Bologna, 04/05/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI HERA


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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (M5S) e Manes Bernardini (Lega nord) e Michele Facci (Pdl) sui compensi degli amministratori Hera in sede di Question Time.

La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):

"Premesso che il Comune di Bologna è azionista di Hera con una quota del 13,67%;
nell’ultima assemblea dei soci si è discusso tra le altre cose, delle indennità del Presidente, dell’Amministratore delegato e dei membri del Consiglio di amministrazione;
in questa assemblea, è stata presentata dal presidente del patto di sindacato, una proposta, che chiedeva un gesto di sobrietà al management di Hera in questo periodo di crisi, ossia una riduzione percentuale dei loro compensi;
tale proposta, avallata da molti Sindaci, è stata respinta e sono stati quindi deliberati i nuovi compensi degli amministratori, con il voto favorevole del 62% del capitale;
il Comune di Bologna votando a favore dei nuovi compensi è risultato determinante per l’approvazione dell’odg, rinnegando di fatto, le dichiarazioni rilasciate dell’Assessore al Bilancio Dott.ssa Giannini in merito volontà di ridurre i costi del cda di Hera;
Chiede:
per quali ragioni i rappresentanti del Comune di Bologna hanno votato a favore l'odg sui compensi agli amministratori, e non ha perorato la causa della loro riduzione?
La Giunta ha dato indicazioni di voto ai propri rappresentanti sul tema dei compensi?
Cosa ha spinto l’Assessore al Bilancio a cambiare idea in merito?"

La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):

"Sulla stampa si è letto spesso che occorre agire in austerity e risparmiare su ogni fronte, tagliando le spese alte o superflue; a questo proposito chiedo al signor Sindaco di sapere quali siano stati i motivi per cui, nonostante l'opinione dei revisori, non siano stati rivisti gli stipendi dei manager di Hera e con quali parametri siano stati costruiti questi stipendi e se vi sia l'intenzione di rivederli in basso, senza nulla togliere alla professionalità dei manager".

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):

"In relazione all’ultima assemblea di Hera spa, nella quale è stata votata la conferma dell’indennità di carica per il CDA, chiedo al Sindaco se ritiene ancora valida l’indicazione formulata dal Consiglio comunale di Bologna in data 20.6.2011, con l’approvazione dell’ordine del giorno 9.1/2011; s non ritenga che il costo complessivo di circa 2,4 milioni di euro per l’anno 2011, per l’intero CDA di Hera spa, sia una somma spropositata ed ingiustificata; se non ritenga di dovere richiedere, tramite i propri rappresentanti e/o soggetti nominati, una riduzione dei compensi dei componenti di tutti i CDA delle società partecipate e/o controllate dal Comune di Bologna".

La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:

"Si tende a fare confusione tra amministratori con compiti esecutivi e amministratori non esecutivi. Il mio ragionamento si riferiva a un confronto che venisse fatto tra i consiglieri senza compiti esecutivi nel cda di Hera e rilevai che, oltre al problema dell'importo, c'era un problema di numero di consiglieri perché ciò che fa il totale è l'importo unitario per il numero dei consiglieri. E in quella sede stavamo parlando dei consiglieri non esecutivi. Le due figure vanno tenute distinte perché un conto è il presidente con deleghe esecutive, un conto un amministratore delegato, altro i consiglieri che non hanno compiti esecutivi. Le metriche con cui si giudicano i compensi sono ovviamente molto diverse. Il dibattito che si è creato in Assemblea e le prese di posizione riguardavano i compensi del presidente e dell'amministratore delegato di Hera, i consiglieri con compiti più esecutivi, mentre non sono stati sollevati rilievi con riferimento ai compensi degli amministratori che non hanno compiti esecutivi.

Premetto inoltre che le società quotate non rientrano nella disciplina prevista dalla legge 244 del 2007 relative ai compensi dei manager pubblici e degli amministratori delle società partecipate dagli enti pubblici. Hera è una società quotata.

