Bologna, 02/03/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CONCORSO SVOLTO PER LA CINETECA


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Alberto Ronchi, assessore comunale con delega alla Cultura, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini (Pdl), Lucia Borgonzoni (Lega Nord), Federica Salsi (M5S), Michele Facci (Pdl), in merito al concorso svolto per la Cineteca.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con riferimento agli articoli di stampa apparsi oggi 1 marzo sui quotidiani locali in merito alle nuove assunzioni in Cineteca chiede, memore della risposta ottenuta in occasione di altro question time , di conoscere l'opinione del Sindaco in merito alle sorprendenti predizioni del dr. Antonio Amorosi che, lo ricordiamo, si era già distinto in occasione delle recenti selezioni dei dirigenti/funzionari municipali. Nello specifico non si può dimenticare il 13 su 13, il 3 su 3 e l'attuale 20 su 21 che, se trasposti nel mondo della pallacanestro, farebbero del "nostro Amorosi" un campione da ritiro della maglia e da Nettuno d'oro.
Oltre a tanto, e nel merito della recentissima selezione, chiede al Sindaco di rendere noto il calendario delle sedute della Commissione che ha valutato i curricula pervenuti secondo le modalità indicate nel 'concorso', il calendario dei colloqui con le persone ammesse, la durata degli stessi e i membri della Commissione deputata alla valutazione".

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):

"Visto l'articolo di stampa - di seguito allegato - relativo alla Cineteca, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta:
se la Cineteca poteva assumere direttamente le persone che sono risultate vincitori della selezione pubblica ed in caso di risposta affermativa perché non si è seguita questa strada;
se non ritenga sia il caso di modificare questo sistema che - vista la risonanza mediatica - potrebbe dare adito ad errate interpretazione confondendo la professionalità di coloro che hanno vinto il concorso con la stesura di "un bando disegnato" come già apparso sulla stampa;
se - anche alla luce del rinnovamento intrapreso dal Sindaco attraverso la Conferenza dei Servizi che vede il coinvolgimento dei dipendenti del Comune di Bologna il cui scopo è quello di rinnovare l'amministrazione - non ritenga queste situazioni ove - immancabilmente vengono confermate le previsioni di assunzioni di alcuni giornalisti - dannose per gli stessi dipendenti ma soprattutto non vi sia la rottura di quel sistema che tanto tutti condannano ma che potrebbe sembrare confermarsi alla luce di più di 1500 curriculum presentati da più parti del mondo con la previsione 'azzeccata' di 20 su 21;
com'era composta la commissione giudicatrice dei curriculum e quanto tempo è stato impiegato per valutare tutti i curriculum pervenuti diviso per tempo di lettura e colloqui orali;
alla luce delle dichiarazioni del dr Farinelli di seguito riportate 'Qui c'è gente che è precaria da vent'anni, e che grazie al cielo adesso ha un lavoro fisso. Prima, sarebbe stato letteralmente impossibile assumerli. E questo è bene che sia chiaro' si chiede di sapere il motivo per cui nei vent'anni passati non sono mai stati assunti dal Comune di Bologna quando ancora non vi era il patto di stabilità e con quale percorso sono entrate all'interno della cineteca".

La domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi (M5S):

"Premesso che: la Fondazione Cineteca di Bologna ha deciso di procedere all’assunzione di 26 figure professionali, attraverso un avviso pubblicato sulla homepage del loro sito web, ispirandosi al principio di trasparenza; nel periodo di apertura dell'avviso, da lunedì 6 a giovedì 16 febbraio, sono stati depositati 1511 curricula, di cui solo 78 idonei ad essere promossi ai colloqui orali che si sono svolti da mercoledì 22 a lunedì 27 febbraio; il sito AffariItaliani.it ha pubblicato in data 24 febbraio un articolo a firma Antonio Amorosi, in cui veniva predetta la lista dei vincitori; che in data 29 febbraio, alla pubblicazione ufficiale dei nomi dei vincitori le previsioni del giornalista, si sono dimostrate corrette per 20 posizioni su 21; che il sig Amorosi non è nuovo a questo tipo di previsioni azzeccate;
Chiede al Sindaco e alla Giunta: se è a conoscenza di quali sono stati i tempi di valutazione dei curricula; se sono stati resi pubblici i criteri di valutazione dei curricula; se e quali sono state le spese effettuate per la selezione; se a vostro parere era necessario l'avviso pubblico o potevano essere utilizzati altri sistemi di stabilizzazione dei precari visto che di fatto questo è avvenuto; quali sono i costi in carico al Comune per i dipendenti comunali a tempo indeterminato della ex istituzione Cineteca che non sono passati alle dipendenze della Fondazione".

