Bologna, 20/11/2015

CONSIGLIO COMUNALE, SEDUTA SOLENNE DEDICATA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA. L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SIMONA LEMBI


    .
Si trasmette l'intervento della presidente del Consiglio Simona Lembi in occasione della seduta solenne del Consiglio comunale dedicata alla Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

"Signor Sindaco, signori consiglieri, signore consigliere, autorità civili e militari, cari studenti, care studentesse,
una nota trasmissione televisiva di approfondimento sull'attualità politica, suole aprire le puntate presentando interviste a bambini e bambine. A loro vengono rivolte domande sull'attualità, cosa sia la legge di stabilità, dove si reperiscono i fondi, cosa è un parlamento, per quale ragione si spendono soldi su rifiuti, sul verde o sulla scuola, che idea loro ne hanno.
L'effetto che se ne ricava, è curioso. Il primo impatto certamente diverte anche se forse, a ben vedere, anzi, dovrei dire a ben ascoltare, la distanza tra i termini che gli adulti utilizzano con una certa facilità e il significato che i ragazzi riportano è spesso molto, troppo, ampia.
Questa distanza, che è facilmente riscontrabile anche in altri ambiti differenti dalla politica (da una ricetta per preparare un piatto, alle istruzioni per costruire un qualsiasi manufatto) impone almeno due considerazioni:
La prima è relativa alla chiarezza dei nostri linguaggi quando ci rivolgiamo ai più piccoli.
La seconda è relativa alla capacità di ascolto che attiviamo quando sono i più piccoli a parlarci.
Tutte queste sono questioni sancite all'articolo 13 della Carta dei diritti dell'infanzia e del l'adolescenza che oggi celebriamo, in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza che qui leggo integralmente:
1. Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo.
2. L'esercizio di questo diritto può essere regolamentato unicamente dalle limitazioni stabilite dalla legge e che sono necessarie:
a) al rispetto dei diritti o della reputazione altrui; oppure
b) alla salvaguardia della sicurezza nazionale, dell'ordine pubblico, della salute o della moralità pubbliche.
Il Consiglio comunale di Bologna è riunito oggi per celebrare la giornata dell'infanzia e del l'adolescenza sancita dall'ONU nel 1958 e aggiornata nel 1989.
Per celebrarla adeguatamente e per onorare in particolare l'articolo 13, abbiamo invitato ragazze e ragazzi a parlare della propria esperienza creativa ed espressiva liberamente svolta.
Ascolterete quindi e vedrete anche perché verrano presentati video, esperienze molto diverse e tutte di grande spessore:
Nuove generazioni che interpretano e apprendono la quotidianità attraverso il linguaggio cinematografico
Ragazzi e ragazze che si interrogano sugli stereotipi, sul superamento dei pregiudizi, sulla violenza contro le donne
Adolescenti che riprendono fili di una comune storia, quella di Bologna ed in particolare della vicenda della uno bianca, che la fanno propria e quindi la trasmettono anche ad altre nuove generazioni.
Presenterò uno per uno gli studenti coinvolti, dando loro subito la parola, tengo molto intanto a dire che le scuole coinvolte sono:
scuola secondaria di primo grado Farini
scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci,
Liceo Minghetti,
Liceo Copernico,
a seguito dei loro interventi e della presentazione dei lavori che oggi compiono di fronte al Consiglio comunale, darò la parola all'Assessore alla Scuola, Formazione e Politiche per il Personale Marilena Pillati e al Presidente dell'Istituzione Educazione e Scuola Massimiliano Tarozzi che ringrazio per avere accolto il nostro invito a intervenire.
Permettetemi su questo di fare un'ultima considerazione: l'articolo che celebriamo oggi, ha molto a che fare con il diventare cittadini.
Tengo molto a ricordare che l'appello che è esattamente questo che emerge dall'ultimo monitoraggio della convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia
Secondo il rapporto stilato da 90 associazioni del gruppo di lavoro per la convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il nostro Paese sconta un ritardo storico per le risorse dedicate alle famiglie sul totale della spesa sociale.
Fa certamente ben sperare una inversione di tendenza in alcuni recenti provvedimenti, come per esempio il rifinanziamento del piano per i nidi o il Piano nazionale di prevenzione sui rischi per la salute e per lo sviluppo.
Tuttavia, questo storico ritardo, certamente va affrontato con molta decisione se si vuole rispondere adeguatamente a come le nostre comunità rispondono alle esigenze delle nuove generazioni e come sono in grado di ascoltarle.
Bologna, anche secondo il rapporto, ha dati molto diversi: nel 2011, mentre nei Comuni della provincia di Vibo Valencia venivano investiti 8 euro pro capite sugli interventi sociali per la famiglia e i minori, 350 erano quelli investiti nella provincia di Bologna.
Mentre, in ambito nazionale appena 15 bambini su 100 trovano un posto in un asilo nido, a Bologna sono quasi 40, senza dimenticare che l'approccio educativo centrato sul bambino, cuore delle pedagogie attive, e al centro del modello pedagogico delle nostre scuole d'infanzia, ha fatto da apripista agli orientamenti nazionali in questo campo.
Vale su tutto una questione cruciale: avere un'infanzia serena e capace di costruire la base per l'apprendimento, consolidare questo nelle esperienze da adolescenti e nella prima vita da adulti, sono condizioni necessarie per aumentare la capacità di svolgere pienamente il proprio ruolo come cittadini."
      .