Bologna, 29/01/2016

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'ALLARME POLVERI SOTTILI


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L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'allarme polveri sottili. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Malagoli

Domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi ai continui sforamenti delle polveri sottili a Bologna si pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa della situazione; per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se intendono mettere in campo iniziative straordinarie oltre a quelle già previste".

Risposta dell'assessore Gabellini letta in aula dall'assessore Malagoli
"Gentile consigliere, ritengo opportuno mettere in fila alcune informazioni utili a comprendere quanto sta accadendo, che cosa si sta facendo su un piano strutturale e che cosa costituisce misura di emergenza.
L'Emilia Romagna, insieme all'intero bacino padano, è una delle zone d'Europa dove più forte è il problema dell'inquinamento atmosferico. La qualità in Regione è influenzata dalla conformazione della valle del Po che rappresenta una sorta di “catino” naturale che limita la dispersione degli inquinanti emessi sul territorio.
Questo fenomeno è accentuato da caratteristiche meteoclimatiche dell’intera pianura padana e risente di sorgenti emissive che risiedono anche all’esterno del territorio regionale. La persistenza di condizioni meteorologiche favorevoli all’accumulo di inquinanti dovute all’affermarsi di una vasta area di alta pressione sul Mediterraneo occidentale, mantiene in tutta la pianura padana valori di polveri PM10 particolarmente elevati. Pioggia e vento sono gli eventi meteorologici principali per la dispersione e l’abbattimento delle polveri sottili.
Inutile dire che i cambiamenti climatici in corso hanno determinato sempre più spesso negli ultimi anni lunghi periodi invernali di cielo sereno che, dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico, rappresenta appunto una condizione sfavorevole.
La conseguenza è di ciò è che per realizzare misure efficaci di riduzione dell'inquinamento è necessario un intervento coordinato fra tutti gli enti locali e le Regioni del bacino Padano.
Le specificità del Bacino Padano sono riconosciute anche a livello nazionale, come dimostra l’Accordo sottoscritto alla fine del 2013 tra le Regioni e Province autonome del Bacino ed i Ministeri competenti, accordo che costituisce un passaggio fondamentale poiché vede l’azione congiunta di tutti i livelli istituzionali e la previsione di misure di carattere nazionale.
Nel giugno 2014 la Regione Emilia Romagna ha adottato il PAIR (Piano Aria Integrato Regionale), che contiene le misure necessarie per ridurre l'inquinamento atmosferico e rientrare nei valori limite fissati dall’Unione Europea.
Alle criticità già note si aggiunge la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea per il superamento dei valori limite di particolato atmosferico e la nuova procedura interlocutoria che è già stata avviata dalla Commissione a fronte del perdurare dei superamenti. Il PAIR è il primo piano di livello regionale adottato in Emilia-Romagna per il risanamento della qualità dell’aria, e supera l’esperienza intrapresa fino ad allora degli Accordi di Programma con cui, a partire dal 2002 erano state coordinate con cadenza annuale le misure degli enti locali per ridurre l'inquinamento atmosferico.
L’insieme delle azioni avviate negli anni passati con gli accordi ha consentito di ottenere risultati significativi, misurabili nel trend in diminuzione dei principali inquinanti, non sufficienti però a garantire il rispetto dei valori limite stabiliti dall’Unione Europea. Per intervenire con maggiore efficacia sui complessi processi che portano al superamento dei valori limite è necessario ricondurre la pianificazione alla scala territoriale più appropriata, quella regionale, fermo rimanendo il ruolo svolto dagli enti locali nell’attuazione delle misure.
