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Bologna, 20/10/2014
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Il Convegno "Dalla prospettiva alla teoria dell’infinito: l’estetica di Lucio Saffaro tra arte e matematica" Presso l'Aula Clemente XI di Palazzo Albani a Urbino si terrà il convegno: Dalla prospettiva alla teoria dell’infinito: l’estetica di Lucio Saffaro tra arte e matematica, in cui interverranno gli studiosi: Vincenzo Fano, Federico Carpi, Enrico Gamba, Pino Parini, Bruno D’Amore, Laura Safred, Michele Emmer, Gian Marco Todesco e Gisella Vismara. La giornata di studi avrà come tema la prospettiva e le varie declinazioni estetiche, pittoriche, matematiche e filosofiche presenti costantemente nei lavori e nelle riflessioni del pittore triestino. Coordinano i lavori: Vincenzo Fano e Laura Safred Interventi: 10.30 > 13.00 – Federico Carpi / Enrico Gamba / Pino Parini / Bruno D’Amore 14.00 > 16.30 – Michele Emmer /Gian Marco Todesco / Gisella Vismara La mostra "LUCIO SAFFARO E LE GEOMETRIE DELL’ESISTENZA. Opere grafiche 1964-1991" A seguire, alle 17.00, inaugurerà presso le Sale della Bottega “G. Santi” Casa Natale di Raffaello, la mostra LUCIO SAFFARO E LE GEOMETRIE DELL’ESISTENZA. Opere grafiche1964-1991, a cura di Gisella Vismara, che ripercorre, attraverso cinquanta straordinari disegni e litografie, gli studi e gli approfondimenti di Saffaro sul tema dell’essere, dell’infinito, dello spazio fisico ed esistenziale e del tempo. In mostra saranno presenti, oltre a mirabili lavori concernenti l’uso simbolico della prospettiva, anche le tavole del Tractatus Logicus Prospecticus e quelle del Polifilo, due lavori emblematici del maestro triestino, sintesi della sua ricerca esistenziale e di un percorso autobiografico, estetico e filosofico volto all’inseguimento costante della perfezione. Lucio Saffaro, nato a Trieste nel 1929, si laurea in Fisica pura all’Università di Bologna, città nella quale ha vissuto, dal 1945, e dove è morto, nel 1998. Dopo una prima fase giovanile, in cui si dedica a tele informali (poi distrutte dallo stesso artista) ne segue un’altra, alquanto singolare, che si potrebbe definire “pseudo-metafisica”. Successivamente prevalgono le ricerche sulla determinazione di nuovi poliedri, che divengono anche oggetto di numerosi saggi e conferenze, tenute da Lucio Saffaro in Italia e all’estero. Tali ricerche verranno poi commentate da studiosi qualificati e più volte appariranno sull’Annuario dell’Enciclopedia della Scienza e della Tecnica di Mondadori, oltre che in riviste scientifiche. Nel 1966 realizza le tavole del “Tractatus Logicus Prospecticus”. Attorno al 1985, con l’ausilio di potenti calcolatori e di alcuni ingegneri dell’ENEA di Bologna, Saffaro elabora la rappresentazione di poliedri di grado elevato e altri complessi studi. Pubblica una cinquantina di opere letterarie, edite da Lerici, Scheiwiller, La Nuova Foglio, l’Almanacco dello Specchio di Mondadori e dalle Edizioni di Paradoxos, da lui stesso ideate. Nel 1986 pubblica a Parigi “Teoria dell’inseguimento”, con un saggio introduttivo di Paul Ricoeur. Espone alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e in molte altre importanti rassegne in Italia e all’estero. La prima mostra personale, presentata da Francesco Arcangeli, si tiene nel 1962 alla Galleria dell’Obelisco di Roma. Ne seguiranno altre quaranta, allestite in qualificate gallerie private e pubbliche. Tra queste ultime, le antologiche al Museo di Castelvecchio a Verona (1979), alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1986), al Museo Civico di Bassano del Grappa (1991). Sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private. Tra i premi, si ricordano quelli ricevuti alla Biennale di San Paolo del Brasile (1969) e alle Biennali di grafica di Rijeka (1970) e Cracovia (1972). La bibliografia su Saffaro è amplissima; tra gli altri hanno scritto di lui: Accame, Anceschi, Arcangeli, Argan, Barilli, Calvesi, Carandente, Caroli, Cerritelli, D’Amore, Emiliani, Emmer, Marchiori, Menna, Odifreddi, Quintavalle, Raimondi, Ramat, Ricoeur, Russoli, Tega, Zevi… Nel 2000, a cura del Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna, è stata allestita, all’interno della Biblioteca Universitaria, un’esposizione con opere di Escher e Saffaro. Del 2004 è la mostra antologica “Saffaro. Le forme del pensiero”, a cura di G. M. Accame – tenutasi al Museo di Palazzo Poggi dell’Università di Bologna, dove attualmente tutte le opere dell’artista sono conservate ma non esposte. Segue nel 2009 l’esposizione presso la Biblioteca dell’Accademia di Brera, a Milano, e, tra il 2011 e il 2012, a Villa Franceschi, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Riccione, l’antologica “Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo”, curata da Gisella Vismara. Nel 2014, la Fondazione Saffaro ha prodotto con la RAI il documentario“Lucio Saffaro. Le forme del pensiero”, che ne documenta la vita e le opere. LUCIO SAFFARO E LE GEOMETRIE DELL’ESISTENZA Opere grafiche 1964-1991 a cura di Gisella Vismara 21 ottobre > 8 dicembre 2014 Sale della Bottega “G. Santi” Casa Natale di Raffaello - Urbino Info: tel. 0722 320105 - segreteria@accademiaraffaello.it - www.accademiaraffaello.it Ingresso libero: Sale della Bottega “G. Santi” Casa natale di Raffaello - Via Raffaello 57 - URBINO dal lunedì al sabato 09.00 > 13.00 / 15.00 > 19.00; domenica e festivi 10.00 > 13.00 dal I° novembre: dal lunedì al sabato 09.00 > 14.00; domenica e festivi 10.00 > 13.00 www.fondazioneluciosaffaro.it
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