Bologna, 17/11/2014
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"Grazie Presidente, signore consigliere, signori consiglieri intervengo in merito alla questione Hera. Innanzitutto vorrei fare presente che di questa questione ce ne occupiamo da tempo, in base a un Accordo di Programma del 2008, e che quanto avviene in quell'area non è sconosciuto in Consiglio comunale, è stato affrontato in occasioni di confronto e chiarimento, anche in sede di Consiglio regionale. Vorrei quindi tranquillizzare l'opinione pubblica sul fatto che la situazione è costantemente controllata in base a specifici accordi che stanno trovando attuazione. E' importante ripercorrere insieme i punti fondamentali di questa vicenda, perché non vi possono essere ombre sul nostro operato, che è stato sempre molto attento sia ai profili della sicurezza ambientale che della salute dei cittadini. L'inquinamento del sottosuolo di viale Berti Pichat, su questo c'è stata un po' di confusione, risale ad attività precedenti cessate negli anni '60, che Hera come nuovo proprietario dell'area ha ereditato. Su mandato dell'Amministrazione Hera ha analizzato, monitorato e predisposto un Piano di risanamento del sito. Questo Piano è sancito in un accordo sottoscritto il 1° luglio 2008 insieme al Comune di Bologna, alla Provincia di Bologna, ai Comuni di Castenaso, Granarolo e ad Arpa Emilia-Romagna. Esiste dunque un Piano di risanamento che in questi anni viene attuato nei tempi previsti. Dal 2003 fino ad oggi sono stati eseguiti sull'intera area, costanti analisi e interventi di monitoraggio. A seguito di queste analisi e monitoraggi sono stati eseguiti e validati dagli enti di controllo diversi interventi di risanamento, effettuati principalmente tramite scavo e rimozione dei terreni e dei materiali contaminati, che hanno portato finora al risanamento completo di un terzo dell'intera area aziendale. Così come prevede l'Accordo di Programma stipulato nel 2008. Nonché a cambi d'uso e a interventi di impermeabilizzazione per quelle specifiche porzioni dell'area esposte a maggiore rischio. Rispondendo al consigliere Massimo Bugani, vorrei rassicurare i lavoratori in merito alla tanto citata permanenza degli stessi due ore e mezza o sette ore. Questa faceva riferimento ad analisi di esposizione al rischio dei singoli edifici, che ha dato una prescrizione per due stanze. La prescrizione ha comportato il fatto che Hera ha trasformato in archivio provvisoriamente quelle due stanze, quindi ha ridotto al presenza dei lavoratori. Quella prescrizione è stata poi tolta, perché gli interventi di impermeabilizzazione sono tali da stare nei termini di legge, quindi oggi i lavoratori sono tornati a lavorarci su una base di una relazione che dice che non esiste più il rischio per loro. Questo è un punto importante da chiarire, perché la nostra principale preoccupazione non può essere la polemica per la polemica, ma rispondere puntualmente a preoccupazioni. Il consigliere Bugani ha ragione, oggi il nostro primo compito è rassicurare i lavoratori. Quando si fa un progetto di bonifica, prima dell'intervento si fanno simulazioni dei rischi minimi e dei rischi massimi. Nel caso dei rischi massimi era stata data quella prescrizione. Si è verificato nel concreto che su due stanze degli uffici si era nel limite massimo, per cui si è intervenuti, si è impermeabilizzato e sono state riportare all'usabilità anche quelle due stanze. Tutti questi interventi sono stati realizzati ai sensi di legge e collaudati dagli enti competenti che hanno fatto decadere ogni limitazione d'uso. Cioè ci si può stare. Esiste quindi un programma chiaro e definito volto a bonificare l'intera area nei tempi previsti. Nel 2008 è stato sottoscritto il Piano, i tempi previsti perché sia completata tutta l'opera