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):

"Premesso che la vicenda del Concorso per la Cineteca riporta alla luce la problematica della trasparenza e dell'imparzialità della Pubblica Amministrazione, chiede all'Amministrazione:
se ritiene che il concorso si sia svolto in maniera corretta e rispettosa dei principi generali di buon andamento della Pubblica Amministrazione; se non ritiene che l'assunzione delle 26 figure professionali, formalmente avvenuto mediante avviso pubblico di selezione, avrebbe potuto essere effettuato anche in via diretta, attesa la natura di Fondazione del soggetto giuridico in questione".

La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:

"Considerato il contenuto sostanzialmente analogo delle richieste di chiarimento formulate dai consiglieri Tomassini, Borgonzoni, Salsi e Facci, procediamo nella risposta raggruppandole per tematiche omogenee.

1) Procedura di assunzione.

La Cineteca di Bologna nella nuova veste giuridica di ‘Fondazione di partecipazione’ è regolata dalle norme del Codice Civile e quindi non è tenuta a seguire le procedure di evidenza pubblica che regolano la vita degli enti pubblici; ha scelto tuttavia, in coerenza con il verbale di accordo con le organizzazioni sindacali, di procedere con un avviso pubblico ispirandosi, da un lato, a un criterio di trasparenza e, dall’altro lato, per aprirsi alla possibilità di conoscere e valutare nuove figure professionali al fine di costruire lo staff migliore per la nuova Fondazione. Nonostante il neo-costituito ente sia pertanto regolato dal diritto privato, ispirarsi ai criteri tipici dell’ambito pubblico è sembrata la scelta più coerente rispetto al “progetto” e al percorso di nascita della Fondazione, le cui finalità, patrimonio, e modello di governance ne fanno un ente dall'anima sicuramente molto pubblica (in rispondenza tra l’altro di una volontà espressa dallo stesso Consiglio comunale).

2) Svolgimento della selezione.

Non si è trattato di un concorso, bensì di una selezione di personale tramite avviso pubblico.
La Commissione era composta dal direttore della Fondazione Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, dalla direttrice del Dipartimento Cultura e Scuola del Comune di Bologna Francesca Bruni e dall’esperta nella consulenza, formazione, coaching e selezione per aziende ed enti Nadia Scopsi.
Per l’analisi dei curricula e per i colloqui la Commissione ha deciso di avvalersi dei responsabili dei diversi servizi della Cineteca, già insediati nella Fondazione, e laddove non vi erano le competenze interne necessarie alla valutazione, di alcuni esperti esterni di comprovata esperienza.
La Commissione ha stabilito di avvalersi, per la valutazione dei 1511 curricula pervenuti, delle scale parametriche da 1 a 4, normalmente utilizzate dagli uffici del Comune di Bologna nelle selezioni pubbliche.
Il Direttore e gli esperti interni ed esterni hanno vagliato i curricula, da venerdì 17 a martedì 21 febbraio, attribuendo le valutazioni dall’1 al 4.
La Commissione, lunedì 20 e martedì 21, procedendo profilo per profilo, ha approfondito l’esame degli oltre 300 curricula che avevano raggiunto in una scala da 1 a 4 il punteggio 3/4 e 4, decidendo di portarne a colloquio 79.
I colloqui individuali (della durata di circa 20-30 minuti ciascuno) hanno coinvolto 78 candidati, uno non si è presentato, e si sono svolti da mercoledì 22 a lunedì 27 febbraio come indicato nella tabella.

3) Criteri di valutazione dei curricula.

I criteri di valutazione, come indicato espressamente negli avvisi pubblicati sul sito, sono stati:
- percorso di studi, formazione e competenze acquisite in relazione alla posizione per la quale si presenta domanda.
- concrete, qualificate e quantificate esperienze professionali maturate presso enti/aziende pubblico/private coerenti con la posizione per la quale si presenta domanda, con particolare riferimento ad eventuali esperienze maturate presso la Cineteca di Bologna stessa o enti/aziende analoghe.

Criteri di valutazione dei colloqui

Come stabilito dalla Commissione, sono stati:
- Verifica delle competenze specialistiche (conoscenze e capacità);
- Verifica delle capacità di gestione della complessità sotto il profilo tecnico gestionale;
- Verifica delle capacità di sintesi, di approfondimento e della chiarezza espositiva;
- Verifica della capacità relazionali, organizzative e di gestione delle risorse umane (diversificate secondo i profili)
- (Per alcuni profili) Verifica delle conoscenze linguistiche.

La valutazione del colloquio è stata espressa in trentesimi al fine di meglio graduare, in modo comparativo, il giudizio.

4) Spese sostenute per lo svolgimento della selezione: 3.000 euro (consulenza dott.ssa Nadia Scopsi).

5) Costi in carico al Comune per i dipendenti comunali a tempo indeterminato dell’ex Istituzione Cineteca che non sono passati alle dipendenze della Fondazione.

