Bologna, 15/01/2016

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CASO DI MENINGITE A BOLOGNA


    .
L'assessore Luca Rizzo Nervo, ha risposto in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord)

Domanda della consigliera Cocconcelli
"Due casi di meningite da meningococco sotto le Due Torri nell'arco di poco tempo. Chiedo all'Assessore, al fine di evitare falsi allarmismi, se e quale strategia comunale sia stata osservata per prevenire la diffusione di questa malattia, altamente contagiosa, considerato che la ragazza affetta da meningite frequentava le aule universitarie dell'Alma Mater".

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Il caso citato dalla domanda di attualità riguarda una studentessa universitaria, come veniva detto dalla consigliera. Come è noto l’Università degli Studi di Bologna rispetta un periodo di chiusura durante le vacanze natalizie, e ciò non ha reso necessario, quindi, attivare una profilassi su larga scala rispetto alla vicinanza con altri studenti dell'Università.

L’Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, ricevuta la segnalazione di un sospetto caso di meningite batterica, in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti ha immediatamente provveduto a contattare il medico dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna che ha notificato il caso, raccogliendo i primi dati clinico-diagnostici ed i riferimenti telefonici utili, ha acquisito informazioni dai genitori della ragazza e dalla coinquilina, per verificare le date dei suoi spostamenti tra la città toscana di residenza e la città di domicilio, cioè appunto Bologna. Ha verificato l’avvenuta somministrazione, da parte dei medici del Policlinico S.Orsola-Malpighi, dell’antibioticoprofilassi alla cerchia dei contatti stretti (la compagna d’appartamento, gli amici frequentati a Bologna nei dieci giorni precedenti l’inizio dei sintomi, i genitori); ha verificato con la Direzione Medico-ospedaliera del Sant'Orsola-Malpighi e con il Risk Management dell’Azienda USL di Bologna che gli operatori del 118, così come gli operatori del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Orsola-Malpighi, fossero già stati sottoposti ad antibioticoprofilassi. Ha trasmesso, prima telefonicamente, e poi in forma scritta, la segnalazione e tutti i dati sanitari correlati al Responsabile dell’Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica della città toscana di residenza della paziente per le conseguenti azioni e adempimenti; ha assolto i primi debiti informativi di competenza nei confronti della Regione; ha integrato, il giorno successivo all’evento, le informazioni già fornite a tutte le strutture coinvolte, compresa l’altra ASL toscana interessata, oltre quella di residenza, con i risultati microbiologici definitivi derivanti dagli esami svolti, che hanno appunto evidenziato una meningite da meningococco di tipo B. Ha aggiornato immediatamente la Regione e ha organizzato l’offerta di vaccinazione antimeningococcica specifica, per il meningococco di tipo B, ai soggetti già trattati con antibioticoprofilassi.

L’andamento della meningite meningococcica nel territorio dell’intera Azienda USL di Bologna ha fatto registrare 6 casi nel 2013, 6 nel 2014 e un caso nel 2015. Quindi questi dati, come è evidente, non mostrano un andamento in crescita del fenomeno.
Si attende inoltre l’approvazione del nuovo Piano Nazionale Vaccini, che renderà gratuita la vaccinazione contro il meningicocco B, garantendo la copertura verso il 100% dei ceppi attualmente circolanti.
Credo che queste informazioni possano rappresentare una rassicurazione sul caso specifico e anche una prospettiva interessante di copertura vaccinale maggiormente alla portata di tutti per il prossimo futuro".
      .