Bologna, 14/07/2014
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"Signor Sindaco, Signori consiglieri, ringrazio le autorità civili presenti all'apertura di questo Consiglio comunale che, insieme, abbiamo voluto riservare per ricordare il Centenario dell'elezione a Sindaco di Francesco Zanardi, Sindaco del pane. A nome di Consiglio comunale desidero salutare i familiari presenti, in particolare Stefano Zanardi che ringrazio per aver accolto il nostro invito a partecipare alla fase iniziale dei lavori di questa seduta del consiglio comunale e che seguirà queste giornate di celebrazioni del Centenario dell'elezione a Sindaco di Francesco Zanardi, volute dall'Amministrazione comunale insieme con il Comitato delle celebrazioni del Centenario i cui rappresentanti vedo in Consiglio e che saluto con affetto. Poiché sarà il Sindaco ad intervenire in apertura del Consiglio comunale e domani, quando scopriremo la targa in suo onore al “Forno del pane”, oggi sede del MaMbo, Museo d'Arte Moderna di Bologna e poiché abbiamo chiesto alla professoressa Dogliani, che ringrazio per avere accettato il nostro invito, di raccontare il contesto storico in cui si svolse quella elezione e di tracciare anche il profilo, l'esperienza più significativa dell'impegno amministrativo di Francesco Zanardi, il mio compito è, brevemente, quello di richiamare le motivazioni per cui abbiamo scelto questa apertura del consiglio comunale e sarà, quindi, il mio intervento brevissimo. Permettetemi solo di ricordare che, anche se da parti politiche diverse, e con opinioni diverse circa il suo operato, certo Zanardi è stato simbolo di come l'ente pubblico possa rispondere senza demagogia ai bisogni della vita quotidiana dei cittadini. Voglio richiamare in apertura di Consiglio comunale solo alcuni, pochissimi per ragioni di tempo, esempi di questo impegno concreto che si ricorda evocando l'amministrazione di Zanardi, fece costruire il forno del pane, oggi sede di Mambo, per sottrarre, noi oggi diremo alle logiche del mercato, in tempo di guerra, un bene tra i più preziosi per il sostentamento delle persone; fece aprire numerosi negozi per la vendita, prevalentemente di generi alimentari, per consentire ai bolognesi di acquistarli senza sottostare alle logiche del profitto (ancor più dure in tempo di guerra); fece acquistare un piroscafo, perché' la municipalità acquistasse a prezzi più vantaggiosi che in Italia il carbone dall'Inghilterra e il grano dal sud America, in modo che Bologna non rimanesse priva di questi beni in quel contesto e poi voglio ricordare che intorno allo stabilimento di Casaralta mise a punto il progetto "Consorzio cooperativo italiano" allo scopo di acquistare e produrre con criteri industriali generi alimentari di prima necessità e di largo consumo, affermò, voglio ricordarlo qui in Consiglio, che "oltre che da ragioni di carattere generale, il nostro progetto ha avuto impulso dal desiderio di trovare occupazione almeno in parte alla mano d'opera femminile della nostra città che ha visto alla fine della guerra gettare sul mercato circa 10.000 donne"; rivolse inoltre l'impegno dell'amministrazione al contrasto dell'analfabetismo. Avremo modo di approfondire le questioni che raccontano dell'operato dell'Amministrazione di Zanardi e che molto dicono anche delle nostre scelte odierne, in successivi momenti da organizzare facendo incontrare docenti universitari a discutere e studenti attorno alla figura di Francesco Zanardi. Oggi la nostra attenzione è rivolta a ricordare e riconoscere il Centenario di quella elezione".
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