Bologna, 04/06/2012

CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DELL'ASSESSORE LUCA RIZZO NERVO SUL SISMA


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Si trasmette testo dell’intervento dell’assessore con delega alla Protezione civile, Luca Rizzo Nervo, in Consiglio comunale.

“Queste giornate sono particolarmente impegnative, sono stati momenti difficili per la comunità bolognese, per le conseguenze, limitate, degli eventi sismici in città, ma soprattutto per la grande preoccupazione legata alle popolazioni e ai luoghi della nostra regione più fortemente colpiti. Crediamo utile e necessario, abbiamo avuto contatti con la Presidenza anche dopo la Capigruppo di sabato scorso, dare conto della situazione nella nostra città, e delle azioni e dei doveri anche istituzionali che il Comune di Bologna ha messo in atto in questi giorni, e che va detto con orgoglio si affiancano alle innumerevoli espressioni di solidarietà spontanee che questa città ancora una volta è stata in grado di mettere in campo, sia per Bologna, che per i territori colpiti. Molti nostri cittadini, a vario titolo, sono impegnati in queste ore nei territori terremotati e a loro va il nostro ringraziamento, così come va il nostro ringraziamento alle tante persone che in questi giorni hanno organizzato in maniera spontanea iniziative di solidarietà, raccolta di beni e professionalità che si sono messe a disposizione dell’emergenza. Anche l’operatività del Comune di Bologna, in tutte le sue professionalità, è andata avanti in questi giorni senza sosta. Ringrazio i dipendenti di questo Comune che si sono resi disponibili anche oltre il loro orario di lavoro.

La situazione a Bologna è sotto controllo. E’ una situazione di comprensibile preoccupazione da parte dei cittadini, ma per fortuna anche dopo l’evento ulteriore di ieri sera non si riscontrano danni generalizzati a cose e persone, nella nostra città, di particolare gravità. In questi giorni ci sono state molte segnalazioni al numero di telefono della Centrale operativa della Polizia municipale, che ha ricevuto quasi 1.000 telefonate. Abbiamo a tutti indicato come modo più semplice e diretto di comunicare eventuali lesioni e criticità agli edifici il numero di emergenza dei Vigili del Fuoco (115) per avere un numero unico ed evitare duplicazioni delle comunicazioni. Abbiamo pensato utile, e ringrazio il consigliere Daniele Carella perché è una sua richiesta fatta in occasione del Question Time, mettere sul sito del Comune le norme di comportamento previste dal Piano di protezione civile e le Aree di attesa e ricovero, sempre previste dal Piano di protezione civile, che abbiamo ricordato attivarsi solo ed esclusivamente nel caso in cui vi sia un conclamato stato di emergenza; cosa che in questo momento non riguarda il territorio di Bologna. Colgo inoltre la sollecitazione che ci è stata rivolta oggi circa l’opportunità di realizzare un decalogo di comunicazioni specifiche, sia sulle modalità di comportamento che sulle aree attrezzate, relativamente a persone con disabilità; provvederò personalmente a farlo.

Per quanto riguardano i lavori di controllo che si sono svolti in città ricordo quanto già detto al Quartion Time venerdì scorso: sono stati organizzati con una modalità che ha previsto squadre di tecnici del Comune di Bologna, divisi per quartiere, che hanno monitorato tutti i 189 plessi scolastici pari a 220 scuole di Bologna. Monitoraggio che è avvenuto per ben tre volte, e ora è in corso la quarta verifica. Sono verifiche effettuate ogni volta che c’è stato un evento sismico rilevante. Lavoro di monitoraggio che ha coinvolto 28 tecnici del Comune di Bologna, di varie aree per competenza diretta (Lavori pubblici, Patrimonio e Mobilità), coadiuvati da professionisti dell’Università, per avere un riscontro anche terzo dei rilievi puntualmente fatti.

