Bologna, 08/07/2014

SERVIZIO TRASPORTO DISABILI, NESSUNA RICHIESTA NEGATA


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Trasmettiamo nota dell'Amministrazione comunale in merito ad un articolo sul servizio di trasporto disabili ai centri estivi pubblicato sul blog altrepozzanghere.com.


"Il Comune di Bologna garantisce il servizio di trasporto al centro estivo a tutti i bambini che, per la particolare situazione di disabilità, così come accade in corso d'anno, abbiano difficoltà a raggiungere la sede del centro e pertanto ne facciano richiesta al Quartiere. Nessuna richiesta è, dunque, stata negata dal Comune di Bologna ed è falsa la denuncia pubblicata a titolo personale da un educatore sul blog altrepozzanghere.com il 4 luglio scorso, secondo il quale a un bambino disabile del Quartiere Porto sarebbe stato negato il trasporto al centro estivo.
La vicenda a cui si fa riferimento riguarda in realtà una famiglia che, iscrivendo il proprio bambino al centro estivo, non ha richiesto il servizio di trasporto ritenendo di poter accompagnare autonomamente il bambino, come nelle estati precedenti.
La situazione si è, però, modificata nei giorni scorsi, per la sostituzione dell'ausilio usato dal bambino per deambulare. Le maggiori dimensioni del deambulatore hanno reso impossibile il trasporto del bambino con mezzi propri della famiglia.
Consapevole di non avere richiesto il servizio di trasporto, la famiglia disorientata si è rivolta agli educatori di sostegno del centro estivo frequentato dal bambino. Nessuno ha suggerito alla famiglia di rivolgersi al Quartiere o ha fatto direttamente da tramite, ma uno di loro ha, del tutto strumentalmente, utilizzato la vicenda per screditare l'Amministrazione, anteponendo ciò alla ricerca di una soluzione per il bambino e la sua famiglia.
Venuto autonomamente a conoscenza dell'accaduto, il Quartiere ha provveduto immediatamente a contattare la famiglia e ad attivare il trasporto. Il Quartiere ha, inoltre, segnalato l'accaduto alla cooperativa che gestisce il servizio perché valuti quanto accaduto e la correttezza del comportamento rispetto alla deontologia delle figure educative di sostegno ai bambini in situazione di handicap". 
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