Bologna, 19/07/2013

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE AREE GIOCO PER BAMBINI NEI PARCHI CITTADINI


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L'assessore alla Qualità urbana, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Pasquale Caviano (Centro dem) sulle aree gioco per bambini nei parchi cittadini.

La domanda d'attualità del consigliere Pasquale Caviano (Centro dem):

"Avendo avuto modo di leggere sulla stampa cittadina dell'intenzione di dismettere in alcuni parchi cittadini le aree gioco per bambini, chiede al signor Sindaco di sapere:
quali azioni siano state intraprese per l'affidamento in gestione a privati delle aree gioco, e quali le motivazioni dello scarso interesse dimostrato nei confronti della proposta dell'amministrazione comunale;
quali siano le iniziative che il Comune intende intraprendere per garantire le aree gioco all'interno dei parchi cittadini".

La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:


"Occorre distinguere tra pubblico e privato, tra privato sussidiario (che rientra nel sistema delle convenzioni) e il privato che interviene per motivi di reddito come attività economica. La scelta del Comune di Bologna non è sottrarre giochi nei nostri parchi, ma razionalizzare l'attuale distribuzione che in alcuni casi può essere ridimensionata qualora, ripeto qualora, si ammalorino, si degradino dei giochi e si renda opportuno valutare se ripristinarli o meno. Per questo c'è un piano che abbiamo già distribuito ai Quartieri per procedere ad una razionalizzazione che che consenta di ridurre gli sprechi e nello stesso tempo garantire il servizio.

Ogni struttura, infatti, necessita di periodici controlli svolti da personale specializzato che abbia acquisito la necessaria qualifica di ispettore per il controllo dei giochi attraverso specifica attività formativa e sulla base della normativa di riferimento. Questo per quanto riguarda le nostre strutture pubbliche: attualmente all'interno delle aree verdi pubbliche sono presenti 1.300 strutture ludiche organizzate in 255 differenti aree (di cui 94 aree di pertinenza scolastica nelle quali si trovano 475 giochi). Ed è a questo patrimonio pubblico a cui si riferiva il direttore del Settore Roberto Diolaiti in Commissione quando affermava questa oculata gestione del turnover: ossia quando occorre intervenire su strutture distrutte o dalla manutenzione molto costose, tenendo conto della presenza di altri giochi vicini, sempre mettendo al primo posto le scuole e i giochi per i più piccoli.

All'interno delle aree pubbliche già ora ci sono alcuni privati che intervengono a tutti gli effetti con attività economiche (giostre, gonfiabili e altri giochi), ma è cosa diversa rispetto al sistema delle convenzioni. Dobbiamo perciò mettere a punto i criteri della sussidiarietà oltre a quelli già previsti rispetto alle convenzioni con le associazioni alle quali vengono applicati compiti di collaborazione con l'Amministrazione comunale nella manutenzione delle strutture ludiche comunali (che restano in carico all'Amministrazione comunale stessa).

Infine specifico che c'è un imprenditore che ha presentato una proposta molto rilevante, un grande parco giochi, che si configura come una vera e propria struttura economica con le caratteristiche di valutazione che essa deve avere perché è un insediamento urbano di grande rilevanza".

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