Nella giornata di martedì, nel secondo evento sismico rilevante, sono state fatte evacuare le scuole, abbiamo fatto la scelta credo positiva di mantenere i servizi educativi e scolastici attivi all’esterno degli edifici, che ha consentito – grazie all’attiva collaborazione degli insegnanti – di far rimanere in tutta tranquillità, nelle aree di sicurezza, bambini e ragazzi delle scuole. Mercoledì 30 maggio abbiamo fatto una scelta successiva alle prime verifiche, per permettere ai tecnici di fare controlli ancora più approfonditi: emanare un’ordinanza per la chiusura nelle scuole il 31 maggio e il 1° giugno. Credo che i riscontri abbiano dato conto dell’opportunità di questa scelta, operata attraverso un principio di precauzione. L’obiettivo è stato verificare eventuali variazioni delle condizioni statiche antecedenti l’evento, oppure danni generati dall’evento sismico. Gli esiti di questi giorni di monitoraggio sono stati comunicati sabato scorso ai presidenti e ai direttori di Quartiere, alle forze sindacali rappresentanti dei lavoratori, ai dirigenti scolastici e alla Conferenza dei Capigruppo. Poi, successivamente, con una conferenza stampa che si è svolta alle 17, sono stati comunicati alla città. Ringrazio per la disponibilità e la presenza di tutti questi soggetti che ho citato perché sabato scorso era il 2 giugno, la Festa della Repubblica, ma tutte le persone cogliendo la delicatezza del momento si sono rese disponibili a venire a questi incontri.

Abbiamo dunque fatto un’analisi attenta sui tutti i 189 plessi. Le situazioni problematiche riguardavano le scuole comunali dell’infanzia Molino Tamburi (3 sezioni pari a 75 bambini) con sede in via di Frino nel quartiere Sato Stefano e le scuole statali Tambroni in via Murri nel quartiere Santo Stefano. Notizia positiva di oggi: le scuole Molino Tamburi, che sono state precauzionalmente chiuse, domani riapriranno. E’ stato realizzato a tempo record un intervento per puntellare l’arco lesionato. A fronte della scossa di ieri sera abbiamo avuto l’evidenza che questo intervento è stato utile e sufficiente a garantire la messa in sicurezza delle scuole.

Abbiamo affrontato con massima attenzione e cura lo stato degli edifici con tipologia costruttiva non recenti, realizzati negli anni ’70 e ’80 attraverso criteri costruttivi dell’epoca. Anche su questi il controllo e le verifiche reiterate hanno dato un esito positivo, queste strutture non hanno subito danni. Altresì è noto, è stato sulle pagine dei giornali in questi giorni, l'iniziativa che ha coinvolto tutti i sindaci dei comuni capoluogo della regione, e il Presidente della Regione Vasco Errani. I sindaci ed Errani hanno convenuto che occorre reagire e concentrare le risorse nelle zone riconosciute come zone terremotate, a cominciare dalle attività produttive dalle quali bisogna ripartire. Per quanto riguarda gli edifici inagibili per gli effetti del sisma nella città di Bologna, stiamo facendo una verifica, un controllo severo per assicurare che emerga in maniera puntuale quali siano questi edifici lesionati e che quindi solo questi siano ricondotti dentro a quelle misure previste per la ricostruzione a seguito del sisma. Per la ricostruzione delle zone terremotate il Governo stanzierà quest'anno 500 milioni di euro, cifra che salirà a un miliardo nel 2013 e un miliardo di euro nel 2014, per una complessiva cifra di due miliardi e mezzo di euro. Si sta discutendo in questo momento di prevedere nel decreto, che per ora è solamente annunciato dal Governo, la possibilità di una ulteriore cifra di 50-60 milioni di euro per danni subiti dalle città non dichiarate zone terremotate in senso stretto, ma che fanno parte di una cerchia secondaria di città comunque colpite, fra le quali Bologna. Il Sindaco ha anche comunicato l'intenzione della Giunta comunale, oltre alla richiesta forte, reiterata, al Governo, perché possa essere messo a tema rapidamente in questo Paese, la realizzazione di un Piano nazionale per l'edilizia scolastica, di investire 4 milioni di euro da subito attraverso anche una revisione del Piano degli investimenti, del Piano delle opere pubbliche, destinati ad interventi di manutenzione straordinaria relativi all'edilizia scolastica, con l'ipotesi di poter mettere a disposizione queste risorse, e conseguentemente di attivare questi interventi utilizzando il periodo estivo. Per fare ciò è ovviamente necessario quanto prima arrivare all'approvazione del Bilancio, e credo che mercoledì in sede di Capigruppo possa essere anche utile valutare l'ipotesi di accelerare l'iter di approvazione del Bilancio, per rendere disponibili con sollecitudine queste risorse.

