Bologna, 14/02/2014
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La domanda del consigliere Piazza: "Considerato che SERIBO sta continuando a gestire il servizio di refezione scolastica in virtù di una proroga valida per tutto l'anno scolastico 2013-2014 essendo il contratto decennale scaduto nel 2013; durante il periodo di proroga solitamente non vengono fatti investimenti importanti (che a Bologna sono da tempo necessari) visto che il concessionario non ha certezza del futuro e quindi non dispone del necessario tempo per l'ammortamento; considerato che siamo già a febbraio e ancora non abbiamo notizie certe del nuovo bando per individuare il nuovo gestore del servizio di refezione scolastica; vista l'attualità delle pressioni esercitate anche dai rappresentanti dei genitori sull'amministrazione che pongono specifiche domande sui contenuti del capitolato (tra cui percentuale biologico, tetto massimo al ROE, controlli di enti terzi, menù ecc...) e dichiarano l'intenzione di organizzare uno "sciopero della mensa" se non riceveranno risposte entro 21 febbraio 2014; chiedo alla Giunta di dare le sue valutazioni su questo tema aggiornando il Consiglio Comunale sullo stato dei lavori del suddetto bando e se intendono accogliere o replicare alle questioni sollevate dai genitori". La domanda della consigliera Cocconcelli: "La stampa riporta la notizia dei genitori dei bambini che frequentano le mense scolastiche bolognesi che chiedono una maggiore attenzione alla qualità dei cibi; visto che siamo nel periodo di predisposizione del bando per la nuova gara di assegnazione del servizio mensa, a questo proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta: 1) se abbiano intenzione di dare indicazioni, ai dirigenti competenti, nella predisposizione del bando di gara, in maniera da tener conto degli indirizzi di qualità proposti dai genitori per la valutazione dei progetti (punteggio per la qualità) che saranno presentati in sede di gara. 2) se ritengano utili, in questo momento, le indicazioni pervenute - seppure in maniera non ortodossa - per predisporre documenti di gara atti a soddisfare le esigenze qualitative e di salute alimentare nelle mense scolastiche per i prossimi anni". La risposta dell'assessore Pillati: "Le domande che i consiglieri mi pongono in merito al contratto di servizio della refezione scolastica, mi consentono innanzitutto di esprimere in premessa alcune valutazioni e considerazioni di carattere generale sul servizio di refezione e sulle sue prospettive. Come è noto a tutti quanti, siamo in un momento fondamentale per il servizio di refezione scolastica, in cui è giunto a scadenza il contratto sottoscritto 10 anni fa e l'Amministrazione si sta preparando alla sua riformulazione. Molte cose sono cambiate nel corso di questi 10 anni e sono pertanto convinta che ci siano spazi per importanti miglioramenti di questo servizio. Per l'importanza e la delicatezza di questo momento, in cui si disegna il futuro del servizio di refezione, è stata avviata, a partire dal novembre scorso, una fase di riflessione nell'ambito della Commissione Mensa Cittadina, istituita, come ricorderete, con l’approvazione in Consiglio di uno specifico Regolamento comunale nel marzo scorso. Ha funzioni consultive, propositive e di verifica e il cui ruolo è proprio quello di contribuire al miglioramento del servizio. Oltre a me, fanno parte della Commissione Mensa Cittadina una rappresentanza di genitori, di insegnanti, del Servizio controllo pasti del Comune, dell’AUSL, dei Presidenti di Quartiere e il Presidente di Seribo. A metà del mese di gennaio, dopo una serie di incontri in cui abbiamo ragionato e discusso di tutti gli elementi necessari a definire la qualità del servizio di refezione, in tutte le sue molteplici dimensioni, il ruolo fondamentale del pasto consumato a scuola anche nel contribuire a sviluppare corrette e sane abitudini alimentari in età precoce, abbiamo conseguito un importante risultato, con l’elaborazione di un documento condiviso, che porta a sintesi i contributi alla discussione di tutti, e voglio sottolineare di tutti, i membri della commissione, non solo di una sua componente. Nel testo vengono messi in rilievo le priorità e gli obiettivi di sviluppo del servizio. In estrema sintesi, oltre a confermare ciò che di positivo già in questi anni ha caratterizzato il servizio, a indicare la necessità di portare avanti azioni di miglioramento già in corso, si è condivisa la necessità di importanti elementi di novità, che si possono riassumere in due questioni fondamentali: la costruzione di un nuovo centro pasti e un significativo incremento dei prodotti di origine biologica, dop e igp, lotta integrata, in linea con quanto indicato nella legge regionale 29 del 2002 tante volte