Bologna, 04/07/2014

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE AFFISSIONI PUBBLICITARIE ABUSIVE


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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Scarano sulle affissioni pubblicitarie abusive.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visto l'articolo di stampa di seguito allegato - relativo alla miriade di manifesti pubblicitari sui pali, si chiede al Sindaco:
se ritiene sia il caso di emettere una vera e propria 'dichiarazione di guerra' contro le affissioni pubblicitarie abusive, quelle che deturpano interi quartieri con migliaia di manifesti, pannelli, adesivi, volantini piazzati con sommo disprezzo del decoro urbano su alberi, pali, semafori, segnali stradali (in qualche caso con gravi rischi per la circolazione stradale e la sicurezza dei pedoni).
Considerato inoltre che tali manifesti che fanno pubblicità abusiva in particolare alle fermate degli autobus e ai semafori, imbrattano la nostra città e rimangono affissi per moltissimo tempo contribuendo pertanto a rendere "indecorosa" per non dire sporca la nostra città, si chiede di sapere se l'amministrazione ha richiesto alle società che gestiscono le pubblicità collaborazione con la Polizia Municipale per il controllo di questo dilagante fenomeno e se l'amministrazione ha subito delle perdite economiche dovute alla mancata affissione negli spazi previsti".

Risposta della vicesindaco Giannini:
"Io ovviamente ho interpellato sia la Polizia Municipale che il settore Entrate che a sua volta ha coinvolto il concessionario AIPA ad avere le informazioni da lei richieste.
Per quanto riguarda la risposta della Polizia Municipale si sottolinea che c'è una evitabile difficoltà di operare una individuazione certa degli autori di tale illecito, soprattutto per quanto concerne l’aspetto della acquisizione di elementi di prova che costituiscano i presupposti per la legittima applicazione delle relative sanzioni.
Nonostante ciò, il corpo di Polizia Municipale è costantemente impegnato anche nell'azione di contrasto al fenomeno ed i risultati conseguiti sono peraltro di un certo rilievo, come attestato dalle circa 200 sanzioni comminate, per parlare soltanto dell’ultimo anno, ai responsabili di affissioni abusive.
Apro adesso una parentesi io per sottolineare che sicuramente il tema, lo vediamo tutti i giorni, peraltro come voi sapete ho lavorato per tantissimi anni in piazza Scaravilli quindi quando si fa via Zamboni è pieno di queste cose attaccate alle colonne o attaccate ai muri che sono molto brutte e devo dire che il problema è un problema che dovrebbe essere di presidio collettivo di tutti perché non possiamo pensare che la Polizia Municipale, che ha tantissimi compiti da svolgere, riesca anche a far fronte ad un'emergenza che, devo dire, è davvero drammatica come ricordava la consigliera ci sono si delle locandine o dele pubblicità che sono nelle bacheche, nelle fermate degli autobus etc, però in pieno centro, devo dire, la situazione è critica. Peraltro devo dire che ho visto spesso delle signore di una certa età, non solo ragazzi, attaccare alle colonne delle informazioni per esempio su degli immobili in affitto e più volte sono anche intervenuta avendo sempre da parte dei cittadini delle reazioni non particolarmente gradevoli, quindi purtroppo queste cose hanno a che fare con i comportamenti di ciascuno se noi non cambiamo quelli, noi non possiamo pensare di risolvere tutto con i controlli e le sanzioni, ci vuole la collaborazione di tutti e la comprensione da parte di tutti che il bene comune della nostra città dipende anche dai comportamenti individuali dei cittadini e delle cittadine, questo penso che debba essere un impegno comune perché non possiamo pensare di riuscire a far fronte a tutto con le risorse che abbiamo.
Detto ciò, come ha ricordato anche il corpo della Polizia Municipale, ho appena letto quanto ha risposto il comandante Di Palma, fa presente un impegno continuativo e il più possibile incisivo in questo senso, ed effettivamente 200 sanzioni comminate in un anno sono di un certo rilievo, sono importanti perché i comportamenti dei cittadini vanno anche incentivati e vanno ricondotti a comportamenti corretti facendo anche le sanzioni e questo, speriamo, serva anche a ridurre il fenomeno.
Con riferimento al concessionario AIPA, fa sapere che nell'ambito delle attività di accertamento, procedono con cadenza anche settimanale a sopralluoghi e verifiche nell'ambito del territorio comunale, quindi, vede, c'è un impegno di AIPA e c'è una collaborazione tra AIPA e Polizia Municipale anche perché ovviamente a volte senza il verbale della Polizia Municipale non è possibile che poi AIPA intervenga. Però, vien da dire che, nella stragrande maggioranza dei casi a cui fa riferimento la domanda della consigliera, come quelli evidenziati per altro nell'articolo a cui lei fa riferimento, si tratta di materiale non soggetto ad imposta sulla pubblicità per la materiale impossibilità di procedere all'emissione di avvisi di accertamento sia per dimensione che per tipologia non sono materiali che sono soggetti ad imposta di pubblicità. Nei rari casi di materiale tassabile vi è inoltre spesso l'impossibilità o la difficoltà dio individuare il soggetto passivo o il trasgressore perché trattasi di associazioni, comitati, spesso non costituiti. Detto ciò ritengo che la consigliera abbia ollevato una questione importante che, come vede, viene monitorato sia dalla Polizia Municipale sia dal concessionario AIPA e che continueremo, auspicabilmente con sempre maggiore successo, a monitorare".
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