| ![]() | ![]() |
Bologna, 15/04/2013
|
"Sebbene il mio parere personale è che le Sovrintendenze, al giorno d'oggi, sono anacronistiche e andrebbero definitivamente chiuse, la bad story che da qualche giorno abbiamo appreso tra l'Amministrazione comunale e la sovrintendenza abbisogna di un pò di chiarezza. Ora. Un plauso vada all'assessore Gabellini e alla cronistoria che ci ha rendicontato venerdì in quest'aula. Disapprovazione massima invece per il comportamento della Sovrintendente. Consapevole delle regole vigenti, l'Amministrazione ha tenuto informata la Sovrintendenza di tutti i passi. Ma i tempi, particolarmente in questo momento storico, sono essenziali. La macchina dello Stato può anche prevedere mesi in attesa di un si o di un no, ma il fatto che ci sia un diritto sui tempi di risposta non vuol dire che ci sia il bisogno di usare tutto quel tempo. I commercianti e l'amministrazione aspettano una risposta. Si è approvato un regolamento che ha semplificato le procedure e ora dobbiamo aspettare. Quanto? La città ha i suoi ritmi. I commercianti chiedono di poter fare il loro lavoro e offrire un servizio in più ai cittadini. Parliamo della vita vera, quella di chi lavora, e quella di coloro che hanno diritto al miglior servizio possibile anche nei momenti di svago. La Sovrintendente decida almeno di intercettare i tempi della vita vera, che oggi, ahinoi, sono veloci. Ci dia un segnale, non si dipinga come il diniego assoluto e l'assolutismo della decisione. L'Amministrazione le ha presentato il frutto di un lavoro condiviso con tutte le parti sociali e condiviso anche con lei. Certo, a lei l'ultima parola, ma non faccia che la sua ultima parola, sia una ripicca, uno sbattere i piedi che la farebbero assomigliare a un monarca che non esce mai dal suo palazzo. I cittadini hanno dato mandato a questa Amministrazione di governare, suo dovere è quello di facilitare quel compito assicurando che nulla venga rovinato dal punto di vista estetico. A ognuno il suo mestiere. Non ci faccia penare la Sovrintendente e faccia un atto di estetica istituzionale velocizzando le sue decisioni e dialogando con l'amministrazione che rappresenta tutti".
|