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Bologna, 11/10/2013
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La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl): "In merito alla notizia uscita sulla stampa locale, che annuncia che quest'anno non si terrà il Motorshow, chiedo all'Amministrazione cosa ne pensa e come intende muoversi a tutela degli interessi della città". La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord): "Visti i recenti articoli di stampa relativi all'annuncio apparso su Facebook con il quale si comunica la mancata organizzazione dell'Evento Motor Show presso le Fiere Internazionali di Bologna, si chiede al Sindaco: - se era a conoscenza delle difficoltà che la Società GL Events stava incontrando nell'organizzare tale manifestazione e cosa comporta per la città di Bologna la mancata organizzazione della medesima manifestazione; - se a seguito di tale annuncio, è a conoscenza di eventuali disdette di prenotazioni di alberghi per il periodo 7-15 dicembre 2013 e se prevede conseguenze economiche negative sulla città per la mancata manifestazione; - nonostante l'Ente Fiere di Bologna si sia "tutelata" economicamente anche in caso di mancata manifestazione, si chiede se si ha il timore che tale decisione possa comportare "reazioni a catena" quali una eventuale disdetta di altre fiere; - se l'amministrazione ha agevolato in tutto e per tutto le richieste degli organizzatori negli anni passati o se ciò non è avvenuto" La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S): "In merito alla notizie apparse sulla stampa in merito dell’annullamento del Motorshow, pongo alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere: - se ed in che modo l’amministrazione era stata avvisata della cancellazione dell'evento; - se ritiene che ci siano responsabilità della fiera e dei suoi amministratori e se sì quali; se corrisponde al vero che questa manifestazione è destinata a trasferirsi a Milano". La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl): "Alla luce della notizia circa l'annullamento dell'edizione 2013 del Motor show, chiedo di conoscere quali iniziative intende assumere la Giunta rispetto alla società Bologna Fiere, e se ritiene che l'attuale management sia ancora adeguato all'importante ruolo ricoperto". La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord): "Visti i recenti articoli di stampa relativi alla mancata kermesse denominata "Motor Show", partendo dal presupposto che i sistemi fieristici richiamano per ogni manifestazione ogni anno un ingente numero di organizzatori, espositori, visitatori ed offrono loro una variegata gamma di servizi, primo tra tutti, quello relativo all’accoglienza e alla scoperta delle particolarità del territorio che li ospita se non ritiene che il tema dei rapporti tra l’attività fieristica e lo sviluppo turistico sia degno della massima attenzione e pertanto si chiede se l'amministrazione sotto questo aspetto ha fatto tutto quanto era nel proprio potere per rendere "interessante" la nostra "piazza" e quali manifestazioni sarebbero state organizzate in città (centro storico e non) nel periodo 7- 15 dicembre; se non ritiene che le politiche attuate sinora da Bologna Fiere SpA, relativamente al tipo di manifestazione che tende ad organizzare a Bologna che solitamente prevedono una durata massima di tre giorni e che attirano perlopiù gli addetti ai lavori, non abbiamo in qualche modo compromesso quella mission di fiera europea ed internazionale che le Fiere dovrebbero perseguire; Considerato che il Comune di Bologna detiene l'11.41% di azioni di BolognaFiere SpA si chiede se all'interno del CdA era stato discusso o comunque vi era stato sentore di difficoltà considerato che anche nelle scorse edizioni qualche segnale di cedimento si era già percepito e se l'amministrazione comunale; se l'amministrazione è a conoscenza di altre Fiere e manifestazioni che si svolgono non soltanto in Bologna Fiera a rischio chiusura e spostamento o in calo di visitatori". La risposta dell'assessore Lepore: "Sul MotorShow siamo di fronte ad una situazione contingente abbastanza seria, ma allo stesso tempo interlocutoria tra le due società: GL Events e BolognaFiere. Il Comune era informato, così come tutta la città, delle difficoltà che da tempo toccavano il MotorShow, già nel 2009 c'era stato un salvataggio della manifestazione e i numeri parlavano da soli. Nonostante questo il territorio, la Fiera e gli stessi organizzatori si sono impegnati per mantenere il