generazione ha i suoi 'disagi adolescenziali', ma questo non basta a spiegare quanto successo. Forse serve interrogarci di più, a partire dall'attività del nostro Consiglio comunale. E farlo senza pensare di sostituirsi ad altri, ma facendo ognuno la sua parte'. Questo vuole fare il Consiglio comunale di Bologna e vuole farlo a partire da un augurio di buon primo giorno di scuola agli studenti e alle studentesse di Bologna".
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