Bologna, 04/05/2012

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL BILANCIO ATC


    .
Silvia Giannini, vicesindaco con delega al Bilancio, Partecipazioni e Governance delle società, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Michele Facci (Pdl), e della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord), sul bilancio ATC.


La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con riferimento all'articolo di stampa apparso oggi su Il Resto del Carlino, Cronaca di Bologna, chiede all'Amministrazione comunale di sapere come giudichi il bilancio di ATC ed i metodi seguito per la redazione dello stesso soprattutto in rapporto al calcolo degli ammortamenti. Chiede anche di conoscere le valutazioni operate sul rischio derivante dall'indagine in corso presso la Procura della Corte dei Conti sui maggiori proventi della sosta da liquidare al Comune di Bologna.
Inoltre con riferimento alla nomina di Claroni, chiede di conoscere le valutazioni di merito e di opportunità condotte dal Sindaco anche in rapporto alla militanza dello stesso nel partito dell'Idv ed alle recenti polemiche sull'accensione di Sirio nella giornata di sabato create da esponenti del predetto partito; con riferimento al nuovo contenzioso sulla gestione dei proventi della sosta, chiede di conoscere i motivi per i quali il Comune di Bologna abbia chiesto al TAR la condanna di ATC al pagamento".


La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):

"In relazione all'approvazione del bilancio consuntivo di ATC, riferito all'anno 2011, è emerso dalla stampa come il Comune di Bologna abbia votato a favore, nonostante il voto contrario da parte di Provincia di Bologna e di Ferrara, pertanto, chiedo al Sindaco per quali motivi sia stato approvato il bilancio nonostante i pareri difformi dei revisori dei conti della stessa ATC; quale sia stato il parere espresso dai revisori dei conti del Comune di Bologna; se non ritiene che il voto favorevole del Comune di Bologna, nonostante le espresse perplessità dell'organo di revisione contabile, possa esporre il nostro ente locale ad eventuale responsabilità amministrativa".


La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):

"Visti gli articoli di stampa relativi alla nomina del presidente di ATC Sosta chiedo al sindaco se non ritenga che l'indicazione della persona del dottor Claudio Claroni a presidente di ATC sosta sia in netto contrasto con quanto indicato nel vostro Programma di mandato laddove, in particolare, si legge al paragrafo - Il lavoro al primo posto: '..Servono attenzione specifica per favorire la formazione e il reimpiego degli over 50 che restano disoccupati e per far fronte alla crisi di liquidità che precede l'erogazione della pensione' tenuto conto che il dottor Claroni risulta essere precettore di una lauta pensione e pertanto non avrebbe necessità di lavorare per vivere ed ha compiuto 65 anni di età; se non ritenga che la volontà espressa con tale indicazione, possa essere considerata oggetto di quello che da tempo gli studiosi e gli stessi esponenti del Pd continuano a chiamare 'la vera questione morale della sinistra italiana' quando ancora oggi, è la sua doppia morale a creare così tanti problemi. Se non ritenga che l'onere da corrispondere alle casse comunali per la gestione del piano sosta da parte di ATC sosta sia sottostimata; se non ritenga che i dubbi espressi dalla Provincia di Bologna, relativamente alla gestione del piano di ammortamenti, siano fondati ed in caso di risposta negativa se ne chiedono le motivazioni; se non ritenga che il parere negativo espresso sia dai revisori dei conti sia dal collegio sindacale, quindi da due organi che dovrebbero garantire trasparenza e correttezza nella gestione del Bilancio ATC 2011 dovesse essere tenuto in doverosa considerazione; se non ritenga opportuno - qualora si dovesse apprendere che le scelte compiute dagli assessori Colombo e Giannini (ovvero di approvare il bilancio ATC 2011) possa danneggiare l'Amministrazione comunale - togliere loro la delega conferita all'inizio del mandato elettorale".


La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:

