Bologna, 02/03/2015
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"Vorrei informare il Consiglio e le persone che eventualmente seguono i nostri lavori via radio, di un incontro avvenuto questa mattina che a mio modo di sapere, e' unico, o quasi, nel panorama italiano. Si tratta dell'iniziativa realizzata presso la ns Casa Circondariale della Dozza, per parlare di violenza di genere, di violenza maschile contro le donne. E lo abbiamo fatto non come siamo soliti fare, anche nel corso in questo mandato, rivolgendoci alle donne detenute, quanto, piuttosto, interpellando gli uomini che sono detenuti nelle sezioni maschili. L' iniziativa e' stata promossa da me, insieme alla Presidente Lembi e alla Garante per i diritti dei detenuti, nell'ambito delle manifestazioni per la Giornata internazionale della Donna. Come sappiamo, abbiamo iniziato a Bologna il percorso di approfondimento sui temi dell'8 marzo, con l'inaugurazione della mostra in Manica lunga Ledies for human Rights ed il Consiglio solenne di venerdì 20 febbraio, alla presenza della Signora Kennedy. Lo abbiamo fatto all'insegna dei diritti umani, e lo stiamo svolgendo proprio per rinnovare, senza retorica e con piena determinazione, l'impegno di tutte e di tutti noi a voler contrastare ogni forma di discriminazione, disparità, sopruso, violazione dei diritti fondamentali delle donne, come quello della libertà e dell'autodeterminazione, a partire dal contrasto del fenomeno della violenza maschile contro di loro. Sull'importanza di coinvolgere sempre più gli uomini nel ripudiare la violenza nelle relazioni interpersonali e d'intimità, si è molto detto negli ultimi tempi, in particolare attraverso la Campagna di comunicazione noino.org, il lavoro di alcune meritevoli Associazioni, qualche specifico progetto dedicato ai maltrattanti, ma ancora moltissimo resta da dire e, soprattutto, da fare. In occasione dell' 8 marzo, abbiamo voluto anche noi gettare un ulteriore piccolo seme in questo campo, e l'abbiamo fatto scegliendo un terreno apparentemente assai duro e difficile, ma che invece si è' rivelato, dopo l'incontro di oggi, particolarmente e sorprendentemente fertile, aperto, coinvolto e coinvolgente. Sono stati circa una cinquantina i partecipanti all'incontro che e' stato efficacemente condotto da due professionisti, Giuditta Creazzo e Gabriele Pinto, dell'Associazione Senza Violenza, che desidero ringraziare pubblicamente per la disponibilità e la competenza che hanno messo a disposizione. Un altro incontro, questa volta alla sezione femminile, si svolgerà venerdì prossimo, insieme alle volontarie del Progetto Non solo mimosa che, da ottobre scorso, stanno sviluppando con le donne detenute, moduli di attività relativi ai temi della salute e del benessere femminile. Si conferma quindi la nostra attenzione ai temi del Carcere e della Città: diciamo spesso che dobbiamo costruire un ponte fra queste due realtà e giustamente poniamo all'attenzione dei nostri concittadini le problematiche dell'esecuzione penale e della vita in detenzione. Oggi però abbiamo percorso il ponte in senso inverso, abbiamo cioè cercato di condividere con chi sta scontando la propria pena in detenzione, un tema che interpella tutti e tutte e che sollecita la responsabile personale di ciascuno, quella di ripudiare la violenza nelle relazioni interpersonali tra donne e uomini".
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