Bologna, 26/07/2013
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La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo): "Recentemente un quotidiano, ha pubblicato un articolo interamente dedicato ad un progetto di urbanizzazione presentato dalla società Idea Fimit Sgr e relativo all'area ex CAAB, di proprietà del Fondo Ariete, controllato dalla Fondazione Carisbo. Considerato che in tale articolo si fa riferimento ad un progetto di riqualificazione dell'area ex CAAB presentato alla Giunta nei giorni scorsi e che riguarderà un investimento pari a 180 milioni di euro; che l'investimento riguarderà un'area di 85 mila metri quadrati di superficie di fronte alla Facoltà di Agraria e prevederà 45 mila metri di edilizia libera, 15 mila metri destinati all'housing sociale, 10 mila metri a negozi, uffici ed alberghi oltre che ad una clinica medica; tenuto infine presente che l'iter per ottenere tutte le autorizzazioni è già iniziato e già si parla di inizio dei lavori a partire dalla seconda metà del 2014, pongo la seguente domanda di attualità al fine di sapere se è possibile avere maggiori informazioni circa questo progetto, di così vaste proporzioni, nonché avere copia del progetto stesso a disposizione di tutti i consiglieri; se è possibile prendere visione degli atti che riguardano la vicenda in questione; se il progetto è compatibile con l'ultimo PRG approvato dal Comune di Bologna o se si renderanno necessarie delle variazioni anche con riferimento ai nuovi strumenti PSC e POC che hanno sostituito il PRG; se esiste un nesso tra il progetto F.I.CO. da poco presentato dall'Amministrazione ed il progetto di urbanizzazione di Idea Fimit Sgr". La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord): "La stampa riporta la notizia di un progetto presentato alla Giunta di Bologna per la creazione di una cittadella nell'area dove attualmente insiste il Caab; siccome si parla di case ed alberghi, cioè di insediamenti di tipo residenziale e l'area è definita di ambito a caratterizzazione funzionale mista specializzata, si chiede di sapere se tale ambito, così congegnato, consenta gli insediamenti residenziali o non si debba, invece, avviare una procedura di variazione degli strumenti urbanistici attuali PSC e RUE; quali saranno i possibili impatti sull'area con le modifiche di pianificazione eventualmente da apportare per accogliere gli insediamenti residenziali in ragione anche della connotazione degli ambiti circostanti; se una variazione dell'ambito possa comportare una modifica dell'assetto urbanistico complessivo della città; quale sia l'attuale destinazione e se sia corretto che, attualmente, vi sia un piano di insediamento produttivo, che non ha nulla a che fare con il residenziale e se tale piano sia stato completato; quale sia l'orientamento della Giunta a tale proposito e quando il progetto sarà presentato in Commissione Consigliare". La risposta dell'assessore Gabellini: "L'articolo pubblicato sul giornale dà adito ad un fraintendimento che sciolgo subito: il progetto di cui si sta parlando riguarda un'area piccola posizionata sotto l'area CAAB e non riguarda l'area del progetto FICO. L'area è regolata dall'art. 20 del PSC, si tratta dell'Ambito di trasformazione 154 Aree Annesse Sud (art. 20 del Psc) e richiama la storia urbanistica dell'area. L'area era interessata da un piano per gli insediamenti produttivi del 1996 con validità fino al 2016. Nel 2008 è stato fatto un accordo Territoriale per il "Polo Caab" (insieme di aree molto estese: quella in cui insiste il progetto Fico, Annesse Sud, Pioppe, ex Asam), del resto il Polo funzionale CAAB è un insieme molto esteso di aree, ciascuna delle quali ha il suo destino urbanistico che non viene modificato dal PSC. Quest' area - ribadisco che non è quella candidata al progetto FICO - non ha bisogno di variante perché questo Piano urbanistico attuativo (depositato) è in attuazione. Nel 2008 è stato fatto un accordo territoriale per il piano CAAB con Provincia e Comuni di Castenaso e Granarolo che ha deciso il destino di questa area e il PSC recepisce quell'accordo. Su quest'area sono realizzabili 98.450 mq di superficie utile massima, stessa superficie del PIP (Piano Insediamenti Produttivi) precedente - ora superato dall'accordo territoriale - e si precisa che, stando all'art. 20 del PSC, "la conversione di parte della capacità edificatoria di cui sopra in usi abitativi e commerciali (medie strutture di competenza comunale), è condizionata all'esito positivo di una valutazione di sostenibilità ambientale, ai sensi del D Lgs 152/2006". Il piano attuativo utilizza questa possibilità, data dalla norma, che prevede la conversione in uso abitativo e commerciale, riducendo di circa 13.000 mq la superficie utile del PIP e questa modifica è accompagnata da una bozza di accordo, prevista dallo stesso art. 30, che chiede oltre alla valutazione di sostenibilità ambientale che è stata redatta ed è al vaglio dei nostri uffici, chiede anche di definire "adeguati livelli di coordinamento, relativamente agli assetti da prevedere tra le Aree Annesse Sud e l'Ambito denominato Pioppe, è demandata a specifici accordi procedimentali con le proprietà interessate". Questo PUA è coerente con il PSC, è accompagnato dalla VALSAT ed è stato depositato anche con una bozza di accordo che definisce quali saranno le relazioni tra le trasformazioni in quest'area, la riqualificazione nel raccordo con Pioppe e quella del quartiere Pilastro che è lì accanto e che è prevista nello stesso accordo di programma. Il coordinamento è stato oggetto di un confronto con le parti interessati e i cittadini per poter definire l'inserimento opportuno di questo insediamento in quel luogo. Una volta verificata la documentazione presentata potrà essere pubblicato su internet il progetto depositato. Il PUA, essendo di iniziative privata, normativamente, non necessita un passaggio in Consiglio ma, come vi ho già detto, di fronte a trasformazioni importanti presenterò il piano alla Commissione e al Consiglio per rendere tutti consapevoli per come si trasforma il settore Nord-Est".
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