"Grazie mille ai consiglieri che hanno presentato queste domande, che ci permettono di fare un po' di chiarezza in merito al Bilancio 2011 di ATC, e quindi anche all'espressione del voto positivo in assemblea da parte del Comune di Bologna, e del voto negativo come è stato ricordato della Provincia di Bologna e di Ferrara.
Parto in particolare dalle richieste di chiarimenti per quanto riguarda la nomina del dottor Claroni. Come è noto il sindaco si avvale per le nomine nelle società partecipate di una procedura di assoluta trasparenza. C'è un Comitato nomine, si fanno domande, e tutti coloro che avessero avuto le competenze e le professionalità e fossero stati interessati a presentare domanda avrebbero potuto farlo. L'avviso riguardante, tra l'altro, una serie di altre nomine, tra cui quelle di ATC, è stato pubblicato il 26 marzo 2012, e sono pervenute 22 candidature, per queste il Comitato nomine ha selezionato nella sua autonomia e indipendenza 5 curricula. Il sindaco ha effettuato la nomina del dottor Claroni in qualità di presidente e della professoressa Zanasi nell’ambito dei cinque curricula selezionati dal Comitato nomine. Nessuna rilevanza ha il fatto che il dottor Claroni percepisca o meno una pensione. I curricula sono selezionati dal Comitato nomine in base alle professionalità che emergono dai curriculum stessi. La qualificaizone professionale e l'esperienza del dottor Claroni è stata ritenuta adeguata anche alla luce della fase di transizione della società, le cui attività verranno come noto al più presto affidate ad un uovo gestore selezionato in base a gara ad evidenza pubblica incorso di predisposizione.
I compensi che l'assemblea ha stabilito per il presidente è di 40.000 euro lordi annui. Per quanto riguarda gli altri due consiglieri incluso il vicepresidente è di 10.000 euro annui lordi. Tengo a precisare che questo vuole dire più che dimezzare i compensi precedenti, che è evidente perché si è ridotto il numero di consiglieri, perché la società ha altre funzioni ed altre tipologie. Per quanto riguarda i sindaci il compenso è di 7.500 euro lordi omnicomprensive per il presidente del collegio sindacale, e 5.000 euro per gli altri componenti del collegio sindacale.
Il canone è fissato da una convenzione, modificata da disposizioni applicative emanate dal Comune, che consiste in una parte fissa e una variabile. Nel bilancio 2011 il canone risulta calcolato in perfetta aderenza all'interpretazione che il Comune ha dato con le proprie disposizioni applicative. Nel 2009 e 2010 il bilancio ATC era redatto in base ad un'interpretazione diversa che il cda di ATC dava rispetto al Comune, che differiva per il fatto di corrispondere al Comune gli introiti della sosta a valle dell'applicazione dell'IRES. Per questo motivo nel periodo durante il periodo di commissariamento i bilanci erano stati approvati mettendo a verbale il sostanziale disaccordo del Comune sullo specifico punto di come era calcolato il canone della sosta. Per intenderci, 2009-2010, interpretazione diversa tra Comune e ATC rispetto a come calcolare il canone della sosta, nell'approvazione del bilancio lo scorso anno durante il periodo commissariale è stato messo a verbale la contrarietà del Comune rispetto a quel calcolo; ciò nonostante il Comune con senso di responsabilità votò comunque favorevolmente il bilancio complessivo di ATC, pur mettendo nel verbale in assemblea questo specifico rilievo. Quest'anno, 2011, viene invece esattamente utilizzato il metodo di calcolo che già il Comune negli anni precedenti aveva già sottolineato come aderente a quelle che erano le disposizioni e la convenzione. Sostanzialmente viene riconosciuta la critica che era stata fatta l'anno scorso e il bilancio viene redatto calcolando il canone della sosta in base ai criteri indicati dal Comune. Quindi sarebbe stato paradossale che avessimo votato contro quando invece ATC ha redatto il bilancio con specifico riferimento a questo problema del canone della sosta in piena aderenza a quella che è l'interpretazione del Comune.
Il problema degli ammortamenti. ATC ha ritenuto di modificare le aliquote di ammortamento dei cespiti nel bilancio 2011, in considerazione del fatto che le possibilità di un frequente rinnovo del parco bus, nell'attuale contingenza, evidenti i fin troppo noti limiti agli investimenti, sono molto ridotte. Si sono ridotti i trasferimenti per il TPL sia di parte corrente che di conto capitale, e gli autobus non possono essere rinnovati con la frequenza con cui si faceva in passato. Le argomentazioni sono ben evidenziate nel bilancio di ATC e questi sono i motivi per cui è stato deciso nella redazione del bilancio di modificare i criteri di ammortamento. Su questo e su altri specifici aspetti nella redazione del bilancio, proprio a seguito dei rilievi svolti nella relazione del Collegio sindacale e dalla società di revisione, il Comune e la Provincia hanno chiesto chiarimenti in merito con una lettera, alla quale tempestivamente ATC ha risposto con la relazione molto approfondita in cui sono state date valutazioni dettagliate rispetto alle scelte