di bonifica sono il 2018. Quindi l'Amministrazione sta verificando che siano rispettati puntualmente i tempi fissati dall'Accordo di Programma. Ovviamente se fossimo stati di fronte a relazioni dell'Ausl o dell'Arpa che denunciavano una situazione di pericolosità, di quei tempi ce ne saremo fregati, il punto è che tutto il sistema di monitoraggio ci indica che non ci sono livelli di pericolosità per i lavoratori e per i cittadini. A tal proposito, a garanzia della sicurezza e salute dei lavoratori di Hera nonché dell'ambiente, e per tutto l'arco di tempo che porterà al complessivo risanamento del sito, da una decina d'anni è in essere uno specifico Piano di monitoraggio dell'acqua sotterranea e, dal 2009, dell'aria nei vari ambienti. Tutte le attività di monitoraggio vengono svolte da terzi, in coordinamento con Comune di Bologna, Arpa, AUSL e la Provincia di Bologna. Questo è un punto importante e lo leggo perché non ci siano equivoci. Tutte le analisi, raccolte in una relazione consegnata semestralmente agli enti di controllo, hanno costantemente escluso qualsiasi profilo di rischio per i lavoratori e per i cittadini, in quanto conformi ai valori di riferimento di legge. Inoltre, la falda sottostante l'area aziendale che si trova tra circa 14 e 20 metri di profondità, è ben distinta dalla falda da cui si attingono le acque che alimentano l'acquedotto cittadino, che sono a 250-400 metri di profondità. Voi sapete che Hera fa continue analisi sulla qualità dell'acqua, solo su Bologna ne fa 5.000: l'acqua di Bologna è una delle più controllate del nostro Paese. Secondo gli impegni assunti con l'Accordo di Programma ad oggi sono stati completati i primi sei lotti d'intervento, mentre sono già stati assegnati con gara i lavori del settimo lotto, a carico di Hera, che verrà avviato nelle prossime settimane, non appena conseguiti gli ultimi permessi operativi. Con il completamento degli interventi sul suolo di tale lotto, previsto per il 2015, sarà stato completato il risanamento di oltre il 60% dell'area. I lavori nella parte restante verranno completati, come da Accordo di Programma nel biennio 2017/2018, sulla base del fatto che il costante monitoraggio non indica livelli di inquinamento pericolosi per i lavoratori e per la salute dei nostri cittadini. Fino ad allora l'impegno mio sarà massimo e quotidiano nel vigilare sul rispetto di questi tempi. Non importa quanto sia grande Hera o se sia piccola, i controlli li fanno il Comune, l'Arpa e l'Ausl. Ho sentito parlare di sudditanza, era riferito alle nomine, ma sia chiaro che non c'è nessuno sconto o concessione nei confronti di Hera, e ciò è riscontrabile da quanto fatto dall'Amministrazione finora. Le autorità competenti possono definire il livello di pericolosità di un'area inquinata e quindi definire se esistono o meno rischi. Io non ho altro modo e non voglio avere altro modo che le relazioni dell'Ausl e dell'Arpa per definire se esiste o meno pericolosità, e le relazioni ci dicono di no. Proprio perché per noi la salute e la sicurezza ambientale sono una priorità assoluta, ci siamo resi disponibili sin dall'inizio del nostro mandato ad operare affinché tutti i procedimenti amministrativi oggetto dell'Accordo di Programma venissero approvati ed attuati in un rigoroso rispetto dei tempi e di quanto previsto dalle leggi. Dobbiamo sapere che importanti interventi di bonifica come quello di cui stiamo parlando, sono complicati e richiedono ingenti investimenti, ma Hera finora ha rispettato gli investimenti che gli abbiamo richiesto sul tema della bonifica. La nostra priorità assoluta anche rispetto alle destinazioni d'uso è stata e sarà sempre la radicale bonifica senza ombra di dubbio di quanto si è scoperto li sotto. Di questo dobbiamo esserne tutti consapevoli. Bene fa il