Bologna, 27/06/2013
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"Ero venuto con un altro stato d'animo oggi, nel senso che volevo partecipare ad un momento in cui la verità in parte è stata ricostruita ma l'aver appreso pochi momenti fa che l'Avvocatura dello Stato, spero che si tratti di una mascalzonata fatta circuitare da qualche sito - non so definirla diversamente - metta in discussione una sentenza che è definitiva per definizione, perché è una sentenza della Corte di Cassazione mi ha fatto cambiare stato d'animo. Per cui ci chiedevamo "ma qual è l'appiglio giuridico che il migliore degli azzeccagarbugli dovrebbe andare a inventarsi?". Vedete se questa vicenda fosse stata lineare non avrei cambiato il mio stato d'animo ma siccome questa vicenda dal 27 giugno del 1980 in poi e fino alla sentenza del mese di gennaio non è stata per niente lineare, allora io ho ragione di preoccuparmi. Come ha voluto sottolineare molto bene il Sindaco, dove c'è lo Stato, dove ci sono gli Enti locali, dove c'è la Regione, dove ci sono le Regioni, dove c'è la Provincia, fatto da persone per bene, da Istituzioni che effettivamente condividono l'importanza di essere parte di una comunità, li' queste devono ulteriormente resistere a questa che è una provocazione. Perché se nel giorno del ricordo viene diffusa questa notizia, non solo mi sento amareggiato ma abbiamo due notizie oggi: il messaggio che ieri il presidente Napolitano ha dato alla Presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica, la senatrice Daria Bonfietti, nota letta prima dalla Presidente, e, di pari passo, l'Anti-Stato - consentitemi di dire - che diffonde questa notizia. E allora non è tollerabile, neanche per ragioni formali, che l'Avvocatura dello Stato proponga, faccia appello, faccia opposizione, non so come definirla, da avvocato, obiettivamente conosco il principio della revocazione, ma non riesco a capire come si possa impugnare una sentenza definitiva. Mi piace credere che lo Stato sia quello rappresentato da Giorgio Napolitano, da Laura Boldrini - il Sindaco ha ricordato proprio le parole della Presidente della Camera - quindi noi respingiamo questa sfida, siamo ancora pronti, io posso rassicurare l'Associazione delle vittime della strage di Ustica che non siete soli, anche se siete partiti da soli. Io sono stato coinvolto in questa vicenda certamente in qualità di rappresentante di una importante istituzione, l'assemblea regionale siciliana, ma sopratutto sono stato colpito dall'esperienza di un associato che oggi è qui con noi, l'avvocato De Nisi, persona che conoscevo da tempo ma che non sapevo essere coinvolto, per suo senso di riservatezza, in questa vicenda. L'ho scoperto a seguito della sentenza quando, aprendo i giornali siciliani e non solo, mi accorsi che l'avvocato De Nisi era stato coinvolto e allora ho avuto la possibilità di incontrare la senatrice Bonfietti. Se non fosse stato per la sua determinazione, il suo coraggio - io non dico nulla di nuovo - ma veramente la sua forza di volontà al di la' di ogni possibile previsione, noi non saremmo qua, sarebbe stata dimentica, non sarebbe stato un missile, non saremmo qua a discutere di quale nazionalità era l'aereo che si trovava nei cieli. Diceva il Sindaco in in una frase che ricordo, proprio il 13 giungo quando si è tenuta la giornata della Memoria in Sicilia, "noi sappiamo la causa, si è trattato di un missile, non conosciamo il colpevole" e allora, se ulteriormente ci sono delle azioni di depistaggio perché si sta arrivando grazie a voi e grazie a quella parte buona di Stato, grazie a noi che siamo una parte della Repubblica, noi continueremo fino in fondo al ricercare la verità. Quindi io raccolgo fino in fondo l'invito del Sindaco di Bologna a fare squadra insieme all'associazione, insieme all'assemblea regionale dell'Emilia-Romagna, insieme tutti noi perché il presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Esteri si prenda la propria parte di responsabilità e sono convinto che lo faranno. Ripeto, facciamo si che venga sottoscritto da parte dell'Italia la convenzione così non ci sono più problemi di carattere giuridico e burocratico, e se vogliamo, per ricercare questa verità fino in fondo e sopratutto perché intervengano presso l'Avvocatura dello Stato, perché se effettivamente fosse così sarebbe un'azione che dire "inqualificabile" è dire poco. Scusate ma è quello che penso".
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