MotorShow a Bologna e per farlo reggere nonostante gli urti della crisi del mercato. Siamo arrivati a questo annuncio su Facebook che non è arrivato in sé come un fulmine a ciel sereno rispetto al contesto che ho appena descritto. E' arrivato come un fulmine a ciel sereno più che altro per le modalità: una manifestazione così importante e un contratto così importante che vincola gli organizzatori fino al 2021 non si può affrontare con uno status su Facebook. Credo che sia nostro dovere attendere l'incontro ufficiale fra GL Events e il presidente di BolognaFiere che ha personalmente condotto la trattativa in questi mesi con gli organizzatori e a valle di questo incontro - nei prossimi giorni - il Sindaco ha detto che incontrerà il presidente Campagnoli assieme agli altri soci, sia pubblici che privati - vedremo se in un'unica formula o in due momenti - per avere informazioni dettagliate sulla situazione. E' molto importante sapere quali siano i termini della situazione, c'è un contratto che lega GL Events a BolognaFiere fino al 2021 con clausole e penali che ovviamente dovranno essere rispettate. Immagino che ci sarà un confronto, GL Events ha già detto delle cose sui giornali, ha fatto capire che ci sono delle condizioni e il presidente di BolognaFiere ha risposto dicendo che ci sono condizioni che possono essere accettate e altre meno. C'è un'interlocuzione che va fatta nelle sedi opportune, fra due aziende, e credo che vada fatta in questa fase in una sede chiusa e non pubblica, stiamo parlando di molte risorse che sono in campo anche di BolognaFiere. Siamo di fronte alla crisi del mercato automobilistico, il fatto che le case non siano presenti e abbiano rinunciato è un dato che va valutato in sé. Poi, si può considerare nel dibattito pubblico che non è la vera motivazione, personalmente però credo che sia una motivazione importante. Forse non sarà l'unica, ma se tutte le case automobilistiche decidono di non partecipare è un dato abbastanza ingombrante nella discussione non solo bolognese, ma nazionale. Stiamo parlando dell'ultimo salone automobilistico del nostro Paese. Non stiamo parlando solo dell'attrattività e della competitività di Bologna, ma stiamo parlando del sistema Paese e del mercato dell'auto dell'intero Paese. Poi qualcuno dice che in questo momento si sta ipotizzando una fiera che ha un nome diverso a Milano, vedremo. Che fra gli ingredienti di questa partita ci sarebbe anche quello di una sorta di attacco alla nostra città, a livello di competitività, per portare altrove una fiera, credo che sia un ulteriore motivo per cercare di gestire in modo fermo questa situazione, senza dirci tutti esperti di saloni dell'auto, come in questo momento mi sembra che molti che intervengono sui giornali si stiano ripromettendo di essere. Noi incontreremo il presidente Campagnoli, assieme agli altri soci, dopo il 15 di ottobre e con informazioni più dettagliate riferiremo ovviamente al Consiglio e a quel punto potremo portare avanti riflessioni più ampie sul sistema fieristico. Non ho informazioni, al momento, di ulteriori fiere che stiano abbandonando BolognaFiere. E' certo che siamo in un momento in cui c'è grande competizione, perché c'è crisi su molti fronti e in molti settori. E quindi è ovvio che il gioco si fa più duro nella competizione fra territori. La nostra è la seconda fiera italiana, abbiamo un piano di sviluppo di riqualificazione che è stato sottoscritto e verrà portato avanti. Ci sono alcuni vincoli per riuscire a rispettare contratti con alcune fiere che hanno portato l'amministrazione, gli altri enti e la Fiera a sottoscrivere quel protocollo d'intesa; per cui ci sono le condizioni per continuare ad essere competitivi e riqualificare sia sul fronte delle fiere che dei congressi. Credo che le condizioni ci siano tutte, occorre però affrontare in modo pragmatico, informato e deciso le situazioni soprattutto in una fase come questa. Sul tema specifico MotorShow leggiamo dai giornali che ci sono imprenditori interessati a fare altrove questa manifestazione. Dobbiamo combattere, non ho dichiarato sui giornali che faremo il MotorShow nel 2014 a Bologna ma che bisogna lavorare per farlo. Le condizioni esatte per sapere se si potrà ripetere le conosceremo dopo il 15 ottobre. E' chiaro che se si ripeterà certamente dovrà essere rinnovata, Bologna è degna di una manifestazione legata ai motori, importante, internazionale e di qualità; questo è un punto imprescindibile".
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