Bologna, 05/10/2015

CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MARIARAFFAELLA FERRI (PD)


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Di seguito l'intervento della consigliera Mariaraffaella Ferri (PD)

"4 Ottobre 2015. 60° Anniversario della fondazione di Villa Pallavicini: 60 anni  di Accoglienza.
Ieri, nel giorno del Santo Patrono Petronio,  si è celebrato il 60° compleanno di Villa Pallavicini, l'Opera della Chiesa di Bologna che, da 60 anni,  si occupa di evangelizzazione attraverso l'accoglienza e la promozione della vita di comunità, a partire dalle necessità di chi si trova in situazione di svantaggio.
La realtà  di Villa Pallavicini è tutt'uno con la Fondazione Gesù divino Operaio, più nota a Bologna come Onarmo  (Opera Nazionale per l'Assistenza Religiosa e Morale degli Operai), fondata da don Giulio Salmi, il cappellano della Pro.Ra (Pro Rastrellati), che nel 1944 operò prima nel Campo di smistamento delle Caserme Rosse alla Bolognina e poi nella caserma di artiglieria a Porta D'Azeglio,  e fu insignito della medaglia d'Oro del Comune nel 1968  e del Nettuno d'oro nel 1996 .  

Villa Pallavicini fu donata al Cardinal Giacomo Lercaro che  nel 1955 l' affidò a don Giulio Salmi, prete dalla "carità  audace", come ebbe a dire  don Giuseppe Dossetti, perchè realizzasse un Centro sportivo dedicato ai giovani e  promuovesse l'accoglienza dei giovani lavoratori che arrivavano a Bologna dalle regioni del Sud,  in particolare dall'Abruzzo, il Molise, la Basilicata, la Calabria e la Sardegna. Accanto alla Casa del Giovane lavoratore sorse ben presto il Centro Professionale San Petronio, per formare e dare una qualifica professionale  nel settore meccanico ed elettrico  a quei giovani immigrati. Fra i collaboratori più stretti di  Don Salmi in questo campo,  non posso non ricordare anche don Saverio Aquilano, che ben presto si dedicò, con competenza e determinazione, alla formazione ed all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità  mentale, dando vita all' Opim, Opera dell'Immacolata - Comitato Bolognese per l'Integrazione sociale Onlus, tutt'ora impegnata nella Formazione professionale e nei Servizi per il lavoro rivolti alle  fasce di popolazione più svantaggiate.  

Già  dal 1947 don Salmi aveva aperto la prima casa per ferie dell'Onarmo ad Alba di Canazei, per offrire un'opportunità  di riposo e distensione alle  famiglie operaie  che a prezzi popolari poterono così permettersi di fare le vacanze. Furono 40 i primi ospiti della Casa dell'Onarmo, oggi  mediamente sono 6000 quelli che ogni anno scelgono la formula di ferie sobrie  e a valenza comunitaria che la  Fondazione Pallavicini  Famiglia e Lavoro  propone nelle sue attuali 5 strutture di accoglienza turistica.
Nel 1959 nacque la polisportiva Antal Pallavicini, voluta da don Giulio deliberatamente aperta a tutti i ragazzi, indipendentemente dal ceto sociale   o dall'orientamento politico delle famiglie di appartenenza, per offrire loro un ambiente moralmente sano in cui praticare lo sport a qualsiasi livello.

Nel 1990 nacque poi il Villaggio della Speranza, complesso abitativo di 72 appartamenti che accoglie anziani in condizioni non agiate  insieme a nuclei di giovani famiglie, integrato con servizi socio sanitari come l'annessa Casa d'accoglienza Cardinale Nasalli Rocca, per quegli anziani soli che necessitano di assistenza durante il giorno .
Nel 1999 fu invece costruita la Pensione per lavoratori Beato Bartolomeo dal Monte, dedicata in particolare all'accoglienza abitativa di operai che si trasferiscono per  lavorare  nelle  Aziende bolognesi. E poi ancora, sempre nel segno dell'accoglienza, l'accoglienza di centinaia di giovani, italiani ed immigrati provenienti dalle varie parti del mondo, dall'Albania come dalla Libia, l'Eritrea, la Russia o non importa dove. Un'opera dunque dedicata all'accoglienza dell'altro, come avvenne nel 1974, quando si accolse nel complesso di Villa Pallavicini la  Casa della Carità  Beata Vergine di San Luca,  la II Casa bolognese, dopo quella di Corticella la cui cura  il  Cardinal Lercaro affidò proprio a quei giovani preti operai  dell'Onarmo che volle   pienamente inseriti nella vita delle periferie della città . Lo stesso spirito di accoglienza che  due anni fa diede casa  nel Villaggio della Speranza a  Cristina Magrini ed al  suo papà.   

Attorno all'opera di Villa Pallavicini dunque 60 anni di storia intensissima di  Bologna e per Bologna, anni di grandi risultati, mai disgiunti dalle preoccupazioni e dalle difficoltà , ma sempre sostenuti dalla fede e dalla speranza nella misericordia e nella provvidenza divina.    Villa Pallavicini è dedicata a San Petronio, che come titola la scritta sul portale di questo Palazzo d'Accursio è Protector et Pater. Allora proprio da qui invio, spero  a nome dell'intero Consiglio Comunale, gli auguri di lunga vita e di rinata giovinezza a questa preziosa realtà  cittadina, sotto il patrocinio di San Petronio". 
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