Bologna, 15/05/2014

PEOPLE MOVER, CONCLUSO IL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DEL NUOVO PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO


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L'Amministrazione comunale rende noto che in data odierna il Responsabile Unico del Procedimento, ing. Claudio Paltrinieri, per la “Concessione di progettazione, costruzione e gestione di una infrastruttura di trasporto rapido di massa per il collegamento tipo People Mover tra l’Aeroporto G. Marconi e la stazione centrale FF.SS. di Bologna”, ha concluso il procedimento di valutazione del nuovo piano economico-finanziario (PEF) dell'opera e della contestuale richiesta di riequilibrio presentata da parte della Marconi Express SpA.

L’aggiornamento del PEF era stato chiesto dal Comune al momento dell'approvazione del progetto esecutivo, avvenuta nel febbraio 2012 con una serie di prescrizioni trasportistiche (tra cui l'acquisto anticipato del terzo treno per consentire la piena continuità del servizio e sostenere potenziali picchi di domanda) e ambientali (ad esempio il potenziamento delle precauzioni fonoassorbenti lungo il tracciato) successivamente recepite dal Concessionario, alla luce del significativo aumento dei costi di realizzazione dell'opera che era emerso rispetto al progetto preliminare, stimato in circa 20 milioni di euro. La Marconi Express ha depositato formalmente il nuovo PEF e l’istanza di riequilibrio dello stesso nel luglio 2013. In quell'occasione, peraltro, il Concessionario ha trasmesso ufficialmente anche la modifica dei Patti parasociali, come era stato richiesto dal RUP quale condizione di ricevibilità della richiesta di riequilibrio, al fine di superare i rilievi mossi dall’AVCP nel maggio 2013: a seguito dell'abrogazione dell'articolo 4.5, formalizzata prima in una delibera dell'assemblea dei soci e poi con un atto notarile, TPER mantiene una partecipazione del 25%, senza obblighi di acquisto di ulteriori quote come invece originariamente stabilito, e CCC rimane per la durata della concessione. Nel frattempo, peraltro, nello scorso mese di marzo 2014 sono state approvate le Convenzioni con SAB e Autostrade per l'Italia per la messa a disposizione delle aree dove dovrà essere realizzata l'infrastruttura, e analoga Convenzione è in via di perfezionamento anche con Rete Ferroviaria Italiana.
L’istruttoria di verifica del nuovo PEF è stata condotta col supporto di due advisor indipendenti, esterni all'Amministrazione, che hanno valutato gli aspetti da un lato economico-finanziari (PWC Spa), e dall'altro legali (Studio Carullo), partecipando alle decine di incontri tecnici svolti negli ultimi mesi ed alla stesura sia delle richieste integrative che dell’atto conclusivo del procedimento.

Il procedimento, ai sensi della Convenzione in essere, si doveva concludere entro 90 giorni dalla richiesta, fatto salvo, però, eventuali ulteriori integrazioni e chiarimenti ritenuti necessari. Proprio nell'ottica di approfondire in modo rigoroso le richieste presentate avendo a disposizione ogni elemento ritenuto necessario, sono state disposte alcune sospensioni dei termini del procedimento, rispettivamente ad agosto, ottobre e dicembre 2013, ai fini di poter accordare alla Marconi Express il tempo necessario a predisporre la documentazione integrativa ritenuta sostanziale all’istruttoria, a seguito dell’analisi della prima documentazione prodotta, dello studio e delle analisi effettuate anche dagli advisor e dal contraddittorio avuto con i tecnici e consulenti del Concessionario. Su richiesta dello stesso Concessionario, che intendeva produrre ulteriore materiale in merito ad eventi sopravvenuti in corso di istruttoria ritenuti essenziali alle valutazioni in corso, si è accordata una ulteriore sospensiva ad aprile 2014.