A testimonianza di questo, una visione di lungo periodo dei dati di inquinamento riportata nel Bilancio Ambientale del Comune ci fa vedere che la media annuale non è influenzata molto dalla meteorologia e l'andamento delle PM10 migliora di anno in anno mentre l'andamento degli NO2 (biossido di azoto), forse per la diffusione in crescita di veicoli diesel, ha un trend più incerto.
Il PAIR è stato elaborato attraverso approfondite analisi e valutazioni tecniche condotte dalla Regione, avvalendosi di ARPA e di diversi gruppi di lavoro intersettoriali ed interistituzionali, con l’utilizzo di dati, scenari, strumenti modellistici e applicativi di riconosciuta robustezza tecnico-scientifica, realizzati anche nell’ambito di finanziamenti europei.
Le misure del PAIR intervengono su tutte le fonti di emissione, coinvolgendo cittadini e istituzioni, imprese e associazioni, e sono articolate in cinque ambiti di intervento principali: le città, la pianificazione e l’utilizzo del territorio, la mobilità, l’energia, le attività produttive e l’agricoltura.
La riduzione delle emissioni ottenute con le azioni del PAIR ci si aspetta che possa corrispondere ad una riduzione rispetto ai valori del 2010 delle emissioni degli inquinanti e dei loro precursori, pari al 47% per il PM10, al 36% per gli ossidi di azoto NOx.
La ripartizione delle emissioni su Bologna è stata oggetto di uno specifico approfondimento fatto da Arpa su richiesta del Comune e pubblicato qui:
http://www.comune.bologna.it/media/files/relazioneemissionicomunebo.pdf
http://www.comune.bologna.it/media/files/presentazione_inventario_in_breve.pdf
Da questo “inventario comunale” emerge chiaramente come il traffico veicolare sia la principale causa di emissioni, con un contributo di gran lunga superiore ad altre fonti come gli impianti di riscaldamento.
La riduzione dell'inquinamento atmosferico, per quanto sin qui detto, va perseguita con azioni di carattere strutturale e di lungo periodo utilizzando i provvedimenti emergenziali come mezzo di mitigazione delle criticità, dei picchi.
Da questo punto di vista gli interventi sulla mobilità realizzati in questi anni per favorire l'uso della bicicletta e del trasporto pubblico hanno prodotto risultati particolarmente significativi. A questo si devono le riduzioni registrate nella media annuale delle PM10, per quanto molto sia ancora da fare.
Nell'ambito di queste misure si inseriscono i provvedimenti emergenziali che sulla base di quanto contenuto negli accordi di programma degli anni passati e nel PAIR ora, servono a mitigare situazioni particolarmente critiche che si possono verificare in periodi dell'anno favorevoli all'accumulo degli inquinanti. Questi provvedimenti si sommano alle limitazioni alla circolazione applicate nel periodo invernale: http://www.comune.bologna.it/trasporti/servizi/2:1686/3316/
I provvedimenti emergenziali scattano in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di PM10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria: in caso di sforamento per 7 giorni consecutivi dei valori limite di PM10, di cui al D.Lgs. 155/2010, misurato in una centralina ubicata sul territorio metropolitano, è previsto un giorno aggiuntivo di limitazione della circolazione nel territorio interessato, con estensione all´intero territorio regionale nel caso di prolungamento degli sforamenti per ulteriori 7 giorni.
Per quanto riguarda l'adozione di misure emergenziali, la situazione è questa: ad oggi non si sono verificati su Bologna i 7 superamenti consecutivi tali da giustificare l'adozione della misura emergenziale prevista dal PAIR.
Nelle tre centraline dell'area metropolitana, le 2 di Bologna e quella di San Lazzaro, negli ultimi giorni si sono registrati al massimo 5 superamenti consecutivi (stazione di Porta San Felice e stazione di San Lazzaro) e non ci sono stati superamenti il 26 e il 27 gennaio.
Ai fini dell'attivazione dei provvedimenti emergenziali, i giorni di superamento si misurano da martedì a martedì per consentire ad Arpa una validazione dei dati.
Nel periodo martedì 19/1 martedì 25/1 a Bologna si sono verificati 5 superamenti, domenica 31 non sarà quindi attivata la misura emergenziale come a Rimini e Modena dove si sono registrati  i sette superamenti consecutivi".
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