citata. Avere condiviso e sintetizzato in un documento gli elementi qualificanti per lo sviluppo del servizio da consegnare all'Amministrazione per la definizione delle scelte future è stato un importante traguardo della Commissione Mensa Cittadina e un solido punto di partenza, come del resto testimoniano le dichiarazioni di apprezzamento rilasciate pubblicamente a conclusione dell'ultima riunione del 16 gennaio da parte di uno dei rappresentanti dei genitori nella Commissione Mensa Cittadina. Sul significato e sul valore di questo risultato potrà avere nella prospettiva del servizio, è necessario però fare chiarezza, richiamando i ruoli e le responsabilità di tutti. I toni contenuti nelle molte dichiarazioni di questi giorni, riprese nell'articolo di stampa a cui le vostre domande fanno riferimento, mi fanno pensare che non sia chiaro a molti il ruolo e le funzioni della Commissione Mensa Cittadina e dei suoi componenti. Nessuno dei suoi componenti, a partire dalla sottoscritta, ha la possibilità di elaborare un capitolato tecnico, né di sostituirsi agli organi politici, Giunta il Consiglio Comunale, nelle decisioni di loro competenza. Il ruolo della Commissione Mensa è quello di offrire il proprio contributo per assumere le decisioni sul futuro del servizio, che dovranno però essere assunte nelle sedi a ciò deputate, politiche prima di tutto e declinate poi in quelle tecniche. Non comprendo, quindi, i toni di certe dichiarazioni, di certi ultimatum ripresi dalla stampa, che sollecitano decisioni e impegni che dovranno essere assunti sì, nelle sedi competenti, in primis negli indirizzi del Consiglio Comunale. Nel merito non posso che confermare, anche in qualità di presidente della Commissione mensa, oltre che in qualità assessore, il mio impegno a far sì che si tenga conto dei contributi elaborati in sede di commissione mensa negli atti che dovranno essere assunti a breve. Sarà comunque mia cura rispondere alla lettera che i tre rappresentanti dei genitori hanno inviato a me e a tutti i componenti della Commissione Mensa. Per quanto riguarda la futura procedura di gara e le indicazioni che si intendono dare alla struttura tecnica, voglio ricordare che la formulazione degli indirizzi per il futuro del servizio e la sua qualità, sono una prerogativa degli organici politici, e la struttura tecnica, nell'ambito delle risorse che saranno messe a disposizione è chiamata a declinare nel capitolato tecnico e nel contratto quegli indirizzi. Sarà quindi la Giunta a proporre e il Consiglio comunale a deliberare gli indirizzi. In merito ai tempi del bando, voglio sottolinearne la complessità, non tanto o non solo attinenti alla predisposizione materiale, quanto alle operazioni propedeutiche. In particolare vorrei richiamare l’attenzione su un punto. La necessità di riformulare i contenuti del contratto nel momento della sua scadenza è un fatto assodato, su cui non mi soffermo oltre. Le modalità per farlo, nella relazione con la società Seribo, al contrario, sono state oggetto di complessi approfondimenti giuridici, alla luce del contesto normativo che si è venuto delineando, che limita fortemente la possibilità di rinnovo dei contratti come era stato inizialmente previsto. Questo, oltre alle valutazioni fatte circa la non opportunità di un rinnovo alle medesime condizioni, hanno portato alla conclusione di dover espletare una nuova procedura di gara. Gara complessa, che si caratterizza per un doppio oggetto, la ricerca del nuovo socio operativo e l'affidamento della gestione del servizio, richiede per poter essere avviata l'acquisizione preventiva della quota di minoranza. Detto in altri termini, l’avvio della procedura di gara richiede il raggiungimento di un accordo con il socio privato per l'acquisizione della relativa quota, quota che sarà poi oggetto di una successiva vendita attraverso la gara. In assenza di tale accordo la gara non può essere avviata, perché come voi potete comprendere, il Comune non può cedere una quota, quella di minoranza, se non è ancora nelle sue disponibilità. Auspichiamo fortemente, e si sta lavorando in tal senso, ma non dipende solo da noi, che si possano creare le condizioni per un accordo e si possa rapidamente passare alle fasi successive, che, nell'ordine, sono: definizione degli indirizzi da parte del Consiglio comunale sulle operazioni societarie e sui contenuti del servizio, quindi bando di gara per la ricerca del socio e per l'affidamento del servizio. Ciò premesso, vorrei, tuttavia, chiarire e rassicurare sul fatto che tutte le attività e le valutazioni per la predisposizione del bando sono in corso, anche se in termini formali la loro approvazione si colloca dopo la conclusione di alcune operazioni societarie ".
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