Consiglio comunale, bene fa il Partito democratico, se ho capito bene, a chiedere un'udienza conoscitiva. L'azienda è tenuta a dare tutte le informazioni complete che richiedono i consiglieri, perché è nostro interesse comune assicurare massima trasparenza e rassicurare i nostri cittadini e i lavoratori di Hera che stiamo intervenendo da tempo in quella situazione e che l'evidenziazione di notizie parziali senza un contesto complessivo può generare preoccupazioni, che sono per nostra fortuna infondate. Non è una situazione fuori controllo, è costantemente monitorata. Ho piena fiducia nell'operato dell'assessore Gabellini che è una valente assessore all'Urbanistica. Non è tenuta ad essere una valente comunicatrice, ma ha la mia piena fiducia, così come parliamo con gli atti e con i fatti. Il Consiglio comunale, oggi ho sentito Bugani e ho voluto rispondere subito per fugare ogni ombra di dubbio sul tema, ha tutto il potere di chiedere informazioni ed esercitare la proprie attività di controllo anche sulla Giunta. Tenevo a dirvi che non siamo nella terra dei fuochi a Bologna, che siamo in una situazione controllata e vigilata e che noi continueremo a fare il nostro semplice dovere. Oggi però il nostro dovere è dire quanto abbiamo fatto prima della trasmissione e quanto continueremo a fare dopo al trasmissione; prima di tutto dicendo che tutte queste relazioni sono a disposizione del Consiglio comunale, come è già stato fatto in precedenza, e ogni eventuale informazione sarà messa a disposizione. Quello che ci tengo a ribadire come sindaco e quindi assumendomi la mia responsabilità, è che a oggi al situazione è sotto controllo, no ci sono livelli di inquinamento pericolosi per i lavoratori e i cittadini bolognesi, che esiste un Accordo di Programma del 2008 che sta e continua a essere attuato nei tempi previsti e che quell'area sarà nostra premura, vi assicuro, venga bonificata così come prevedono le leggi vigenti, grazie agli investimenti che Hera è tenuta a fare come proprietaria di quell'area. Spero di essere stato chiaro e spero che il Consiglio comunale vorrà collaborare con noi con segnalazioni, come hanno fatto il consigliere Bugani e altri, e non trasformare questo oggetto, sul quale abbiamo elementi per potere rassicurare tutti i cittadini, in uno scontro inutile tra di noi, sul si poteva fare prima e sul si poteva fare ben altro, che è una delle caratteristiche più preoccupanti del dibattito pubblico di oggi. Si poteva fare prima? L'Accordo di Programma è stato fatto nel 2008, e i tempi della bonifica stanno procedendo, con un solo ritardo dovuto alla causa che ha fatto un potenziale acquirente a Hera, a cui Hera a contro risposto con una causa per calunnia. Lasciamo questa cosa a Hera e a questo privato, nel 2015 viene recuperato anche il settimo lotto, oggi si tratta di portare in fondo con l'attenzione dovuta, che abbiamo sempre avuto, ripeto, a questo tema, l'Accordo i Programma che ha fatto il Comune di Bologna con gli altri enti nel 2008, sapendo che siamo nei tempi previsti per quanto riguarda tutta l'operazione di bonifica complessiva, e scusate se lo ripeto, sulla base di analisi che vengono fatte ogni tre mesi e di cui viene informato con validazione di Arpa e Ausl il Comune di Bologna, ogni sei mesi. Grazie a chi è intervenuto ponendo temi di merito, mi auguro che seguiamo tutti questa strada perché è quello che si aspettano i cittadini, non le polemiche fra di noi non basate oltre tutto su dati reali. Ogni consigliere si è attivato su questo, consiglieri regionali e comunali, a tutti è stata data una risposta, non abbiamo elementi nuovi per creare una situazione di preoccupazione rispetto a quanto sta avvenendo nel Piano di bonifica di quell'area".
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