Bologna, 07/01/2013

CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI APERTURA DELLA PRESIDENTE SIMONA LEMBI


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Si trasmette l'intervento della Presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, in apertura dei lavori per il 2013.

"Signor Sindaco, componenti di Giunta, signore Consigliere, signori Consiglieri,  

ho partecipato stamane, in rappresentanza del Comune di Bologna, alle celebrazioni della “Giornata della Bandiera” che si sono svolte a Reggio Emilia alla presenza del Ministro degli Interni signora Cancellieri, una festa istituita con legge n. 671 del 31 dicembre 1996, con l'intento di celebrare il bicentenario della nascita a Reggio Emilia del tricolore italiano, che avvenne ufficialmente il 7 gennaio del 1797.

Oggi, celebrando la Bandiera dell’Italia Unita, abbiamo anche l'occasione di riflettere, ad avvio dei lavori consiliari del 2013, delle difficoltà dei cittadini a vedere esplicitati totalmente i valori previsti dalla Costituzione del 1948, valori che so bene essere sempre presenti per chi opera e sceglie in primo luogo in primo luogo a partire dalle istituzioni pubbliche.

A questo proposito vorrei richiamare brevemente due concetti del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che credo possano esserci utili anche in quest'avvio di lavori del Consiglio del 2013:

Il primo è che l’attuale crisi è frutto delle responsabilità di un'intera classe dirigente e non solo di una non meglio specificata “classe politica”. Dal Presidente Napolitano è arrivato un chiaro invito a non cercare capri espiatori, a non attendere soluzioni miracolose, ma ad entrare nel merito dei problemi strutturali del Paese, guardando con fiducia alla politica e al modo con cui partiti, movimenti, liste di diverso orientamento si misureranno nella prossima campagna elettorale. Il Presidente della Repubblica ha concluso il suo intervento dicendo: 'il rifiuto o il disprezzo della politica non porta da nessuna parte'.

Il Presidente ha poi ribadito che l'attuale situazione economica, lavorativa, dei servizi e del futuro degli italiani non è più semplice crisi economica ma è una “questione sociale”. Ovvero, contrariamente a quello che molti pensavano, la crisi non è solo passeggera, ma è un declassamento strutturale e sedimentato delle condizioni di vita e delle speranze dei cittadini italiani.

In altre parole non è più solo esclusivamente un'emergenza, passata la quale si torna ad un momento in cui magicamente 'si stava meglio', ma l'occasione per affrontare nodi strutturali del paese, a partire dai contesti locali come il nostro.

Io non voglio, ovviamente, entrare nel merito di come le forze politiche sceglieranno di declinare queste questioni, ma ho scelto di richiamarle ad avvio dei lavori 2013 del Consiglio comunale di Bologna, in occasione della Festa della Bandiera, con l'auspicio che esse siano un riferimento costante del nostro lavoro, a partire dal dibattito sul bilancio, che auspico arrivi al più presto ai lavori del Consiglio.
I prossimi mesi, lo sappiamo bene e diversi consiglieri hanno richiamato questi temi più volte dall'inizio del mandato ad oggi, saranno mesi di grande difficoltà e di lavoro. Ci aspettano momenti duri, ci aspetta di fare i conti sempre di più con gli effetti della crisi che non farà sconti né per genere né per età.

Ormai da tempo il Consiglio affronta, in modi diversi, queste questioni. Nei prossimi mesi arriverà in molte aziende la fine della copertura degli ammortizzatori sociali per quei lavoratori le cui crisi aziendali sono datate e che ormai non possono più usufruire, perché già hanno esaurito tutte le possibilità previste dalla legge vigente, di ammortizzatori sociali. Per questo, in quest'aula, abbiamo un compito ancora più gravoso: essere antenne di quello che accade in città: sapere capire il dramma sociale che attraversa questi mesi Bologna, sapere sollecitare e indirizzare l’attività della Giunta perché questo tema resti sempre al primo posto della sua azione, saper riferire alla città quello che il Comune fa per le donne e gli uomini che stanno pagando il prezzo di una crisi di cui certo non hanno la responsabilità principale.

Ovviamente ognuno deve fare quello che gli spetta: noi siamo un ente locale, nessuno vuole sostituirsi ad altri livelli di governo, a partire da quello nazionale, da cui ci si aspetta molto.

L'occasione per affrontare questi temi a livello nazionale saranno anche e soprattutto le prossime elezioni politiche di fine febbraio. E proprio in vista del voto del 24 e 25 febbraio prossimo voglio rivolgere gli auguri di buon lavoro a tutti coloro che hanno deciso di candidarsi al Parlamento della Repubblica, alcuni dei quali sono componenti di questo Consiglio.

Signor Sindaco, signori Consiglieri, il tricolore è uno di quei rari casi di bandiera nazionale nata prima che nascesse lo stato unitario che poi l'ha adottata.‬ Un vessillo popolare e per questo molto amato. Sono onorata oggi di averlo ricordato, proprio in apertura dei lavori del Consiglio comunale di Bologna per l'anno 2013".
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