Bologna, 20/01/2014

CONSIGLIO COMUNALE, LA PRESIDENTE SIMONA LEMBI RICORDA IL MAESTRO ABBADO. OSSERVATO UN MINUTO DI SILENZIO


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Di seguito, l'intervento della presidente Simona Lembi, in apertura del Consiglio comunale odierno, in ricordo del Maestro Claudio Abbado. Al termine dell'intervento della presidente il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio

"Signor Sindaco, signori e signore Assessori, gentili Consiglieri. gentili Consigliere 'Questa mattina, alle ore 8,30 e' morto serenamente Claudio Abbado'.‪ Con queste parole, essenziali e prive di retorica, abbiamo appreso della scomparsa del Maestro Abbado.

Senatore a vita, nominato dal Presidente Napolitano per “avere dato lustro alla Patria con alti meriti culturali e sociali”, il Maestro Abbado era legatissimo a Bologna, di cui divenne cittadino onorario dal 2009. Nella nostra città è stato direttore di quel gioiello che è stata l'Orchestra Mozart, un crogiolo di giovani musicisti provenienti da tutta Europa, uniti da quel linguaggio universale capace di dialogare oltre i confini geografici dei paesi da cui proveniamo come solo la musica sa fare.

La vita di Abbado è stata un crescendo.

Da giovane studia composizione, pianoforte e direzione d'orchestra al Conservatorio di Milano, fino al 1955 e tra le sue prime esperienze, suona e dirige con l'Orchestra d'archi formata dal padre. Risale già a questi anni il suo legame con Vienna dove va, tra il '56 e il '58, come studente vincitore di due borse di studio, per seguire i corsi di perfezionamento di Swarowski insieme a Zubin Mehta,

Pur vincendo prestigiosi premi in America dove viene invitato a rimanere come direttore d'orchestra già dalla fine degli anni '50, decide di tornare in Europa dove, dopo molte esperienze, nel '99 assumerà la guida della Gustav Mahler Jugendorchester, come direttore sinfonico.

Il debutto ufficiale nel grande circuito internazionale e' invece del 1960, alla Scala di Milano, di cui diventera' direttore musicale dal 1968 al 1986.

Amplia il repertorio, includendo artisti contemporanei allora raramente eseguiti come Berg, Stravinskij, Schonberg, Stockhausen, Berio e Nono.

E questo e' uno dei suoi meriti più' importanti: quello di avere indagato anche nella musica contemporanea e lo vedremo più' avanti, in modo inequivocabile quando riesce a trasformare l'orchestra dei Berliner da una grande compagine di stampo classico ad una promotrice di musica contemporanea e di giovani talenti.

Nell’Italia del boom, quella degli anni 60 che scopre il benessere di massa, Abbado è uno dei simboli del successo italiano all’estero.

Nel 1966 approda alla guida dell'orchestra piu' prestigiosa del mondo: i Berliner Philarmoniker, allora fortemente caratterizzati dall'impronta di von Karajan. Nel 1989 l'Orchestra lo sceglie come direttore stabile e direttore artistico. Da allora la musica del Novecento viene inserita regolarmente nella programmazione dei concerti a fianco del repertorio classico e romantico.

Dal 1986 al 1991 e' direttore musicale della Staatsoper di Vienna e Generalmusikdirektor della Citta' di Vienna dal 1987. Nel 1988 fonda il Festival Wien Modern, manifestazione iniziata come festival annuale di musica contemporanea.

Ma c'e' un altro merito che va intestato al Maestro Abbado: quello di avere sempre voluto sostenere giovani talenti. A lui si deve una vera e propria opera filantropica, in questo senso. La Mozart ne era un vero esempio.

Nel 1978 fonda la European Community Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav Mahler Jugendorchester.

Nel 1992 ha dato vita a Berlino, con Natalia Gutman alle Berliner Begegnungen, appuntamenti durante il quale musicisti di lunga esperienza lavorano con giovani compositori. A Caracas e a l'Havana, nel gennaio 2005, Abbado inizia a fare musica con l'orchestra Simon Bolivar alla quale si sono aggiunti giovani di tutti i paesi del Sudamerica, per dare vita ad orchestre giovanili multiculturali di centinaia di elementi tra i 15 e i 24 anni, si tratta spesso di ragazzi poverissimi provenienti dai barrios e dalle favelas, cui e' stata data la possibilità di ricevere strumenti e un'adeguata educazione.

Abbado sosteneva che investire in cultura significhi investire nella crescita di intere comunità in qualsiasi parte del mondo.

Il Maestro Abbado aveva l'abitudine, al momento degli applausi di raccoglierli in mezzo all'orchestra, restando pochissimi istanti sul podio e invitando spesso i suoi musicisti ad alzarsi in piedi e raccogliere a loro volta gli applausi esplicitando così come quel lavoro fosse il risultato di uno sforzo corale.

Con lui scompare un grande interprete del 900. Per l'enorme sforzo che ha svolto, nel voler trasmettere alle nuove generazioni la musica come momento di crescita e come sviluppo di intere comunità, vogliamo ricordare l'inestimabile valore di quanto e' riuscito a trasmettere ad intere generazioni di nuovi interpreti.

Ai famigliari del Maestro Abbado rivolgo il cordoglio del Consiglio comunale di Bologna così come il Sindaco stamane ha rivolto loro il cordoglio dell'intera città.

Invito il Consiglio comunale di Bologna a tenere un minuto di silenzio in memoria del Maestro e Senatore a vita Claudio Abbado".
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