Il personale della Cineteca che, sulla base di quanto stabilito nella delibera del Consiglio comunale, ha scelto di non transitare alla Fondazione Cineteca, è stato ricollocato all’interno dell’Amministrazione comunale sulla base del profilo professionale posseduto. Non può essere considerato un costo aggiuntivo (per conoscenza: pari a circa 800.000 euro) per il Comune, perché sono sempre stati stipendi a carico diretto del bilancio comunale (che, insieme con gli altri costi sostenuti dal Comune per la Cineteca, totalizzavano nel 2010 la cifra di 2,7 milioni di euro). Il progetto della trasformazione della Cineteca si è sempre fondato sul concetto 'zero costi aggiuntivi' per il Comune, prevedendo il trasferimento alla Fondazione di un monte-risorse pari ai soli 'costi cessanti' per il Comune. Oltre a ciò, il reimpiego di una buona parte del personale ha rappresentato anche una positiva opportunità per il Comune di Bologna per sostituire posti lasciati vacanti dai pensionamenti e non sostituiti in conseguenza del blocco del turnover.

6) Mancata assunzione negli anni passati del personale già in forze alla Cineteca.

Il percorso di crescita della Cineteca è stato il risultato di importanti scelte dell’Amministrazione comunale: il trasferimento e l’ampliamento delle sedi da Palazzo Montanari a via Riva Reno 72, a via Azzo Gardino 65, a via dell’Industria 2, operate dalle Giunte Vitali e Guazzaloca hanno dato il via a quel virtuoso percorso di espansione – che è sotto agli occhi di tutti – della Cineteca e delle sue attività. Nella sua attività la Cineteca ha saputo, grazie anche al continuo sostegno del Comune, intercettare nuove risorse esterne (Stato, Regione e Fondazioni), alimentando un autofinanziamento in costante crescita, aprendo nuove aree commerciali e, grazie a tutto ciò, accrescere il proprio patrimonio artistico, 'produrre' più cultura per la città, promuovere progetti nazionali e internazionali, innovare le strade e i canali per portare la storia del cinema ad una platea sempre più vasta.
Tutto ciò ha necessariamente comportato una continua esigenza di nuove figure professionali altamente specializzate. Questo processo è avvenuto in particolare negli ultimi anni di sviluppo delle attività, un periodo in cui, purtroppo, si sono resi sempre più stringenti i vincoli normativi che hanno impedito le assunzioni negli enti locali (e per estensione anche nelle Istituzioni), o i percorsi di stabilizzazione di quei lavoratori attivi presso l’ente, ma non in forze al Comune. Questo oggettivo 'paradosso' è stato ripetutamente evidenziato dalla direzione della Cineteca (e dai Consigli d’amministrazione succedutisi). La concreta possibilità di porre fine al precariato è stato uno tra i temi che ha convinto questa Giunta dell’opportunità di un cambio di veste giuridica dell’ente. La capacità professionale di queste stesse figure – molte delle quali hanno dimostrato anche nel corso di quest’ultima selezione le proprie eccellenti qualità – non è mai stata messa in discussione dalla direzione della Cineteca, che infatti ha continuato ad avvalersi del loro apporto professionale, fondamentale per la crescita di una realtà come la Cineteca che, torniamo a ripetere, è un'eccellenza riconosciuta a livello internazionale.
La Cineteca, che come Istituzione non aveva personalità giuridica, non poteva assumere direttamente, così come non poteva assumere il Comune di Bologna, in quanto vigente il blocco del turnover.

In conclusione mi permetto di sottolineare due aspetti. Siamo facendo una procedura molto complessa, che ha coinvolto il Consiglio, anche dal punto della decisione politica, senza alcuna interruzione del servizio. Non commento e non discuto gli articoli di giornale e le interviste, abbiamo assunto 26 nuove figure, un profilo non è stato ancora individuato, quindi saranno 27, ma mi permetto di sottolineare un aspetto. In questo momento preciso dove un Paese come il nostro ha un problema enorme dal punto di vista occupazionale e le amministrazioni pubbliche, per motivi noti e anche condivisibili hanno dei problemi enormi rispetto al personale, io sono orgoglioso del fatto che questa Amministrazione abbia potuto assumere in un ente importante e qualificato come la Fondazione 26 nuovi lavoratori, e sono orgoglioso del fatto che la procedura che noi abbiamo seguito abbia permesso ai lavoratori dell'Istituzione di scegliere liberamente se stare nella Fondazione o nel Comune. E sono orgoglioso del fatto che insieme ai sindacati abbiamo garantito ai lavoratori che non hanno scelto la Fondazione che il loro profilo fosse riconosciuto anche nella nuova collocazione.
Credo che, dal mio punto di vista, che non mi occupo di bandi e di concorsi, perché come sapete non spetta all'assessore seguire queste cose, io sono rispettoso delle competenze dei dirigenti, ci sia motivo di essere orgogliosi. Per quanto riguarda le procedure, ho verificato con i miei dirigenti, ed ho dato queste risposte, mi pare che non ci sia nulla da eccepire".


Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto.

La consigliera Lucia Borgonzoni si è dichiarata non soddisfatta.

La consigliera Federica Salsi si è dichiarata non soddisfatta.

Il consigliere Michele Facci si è dichiarato non soddisfatto.
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