Bologna, 22/04/2013
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In occasione di questo incontro la delegazione chiederà al Comune di Bologna di aderire alla "Rete per l'identità" che si occupa della ricerca, attraverso l'esame del DNA, di tutti coloro che non sanno con certezza di essere figli di desaparecidos ma che ne hanno il sospetto. Il progetto, inoltre, grazie ad un numero verde, mette a disposizione di questi cittadini assistenza psicologica e legale gratuita attraverso i consolati argentini di Roma e di Milano, e la possibilità di effettuare il test del DNA per compararlo con la banca dati presente in Argentina che contiene quello di tutti coloro che sono stati ritrovati dopo la morte per mano della dittatura militare al potere tra il 1976 e il 1983. Successivamente all’incontro, sempre a Palazzo d'Accursio, in Sala Ercole, Estela Carlotto e la delegazione visiteranno la mostra di Andrea Benetti, pittore molto legato all’Argentina e che sta allestendo, in collaborazione con l’Ambasciata argentina di Roma, una mostra itinerante che porterà le sue opere nei due paesi. Tra le tante, il pittore ha donato la sua opera “Matite spezzate” per la copertina del volume "Buscando a Manuel" edito da 24 marzo Onlus e Qudulibri, che narra la vicenda di un ragazzo che ha scoperto di non essere figlio dei suoi genitori attuali ma di una donna e un uomo uccisi successivamente al golpe militare del 24 marzo 1976 e, sempre quest'opera, è stata acquisita dal Ministero di Giustizia e dei Diritti Umani della Repubblica di Argentina lo scorso marzo tramite una cerimonia all'Ambasciata Argentina a Roma. La visita proseguirà alle 18, alla Cineteca di Bologna con la proiezione del film sulla vicenda familiare di Estela Carlotto, introdotta da un intervento del regista.
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