L’istruttoria, affrontata parallelamente sui fronti tecnico, finanziario e legale, è stata condotta ai fini di verificare prima di tutto l’ammissibilità della richiesta (il “se”), che deve trovare ragione in eventi sopravvenuti, che risulteranno non imputabili al Concessionario (Marconi Express) ma nemmeno al Concedente (Comune), tali da aver causato la perdita delle iniziali condizioni di equilibrio del PEF. Le ragioni addotte e parzialmente accolte si basano sui seguenti elementi: modifiche progettuali e di cantierizzazione non rientranti nella normale evoluzione progettuale e costruttiva dell’opera; sopravvenuta necessità di integrare il progetto del People mover con la nuova Stazione AV nel frattempo realizzata; ritardi rispetto al cronoprogramma della Concessione, in parte già avvenuti ed in parte stimati sul programma lavori; variazione sostanziale delle condizioni del mercato finanziario, radicalmente ed eccezionalmente deteriorato rispetto al momento dell’offerta in sede di gara.

In secondo luogo, si è proceduto alla verifica tecnico-economica degli scostamenti delle singole voci di costo presenti nel PEF (il “quanto”). Il quadro economico dell’opera è cresciuto di oltre 20 milioni dall’offerta di gara (89,5 milioni) al progetto esecutivo (110 milioni); tale valutazione è poi stata ulteriormente modificata in 111 milioni ad aprile 2014, con l’introduzione degli incrementi di costo derivanti dalla richiesta di aggiornamento contrattuale da parte del fornitore della tecnologia, visto il prolungarsi dei tempi oltre quelli previsti nel cronoprogramma della Concessione. Per pervenire alla cifra ammissibile a riequilibrio, le analisi si sono basate sulle valutazioni tecniche già effettuate in sede di approvazione del progetto esecutivo, sulle normative di legge e di regolamento, sulle clausole contrattuali relativamente agli oneri comunque afferenti al Concessionario, sulle valutazioni dei consulenti, sulla verifica di alcune situazioni venute a modificarsi e non effettivamente imputabili al Concessionario. In relazione ai circa 21 milioni complessivi di maggiori costi rispetto al quadro economico offerto in sede di gara, l'istruttoria si è conclusa con il riconoscimento di euro 10,4 milioni da riequilibrare con le modalità di cui si dirà a breve, mentre oltre 11 milioni dovranno essere assorbiti direttamente dal Concessionario.

In terzo luogo sono appunto state verificate le modalità di ripristino del riequilibrio (il “come”) proposte dal Concessionario, che su richiesta del Comune sono state modificate nel corso dell’istruttoria. Sono state alla fine ritenute ammissibili dal Comune, come leve utili a riequilibrare il PEF, la messa a disposizione da parte di Rete Ferroviario Italiana di 5,5 milioni per le opere di compatibilizzazione fra la Stazione e i lavori dell’Alta Velocità e il People Mover (mediante un atto convenzionale in via di perfezionamento, a modifica degli accordi sui fondi che RFI si era impegnata a mettere a disposizione per costruire la metrotramvia, ora non più prevista), l’incremento della tariffa occasionale da euro 6,75 ad euro 7,50 (fermo restando invece il prezzo agevolato di 1,50 euro per la tratta Stazione-Lazzaretto), e l’allungamento della durata della concessione di 5 anni (rispetto ai 35 originariamente fissati). Viceversa, al fine di non trasferire ad altri parte del rischio d'impresa posto in capo alla Marconi Express, è stata stralciata la modifica proposta della soglia minima e massima di passeggeri (che regolano rispettivamente la quota di partecipazione economica a carico ovvero in favore del Comune, a seconda dell'andamento effettivo degli utilizzatori del People mover).

Il procedimento si conclude con l’invito al Concessionario a presentare, entro 20 giorni, un PEF definitivamente aggiornato che recepisca le valutazioni di ammissibilità effettuate dal Comune, confermando contestualmente la sostenibilità della Concessione e l'impegno a rispettare alcune clausole (quali, ad esempio, la conferma della disponibilità, già espressa, di un benefit sharing da refinancing a favore del Comune di Bologna, a fronte del parziale riconoscimento degli incrementi di costo di natura prettamente finanziaria presenti in PEF).
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