Bologna, 29/06/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'EVENTUALE LIQUIDAZIONE DI ATC


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La Vicesindaco Silvia Giannini ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sull'ipotesi di messa in liquidazione di ATC.

La domanda del consigliere Lorenzo Tomassini sull'Atc:

"Con riferimento ai recenti articoli riguardo l'imminente messa in liquidazione di ATC, chiede:
1) se la notizia sia vera e, in caso affermativo, quando la Giunta renderà pubblica la relativa proposta di deliberazione al Consiglio comunale;
2) come il Comune di Bologna concilierà la propria qualità di socio di maggioranza e, allo stesso tempo, di controparte processuale;
3) come verranno gestite le liti pendenti;
4) come verranno gestiti e su chi graveranno i debiti tributari che eventualmente dovessero emergere, così come evidenziato dal Collegio Sindacale ?
5) quale sorte toccherà agli accertatori della sosta ed alla cd. "clausola sociale" sottoscritta dall'Amministrazione nel 2009?
6) quale sorte avranno i mezzi del Civis da anni parcheggiati al deposito di Via delle Due Madonne?
7) su chi graveranno eventuali richieste di restituzione dei finanziamenti per il Civis ?"

La risposta della Vicesindaco Silvia Giannini:

"L'articolo del giornale che lei ha citato fa riferimento alla società società ATC come se fosse ancora lo storico gestore del trasporto pubblico bolognese, mentre dal 2012 ATC s.p.a. è stata scissa in ATC Trasporti s.p.a. (successivamente fusa con FER Trasporti srl dando vita a Tper s.p.a. attuale gestore del trasporto pubblico locale) e ATC s.p.a. è quella a cui è rimasto transitoriamente il servizio di gestione della sosta.
Il progetto di scissione e fusione di cui ho appena fatto riferimento è stato approvato dal Consiglio comunale con deliberazione odg n. 133 del 28/11/2011.
Il Consiglio Comunale inoltre con deliberazione odg. n.154 del 20/12/2011 ha deliberato gli indirizzi relativi alla procedura di gara per l'affidamento dei servizi afferenti il piano sosta (confermando peraltro gli indirizzi contenuti nell'atto del Commissario n. 321 del 16/12/2010 che già attribuiva appunto la gestione in via transitoria ad ATC s.pa.): poiché il soggetto che risulterà aggiudicatario del servizio in base alla procedura di gara di cui si è detto acquisirà il ramo d'azienda (comprendente i beni ed il personale) che attualmente gestisce il servizio, la conseguenza logica che ne deriva è la liquidazione di ATC s.p.a., che rimarrà priva di scopo sociale e la cui partecipazione non potrà essere ulteriormente detenuta dal Comune in base alle disposizioni di cui alla legge 244/2007 che ha limitato la capacità degli Enti locali di detenere partecipazioni societarie. In tale situazione peraltro si trovano già gli altri soci di ATC s.p.a.: Comune di ferrara e Province di Bologna e Ferrara, sono ancora in questa società transitoria e detengono una partecipazione in una società che non svolge servizi di loro competenza ed interesse.
La bozza di deliberazione, a cui si fa riferimento, concerne - ma ribadisco essere una bozza su cui gli uffici stano lavorado - l'esigenza della motivazione del mantenimento di diritti di esclusiva nei servizi pubblici locali in base alle recenti disposizioni del decreto CRESCITALIA che hanno introdotto il principio delle generalizzata liberalizzazione, è ancora in elaborazione in vista della sua presentazione all'ANTITRUST per l'obbligatorio parere di merito e che deve essere acquisito per poter dare avvio alla procedura di gara.
La delibera sarà sottoposta al Consiglio non appena terminate le necessarie verifiche ed approfondimenti anche in relazione ad un recentissimo parere del Consiglio di Stato sulla materia che è peraltro oggetto di prossime modifiche normativa e innovazioni regolamentari.
Le conseguenze della liquidazione di Atc? Tutte le questioni verranno gestite dal liquidatore che verrà nominato e opererà nell'interesse dei soci e che dichiarerà chiusa la liquidazione solo nel momento in cui si verificherà l'assenza o la conclusione di ogni debito/credito o lite.
Il personale addetto verrà trasferito con il ramo d'azienda all'aggiudicataria del servizio con le tutele occupazionali previste dall'art. 2112 del Codice civile e a quelle ulteriori che saranno richieste e valutate come possibile elemento di offerta nella procedura di gara come esplicitamente assentito dalle vigenti disposizioni legislative vigenti.
Tutti i mezzi Civis non sono mai stati presi in carico da TPer e pertanto non sono nella disponibilità dell'azienda, ma sono a tutti gli effetti d iproprietà di Irisbus. Stesso discorso per la manutenzione, ne ha tutta la responsabilità Irisbus. Tale situazione perdurerà fino a quando non verrà definito come finirà il contenzioso in atto".

Il consigliere Tomassini si è dichiarato: non soddisfatto.
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