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Bologna, 18/07/2014
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Interpellanza del consigliere Facci "premesso che a seguito di accesso agli atti, il sottoscritto ha appreso le seguenti circostanze: a) il Comune di Bologna è proprietario di un bene immobile sito in via Faenza 2 (Catasto fabbricati, Foglio 279, mappale 96 sub 2 parte), costituito da un locale, ed uso di spazi comuni; b) tale immobile risulta concesso in uso alla società “Teorema Bologna srl” (con sede in Bologna, via della Beverara 6), per uso ufficio, con concessione dal 1.1.2010 e termine il 31.12.2015; c) il canone previsto in contratto risulta pari ad originari euro 5.150 annui; d) detto canone risulterebbe del tutto sproporzionato con i normali valori di mercato, e pertanto, in tal modo, il patrimonio immobiliare comunale risulterebbe del tutto sottostimato e affatto valorizzato, circostanza che contrasta con il principio di buona ed efficiente amministrazione e gestione della cosa pubblica. Ciò premesso si chiede di conoscere: se l'Amministrazione comunale ritenga che il canone attualmente corrisposto dalla società “Teorema Bologna srl” per il godimento del bene immobile sito in via Faenza 2 sia adeguato ai valori di mercato, e quindi, se l'Amministrazione ritenga di rispettare il criterio di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare; se il fatto che il concessionario sia la società “Teorema Bologna srl” abbia avuto un proprio rilievo nella conclusione del contratto con l'Amministrazione comunale; se per l'individuazione del concessionario sia stata seguita una procedura di evidenza pubblica, ovvero se invece sia stata fatta una trattativa privata; in tal caso, quali ne siano state le ragioni". Risposta della vicesindaco Giannini letta in aula dall'assessore Gabellini. "Il locale consta di un vano e dell'uso di spazi comuni. Il contratto di concessione va dal 1.1.2010 al 31.12.2015 ed è parte dell'immobile denominato Villa Riccitelli, è stato gestito fino alla fine del 2003 dal Quartiere Savena. In esecuzione della determinazione dirigenziale dell'allora direttore del quartiere Savena Farinatti del febbraio 2002, il quartiere ha consegnato il locale ad uso ufficio con concessione precaria onerosa in data 19 marzo 2002 alla società TEOREMA Bologna srl, per una durata di 105 giorni, dal 15 marzo al 30 giugno 2002, per un canone complessivo di euro 1.260,00. In esecuzione della determinazione dirigenziale del quartiere Savena, la direttrice, il 13 febbraio 2003 ha provveduto ad una ulteriore concessione del locale, per la durata di 4 mesi (con scadenza al 30 giugno 2003) e con obbligo di manutenzione ordinaria e straordinaria, per un canone complessivo di euro 1.477,16. Con determina del direttore del settore Gestione Patrimonio, sempre nel 2003, si è stabilito di concedere in uso a Teorema Bologna srl il medesimo locale per una durata di 6 anni con decorrenza dal 1 1 2004 al 31 12 2009, in quanto il direttore del Quartiere Savena, con comunicazione agli atti, aveva manifestato la volontà di restituire detto locale al Settore Gestione Patrimonio onde permettere una diretta concessione dell'immobile stesso alla medesima società, come da premessa all'atto medesimo. La società TEOREMA Bologna srl, in risposta alla comunicazione di fine concessione immobiliare del 2008 del Settore Patrimonio, ha confermato l'interesse alla concessione dell'immobile di via Faenza 2, richiedendone il rinnovo del contratto. Il Settore Patrimonio ha rinnovato il contratto per il periodo che va dal 1.1.2010 al 31.12.2015 e che prevede un canone di euro 5.150 annuo in ragione dell'utilizzo di un locale al piano primo di mq 28, 52 e dell'utilizzo di spazi comuni attribuiti pro quota per mq 20, 94, calcolato in base ai canoni di mercato e determinato in base agli allora valori unitari correnti. Tale canone corrisponde ad un valore locativo unitario di 132 euro/mq all'anno per gli spazi di uso esclusivo e di 66 euro/mq all'anno per gli spazi di uso comune. Si ritiene che tali valori siano coerenti con i valori di mercato al momento della sottoscrizione del contratto. Il canone corrente è soggetto a indicizzazione di legge. Si precisa, inoltre, che in caso di rinnovo, si produce nuova stima, avente per riferimento i valori OMI dell’Agenzia delle Entrate e FIAIP noti al momento della stima. Si ritiene, pertanto, che i contenuti di questo contratto siano in linea con i richiamati criteri di valorizzazione del patrimonio. Per quanto di competenza si precisa inoltre che il Settore, di norma, rinnova i contratti scaduti ai medesimi concessionari, a condizione che non vi siano inadempimenti contrattuali di carattere economico o relativi ad altri obblighi. Non si sono verificati, fino ad oggi, motivi ostativi al rinnovo dei contratti scaduti.
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