Con riferimento agli amministratori esecutivi la proposta dei compensi viene avanzata dal Comitato remunerazione, e voi potete trovare la relazione del Comitato nel sito di Hera. Il Comitato fa delle proposte che vanno in Cda e successivamente, una volta approvate, arrivano in Assemblea. Il compenso fissato per presidente e amministratore delegato non ha subito incrementi ed è fermo dall'anno 2008: 350.000 euro lordi l'anno, che ingloba i 75.000 euro dei compensi degli altri amministratori che non hanno compiti esecutivi. Questo importo, che certamente di fronte a tanti problemi appare alto, occorre ricordare deriva da un mercato di riferimento e rappresenta un valore di circa il 35% inferiore rispetto a quello previsto per tali posizioni nei confronti dei valori di mercato. Per la parte variabile del compenso in Hera si è ritenuto di non riconoscere altre forme di partecipazione come, ad esempio, l'esercizio di stock option, e la percentuale variabile di compenso è rimasta inalterata dall'anno 2008 al 40% (percentuale mai raggiunta) del totale degli emolumenti fissi lordi che viene erogato solo se si raggiunge il 100% degli obiettivi che sono a loro volta fissati dal Comitato per la remunerazione.
Quali sono i principi guida adottati per questi importi? Un costante riferimento al mercato esterno, anche del settore di riferimento, per la verifica della coerenza dell'offerta retributiva aziendale nella duplice ottica di retention dei dirigenti e di contenimento dei costi. Quindi bisogna lavorare tra contenimento dei costi e compensi che siano sufficientemete in grado di trattenere un managment valido. Altro elemento tenuto in riferimento dal Comitato per la remunerazione è l'attenzione alla coerenza interna tra il livello dell'offerta retributiva e la complessità della posizione ricoperta. Inoltre occorre tenere in considerazione il costante aggiornamento della metodologia di valutazione delle posizioni con l'obiettivo di garantire confronti e analisi retributive omogenee e coerenti. Si è tenuto sempre in riferimento un badgemark retributivo prudente rispetto a quelle che sono le evoluzioni di mercato. E' importate continuare a monitorare i livelli retributivi in modo da garantire il contenimento dei costi e la possibilità di avere del managment di qualità.

Per quanto riguarda i risultati del gruppo Hera, dalla data di costituzione della società ad oggi, il MOL (Margine Operativo Lordo) è più che triplicato passando da 192 milioni di euro nel 2002 a 644 milioni nel 2011. Va ricordato inoltre che tra le prime città in Italia per raccolta differenziata di queste cinque sono città servite da Hera.

Passiamo ora agli amministratori non esecutivi, componenti del Cda su cui nessuno ha sollevato in Assemblea problemi: in occasione del rinnovo del Cda di Hera nell'aprile 2011 il compenso è stato ridotto su proposta del Sindaco di Imola, con l'accordo di tutti gli azionisti pubblici, da 100.000 euro lordi l'anno a 75.000 euro lordi l'anno. In particolare il compenso è di 50.000 euro in ragione della carica di componete del Cda di Hera e 25.000 euro che vengono attribuiti in relazione alla partecipazione dei consiglieri ai Cda di altre società del gruppo oppure all'appartenenza di Comitati (come quello di remunerazione o quello di controllo interno) e ai sensi del Codice di autodisciplina delle società quotate devono essere costituiti in seno al consiglio di amministrazione con funzioni consuntive e propositive. La riduzione dei compensi dei consiglieri di Hera è stata altresì determinata dal fatto che dalla data di costituzione di Hera, a fine 2002, ad oggi si è molto ridotto tutta la mappa di società partecipate, che erano 180. Inoltre nelle residue società del gruppo sono presenti, negli organi sociali, esclusivamente dirigenti del gruppo che non ricevono alcun compenso. E i consiglieri di Hera, se presenti, sono remunerati anche se sono presenti in più consigli di amministrazione sempre nell'ambito di della somma di 25.000 euro lordi aggiuntivi ai 50.000 che ricordavo prima. I compensi per la partecipazione dei dirigenti consiglieri di Hera nelle società del gruppo vengono incassati direttamente dal capogruppo.

Ricordo inoltre che coerentemente con quelle che erano state le indicazioni date da questa Giunta all'inizio del mandato, nell'ottica del mantenimento dei costi, è stato deciso nell'ambito del rinnovo del Patto di sindacato di Hera la riduzione del numero dei consiglieri da 16 a 13. Quindi la riduzione dei compensi che è avvenuta in passato e quella del numero dei consiglieri che avverrà in futuro, legato allo sfoltimento nella platea delle partecipate, hanno consentito di ridurre i costi complessivi della governance della società. Anche il compenso del vicepresidente è stato ridotto da 120.000 a 100.000 euro lordi l'anno e si ricorda anche che il vicepresidente è anche componente del Comitato esecutivo, nonché presiede il Comitato di controllo interno, quello per la remunerazione e quello etico.

C'è dunque stata una riduzione dei compensi degli amministratori che non hanno compiti esecutivi, c'è stata una riduzione del numero che verrà attuata a seguito di quanto previsto dal nuovo patto di sindacato a partire dal prossimo rinnovo".



Il consigliere Bugani si è dichiarato: non soddisfatto.
Il consigliere Bernardini si è dichiarato: non soddisfatto.
Il consigliere Facci si è dichiarato: non soddisfatto.
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