Bologna, 21/02/2014

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PROPOSTA DI LEGGE PER IL RIUTILIZZO DEGLI SPAZI ABBANDONATI


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L'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni (Lega Nord) sulla proposta di legge per il riutilizzo degli spazi abbandonati.

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:

"Visto l'articolo, sul sito Urbanpost del 19 febbraio, relativo ad una proposta di legge sul riutilizzo degli spazi abbandonati, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se ritenga interessante quanto viene proposto da questa associazione che vorrebbe rivitalizzare e a rianimare attraverso progetti di bonifica spazi che risultano inutilizzati ed abbandonati e che pertanto creano degrado ed in caso di risposta affermativa, se l'amministrazione intende farsi promotore della normativa che attui questa facoltà presso la Regione, mantenendo capofila del progetto l'amministrazione comunale".

Risposta dell'assessore Gabellini:

"Ringrazio la consigliera perché coglie l'occasione per trattare un tema che è all'ordine del giorno e peraltro so che già un'udienza conoscitiva è stata fatta a questo proposito e che ne è stata chiesta un'altra. E' l'associazione Planimetrie Culturali che offre lo spunto per toccare questo argomento, in quanto è un'associazione particolare che non attende l'Amministrazione per fare le sue iniziative e infatti ha preso in affitto da privati degli spazi e poi agisce con autonomia. Ciò non di meno ha rapporti con le Amministrazioni comunali, perché è attiva ormai da quasi 10 anni ed ha lavorato sia nel Quartiere San Donato, dove gli è stato assegnato un piccolo spazio che era stato trasformato in magazzino, poi sempre al Quartiere San Donato ha affittato un ex dormitorio delle Ferrovie dello Stato, facendone un punto d'incontro e ora sappiamo che ha affittato, sempre da un privato, l'ex SAMP utensili in via Stalingrado e proprio per questa sera è prevista una sua iniziativa per sollecitare una legge regionale che renda possibile l'utilizzo di questi spazi in disuso e che oggi è ostacolata da alcuni fattori che cercherò di riassumere, perché anche noi, se ricordate, come Amministrazione Comunale ci siamo adoperati con l'Agenzia del Demanio per dare seguito all'accordo che avevamo aggiornato per gli usi temporanei. Una vicenda questa che al momento è interrotta, perché i due compendi sui quali stava lavorando, vale a dire Sani e Nasini, sono stati acquistati da Cassa Depositi e Presti e quindi abbiamo un nuovo interlocutore e ancora la pratica non è stata perfezionata. Però siccome eravamo arrivati a formulare una bozza di convenzione erano emerse tutte le difficoltà del caso che sono legate a convenzioni tipo e a procedure che sono pensate per usi permanenti e che quindi richiedono requisiti che sono quelli propri di un edificio che a tutti gli effetti ha quella destinazione d'uso e quindi non contemplano la provvisorietà.
Questo è uno degli aspetti sui quali ci siamo dovuti confrontare, ma non solo, è infatti apparso evidente che ci sono almeno tre nodi che comportano un intervento legislativo e che sono legati alla sicurezza per incendi, alla sicurezza sanitaria e anche alla sismica, perché quando si prevedono accessi per oltre cento persone occorre adeguare gli edifici in tal senso. Si tratta quindi di una serie di misure e di valutazioni ed espressioni di parere che non pertengono all'Amministrazione comunale.

Planimetrie Culturali fa riferimento alla legge che è stata approvata ad agosto di quest'anno, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Questa è una legge molto interessante che mette insieme varie cose, ma l'articolo 6 prevede esplicitamente la possibilità che il Demanio metta a disposizione dei beni immobili di proprietà dello Stato che non hanno altre destinazioni, per usi temporanei allo scopo di favorire attività di Musica, Danza, Teatro, insomma attività culturali. Ed è questo il punto di partenza per poter riprendere l'argomento e trovare i dispositivi con Leggi regionali. Comunque su questa materia non non ci siamo mai fermati, vi dicevo prima quanto abbiamo fatto con il Demanio, ma richiamo anche il Piano Strategico Metropolitano in cui c'è un progetto dedicato a questo, che è il 4.12 in particolare nella l'ultima linea che è la quarta, e questo progetto è esplicitamente dedicato a promuovere usi temporanei e e di rivitalizzazione urbana e prendendo atto di tutto quello che si sta modificando e del grande numero di edifici temporaneamente inutilizzati e per evitare il degrado e per favorire una serie di iniziative che possono poi diventare anche economiche. Iniziative che magari partono su base volontaria e di attivazione sociale, ma che poi possono avere uno sbocco. Questo progetto del Piano Strategico è stato sottoscritto dal Comune di Bologna, Dal Quartiere San Vitale, dalla Provincia e da uno studio di architetti che è "Performa". Nella variante del Rue che abbiamo confezionato, proprio allo scopo di creare le condizioni edilizie e le condizioni d'uso, che poi perfezionate rendano possibile questi usi temporanei, abbiamo previsto che negli ambiti di sostituzione che sono gli ambiti dismessi sia possibile ospitare attività culturali, ricreative e sportive, cosa che prima non era prevista. Quindi da più parti e con diverse modalità stiamo cercando di affrontare un tema che ha delle sfaccettature molto complicate, perché è la prima volta che ci troviamo di fronte ad un fenomeno di questa natura, però l'Amministrazione comunale è presente e sta svolgendo il suo ruolo, certo non possiamo controllare ttutto anche i privati. Io credo che sia bene che anche i privati svolgano delle iniziative anche dirette. Grazie"
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