Bologna, 09/01/2015

STRAGE NELLA SEDE DI CHARLIE HEBDO, L'INTERVENTO DELLA VICE PRESIDENTE PAOLA FRANCESCA SCARANO IN CONSIGLIO COMUNALE


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Di seguito l'intervento della vice presidente del Consiglio comunale, Paola Francesca Scarano, nel corso della cerimonia in ricordo delle vittime dell'attentato alla sede del giornale francese Charlie Hebdo.

" Il 7 gennaio 2015, in una normale mattinata di una città occidentale si è manifestata la forza di una cieca violenza che ha turbato tutti noi. L'uccisione di 12 persone presso la sede del giornale Charlie Hebdo e anche quello che sta succedendo in queste ore in un'azienda alle porte di Parigi - abbiamo appreso che sono stati presi in ostaggio i dipendenti - ha scosso profondamente le nostre coscienze di persone e di consiglieri e, per tale motivo, abbiamo voluto quest'oggi iniziare la seduta del Consiglio Comunale per manifestare la nostra vicinanza a Parigi e a tutto il popolo francese.

Però io non voglio che le mie parole appaiano oggi formali, retoriche e di circostanza.
Oggi è necessaria una considerazione: le nostre libertà e le nostre democrazie devono essere da tutti noi maggiormente difese!
Ci siamo forse spenti, dando per certi quei sacrosanti valori che necessitano invece di una continua riaffermazione?
Penso che siamo di fronte ad una sfida che non possiamo ancora ignorare, data la globalizzazione che ha generato notevoli movimenti migratori.
La sfida forse non è quella che non siamo più capaci di educare specialmente le nuove generazioni sui principi fondamentali della democrazia?
Non rischiamo di trovarci in balia di chi, pur vivendo tra noi, non solo non accetta tali valori laici e democratic,i ma addirittura arriva a vederne la soppressione tramite l'uccisione di coloro che solamente esprimevano con una matita le loro opinioni?

Vedete: il momento e' tutt'altro che retorico! Serve un maggior impegno anche nella nostra città e spero vivamente che le Istituzioni locali sappiano cogliere questa sfida.
Come non far nostre le parole del direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano quando afferma " l'Occidente non si illuda che le libertà conquistate siano eterne e si ricordi che vanno conquistate ogni giorno". Perfino il Presidente egiziano Al Sisi dall'Università Al-Azhar ha sottolineato il bisogno di una rivoluzione religiosa che consideri maggiormente la dignità di ogni singola persona e le loro umane libertà.

Essere tutti francesi in questo momento ritengo significhi in primis essere riconoscenti che siamo liberi.
Siamo liberi di esprimerci
Siamo liberi di muoverci
Siamo liberi di essere.

Da questi fatti di Parigi che tanto ci stanno inquietando sentiamo vivere in noi un impegno morale da tradurre in maggiori e più incisive azioni politiche che si inseriscano anche nella integrazione di chi giunge da noi da altri Paesi, ricordando loro che vi sono dei doveri inderogabili davanti allo Stato e alla società in cui si trovano.
Un impegno che dice di conquistare sempre l'essere liberi in un Paese ed in un territorio democratico, generato tale dai nostri padri.

Io alla mia libertà e alla mia dignità non rinuncio.
Anche noi siamo Francesi.
Nous sommes francaises".
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