Bologna, 09/02/2015

CONSIGLIO COMUNALE SOLENNE IN OCCASIONE DEL "GIORNO DEL RICORDO", L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE LEMBI


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Si trasmette il discorso della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, tenuto oggi nel corso della seduta del Consiglio comunale Solenne dedicata al "Giorno del Ricordo":

"Signor Sindaco, Signori Consiglieri,

voglio dare il benvenuto alle autorità civili e militari presenti e agli studenti che hanno scelto di partecipa alla seduta odierna.

Il Consiglio comunale di Bologna e' riunito stamane in seduta solenne per celebrare la Giornata del Ricordo istituita con una Legge dal Parlamento italiano del 2004, la numero '92 che al suo primo articolo indica:

“La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati del secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Tengo molto a ricordare questo articolo volendo noi ribadire, come ogni anno l'attenzione che le istituzioni devono ad una tragedia che ha radici profonde nella storia europea (e che, come abbiamo evidenziato anche nelle sedute precedenti, possiamo inquadrare attraverso un approccio di lungo periodo a partire da metà dell'800 e alla dissoluzione degli stati nazionali).
E volendo noi, in qualche modo contribuire a gettare nuova luce in quel cono d'ombra in cui troppo a lungo e' rimasto il racconto delle foibe e, soprattutto, la vicenda degli esuli.

La relazione di apertura, quest'anno, ho invitato la Vice presidente del Consiglio comunale a tenerla e quindi a me spettano solo poche parole per esplicitare come si svolgerà questa seduta.

Dopo l'intervento della Vicepresidente, darò la parola al Presidente dell'Associazione Venezia Giulia Dalmazia Marino Segnan, poi successivamente a Roberto Olla, giornalista, che ringrazio fin d'ora per aver accolto il nostro invito ad intervenire.

L'intervento della Vicesindaco Silvia Giannini, concluderà la parte della seduta consigliare dedicata alla giornata del Ricordo.

Permettetemi solo di rivolgere un saluto affettuoso e di ringraziamento agli studenti presenti, quelli dell'Istituto Archimede per primi poi, in particolare, a quelli dell'Istituto L. FANTINI di Vergato, dell'Istituto ISIS ARCHIMEDE di San Giovanni in Persiceto e dell'Istituto Liceo Artistico F. ARCANGELI di Bologna, che hanno partecipato ad un primo concorso promosso dall'Associazione Venezia Giulia Dalmazia patrocinato dal Comune di Bologna, teso a premiare i migliori lavori che raccontano questa vicenda.

Sono passati 11 anni dal l'istituzione della Legge e forse vale la pena di ricordare che, se molto si e' fatto in ambito istituzionale per diffondere la memoria di quei fatti, ancora molto lavoro e' da fare, a partire dalle scuole perché la conoscenza di quei fatti, da motivo d'odio e rancore e scontro, possa trasformarsi in memoria collettiva e quindi capace di guardare al futuro a partire dalla comprensione degli errori del passato.

Il senso della seduta solenne e del l'impegno del consiglio comunale sta tutta in questa tensione.

Roberto Olla afferma: “Quel che mi ha messo in moto per fare questo mestiere è stata la passione per la cronaca. Seguo da sempre due vecchie regole. La prima regola dice: alla gente interessa la gente.'

Parto da questo non per presentare Roberto Olla (di cui darò alcune informazioni a breve) ma per esplicitare la ragione dell'invito rivolto ad un giornalista, dopo che, negli anni precedenti, avevamo invitato esclusivamente docenti universitari, tutti partecipanti alla commissione mista storico/culturale italo slovena messa a punto dai ministeri degli Esteri dei due paesi a partire dagli anni '90 del secolo scorso.

Trascorsi più di dieci anni da quella Legge, con l'intento di diffondere ulteriormente la conoscenza di quei fatti, abbiamo scelto il racconto di un giornalista ben sapendo la responsabilità che quella professione ha nell'indagare la Storia anche a partire dal racconto delle singole persone.

Foibe è il primo film documentario in 3D della Rai. Scritto e diretto dal giornalista, unisce le nuove riprese in 3D realizzate in Istria, i materiali del repertorio storico, appositamente restaurati e adattati e gli acquerelli realizzati da Gianni Carino.
“Questo lavoro è un’occasione in più per aprire la pagina del futuro della regione e per chiudere una pagina di storia macchiata di sangue. Su questa pagina in Italia continueremo a scontrarci, mentre fortunatamente i giovani istriani (che siano italiani, sloveni o croati) cominciano a godersi il fascino della loro regione europea. E’ questo il messaggio di fondo che abbiamo affidato al documentario”.
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