fatte per esempio con riferimento alla scelta degli ammortamenti. Sono stati dati anche in questa relazione una serie di elementi di approfondimento e di valutazione che hanno consentito al socio Comune di esprimere una valutazione positiva del bilancio nonostante appunto i rilievi del Collegio sindacale e della società di revisione. Se volete approfondimenti in merito al metodo di ammortamento e al relativo calcolo, nella relazione del cda della società in risposta ai quesiti posti dal Comune si sottolinea come sia stato utilizzato correttamente il principio contabile numero 16 e che l'adozione del metodo di calcolo utilizzato dalla società porta ad un utile minore rispetto a quello che si sarebbe avuto qualora si fosse applicato il metodo di calcolo della società di revisione. Quindi l'atteggiamento degli amministratori è stato anche prudenziale. Sia nel bilancio che nella relazione allegata successivamente alle domande fatte dal Comune, si specifica che i nuovi criteri adottati per l'ammortamento sono allineati a quelli utilizzati dalla società Fer Srl per il 2011, e quindi, a quanto si immagina, a quelli che applicherà la società Tper.
I rilievi del Collegio sindacale e della società di revisione sono stati presi in attenta considerazione da parte del Comune che proprio per questo ha chiesto chiarimenti alla società, che sono poi pervenuti e stati ritenuti soddisfacenti. Ci tengo anche a precisare che la società di revisione in realtà non dà un giudizio negativo, ma sostiene di non avere sufficienti elementi per poter esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio ATC. Avrebbe potuto chiedere delucidazioni alla società, posto che quando si fa una relazione è chiaro che il rapporto con la società è continuativo e costante.
Si ritiene che il Bilancio di ATC non solo non danneggi il Comune di Bologna, ma eviti un grave danno sia alla società, sia al Comune, in qualità di socio e di contraente per il servizio della sosta. Per la prima volta dal 2009 il bilancio ATC ritrova concordanza con l'interpretazione della convenzione sul servizio sosta affermata dal Comune.
Il Collegio dei revisori dei conti ha ricevuto con e-mail del 26 aprile tutta la documentazione di bilancio ATC (incluse le relazioni del Collegio sindacale e della società di revisione; la lettera di richiesta di chiarimenti da parte del Comune e la relativa risposta di ATC).
Non è stato richiesto uno specifico parere al Collegio dei revisori del Comune perché non è previsto dal Regolamento di Contabilità, ma, come di consueto, è stato messo a disposizione del Collegio tutto il materiale ritenuto rilevante per la loro attività di vigilanza.
Per quanto riguarda la valutazione sul fondo rischio per l'indagine della Corte dei Conti sulla sosta, ribadisco ulteriormente, la questione dei 17,7 milioni di euro è ancora un elemento che attiene ad una fase istruttoria, quindi preliminare. Con riferimento a questo eventuale rischio, ATC nel Bilancio 2011, così come già aveva fatto nel bilancio 2010, ha appostato, per il rischio derivante dall'esito di questa indagine, un fondo dell'ammontare di 800.000 euro. Il Comune ha ritenuto di non dover eccepire circa la quantificazione del rischio operata, sotto la sua responsabilità, dal consiglio di amministrazione di ATC, peraltro in continuità con quanto fatto nell'esercizio precedente, approvato da tutti i soci, Provincia di Bologna e di Ferrara compresa. In merito, la società di revisione, nel bilancio 2010, aveva valutato il fondo di 800.000 euro non condividendo la scelta prudenziale degli amministratori, e ritenendo che tale fondo non era da appostare, ma che poteva essere sostituito da una semplice informativa nella Nota integrativa. Nel bilancio 2011, non si capisce perché perché non ci hanno dato spiegazioni, sul medesimo fondo, la società di revisione eccepisce l'impossibilità di determinarne la congruità e la correttezza.
Ultimo punto, contenzioso con ATC sulla gestione della sosta. Il Comune di Bologna rivendica da ATC il reale ed effettivo risultato economico della gestione del servizio pubblico della sosta per gli anni 2009 e 2010, contestando l'erronea attribuzione alla contabilità separata di oneri ad essa estranei, quali l'applicazione dell'IRES e il computo nel rendiconto economico del servizio sosta del fondo rischi di 800.000 euro di cui detto precedentemente. L'importo del ricorso è di euro 1.451.658. Il Comune si è determinato a proporre ricorso al TAR in quanto nei bilanci 2009 e 2010 l'importo del canone è stato decurtato di queste somme, come lamentato dal socio Comune nell'ambito della assemblea di cui ho detto prima, pur evidenziando il Comune comunque lo scorso anno questi elementi di controversia che adesso hanno portato al ricorso al TAR, il Comune espresse allora parere favorevole al bilancio, tanto più quest'anno dove questi elementi critici sono venuti in larga parte meno".


Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto.

Il consigliere Michele Facci si è dichiarato non soddisfatto.

La consigliera Paola Francesca Scarano si è dichiarata non soddisfatta.
      .