Aggiungo che, per quanto riguarda le persone sfollate sia relativamente alla città di Bologna, ma anche in relazione alle numerose richieste di alloggio che ci sono pervenute attraverso la Prefettura per persone dei territori più direttamente colpiti, sono state costruite e trovate soluzioni attraverso un positivo rapporto tra la Prefettura, che si è data il compito della raccolta della domanda di Bologna e non solo, e del Pronto intervento sociale, che invece ha articolato in questi giorni la risposta e ha provveduto alla rendicontazione per il dipartimento nazionale di protezione civile. Per quanto riguarda i danni subiti a Bologna, oltre alla situazione delle scuole che comunicavo prima, e che, ripeto, è ulteriormente oggetto di attenta analisi in queste ore, sono circa 80 gli appartamenti del patrimonio ACER che risultano lesionati e quindi non agibili, concentrate in via Libia, via Bentivolgi e via del Porto, e si stanno monitorando ulteriori nuove situazioni. Sono risultate 53 le persone di queste case ACER che non hanno trovato risposte nella rete famigliare, e per le quali sono state immediatamente predisposti alloggi alberghieri ed è stato fornito un buono pasto per provvedere a tutte le necessità della famiglia.
Ci tengo a sottolineare come con assoluta celerità ACER ha già individuato 7 alloggi riassegnati in modo definitivo a queste persone, che hanno visto la propria casa lesionata, ed è pronta per disporre di ulteriori 24 alloggi, che completerebbero la risposta a questo bisogno. Nei prossimi giorni saranno fatti i lavori di puntellamento delle scale di questi edifici lesionati per consentire il trasloco alla presenza dei Vigili del Fuoco. L'obiettivo è assegnare nuovi alloggi entro questa settimana, e nella settimana successiva avviare e possibilmente ultimare i traslochi. Quindi massima celerità nell'affrontare questo bisogno abitativo. Ancora, vi do conto di tre situazioni di edifici pubblici che erano stati inibiti alla fruizione. La struttura di via Oberdan dove sono siti, tra gli altri, gli uffici della Cultura, ha riaperto dopo una serie di controlli e di interventi; la situazione del Quartiere Porto, ha riaperto tranne la zona dell'URP, che rimane inibita in termini precauzionali; la situazione forse più rilevante, quella della sede del Quartiere Santo Stefano, nella struttura del Baraccano, ha avuto alcune lesioni che hanno chiesto lo spostamento dei servizi sociali territoriali li ubicati.

Abbiamo dato continuità all'iniziativa che abbiamo assunto immediatamente di tenere aperti i parchi pubblici cittadini per consentire alle persone che non se la sentono di dormire in casa di poter allestire anche situazioni di alloggio temporaneo. Ci tengo a dire inoltre, ed è motivo di orgoglio, che va incontro a questa necessaria attenzione, che richiamava anche il consigliere Daiele Carella, in relazione alle persone in stato di non autosufficienza, sono state attivati 355 posti letto per persone non autosufficienti, sia di Bologna che delle zone maggiormente colpite dal sisma. In particolare, un paio di residenze per anziani del paese di Cavezzo sono state trasferite nella struttura del Navile e di Villa Ranuzzi, quindi in strutture di privati accreditati che collaborano col Comune. Vi sono ancora 79 posti disponibili per persone non autosufficienti, e se ne stanno cercano ulteriori per dare risposta a questa particolare esigenza.

Ieri sera si è registrata una scossa sismica pari al 5.1 grado della scala Richter (avvenuta alle 21.30). Dopo la ricognizione fatta questa mattina abbiamo disposto immediatamente la chiusura delle scuole elementi Chiostri, per una fessurazione che si è allargata e che quindi è oggetto di una verifica ulteriore in corso d'opera, al termine della quale verrà assunta una decisione rispetto alla chiusura o la riapertura nella giornata di domani, ovviamente questo nei tempi utili per comunicarlo alle famiglie. Invece già sappiamo che le scuole elementari Drusiani (quartiere Reno) sono state chiuse per un possibile pericolo di distacco di parti di intonaco, e rimarranno chiuse anche nei prossimi giorni.

E' in corso un'ulteriore verifica che riguarda tutte le scuole, e che parte ovviamente dalle segnalazioni che vi sono, e vi sono state anche nel corso dei giorni scorsi, relative a ipotesi di lesioni che vengono puntualmente controllate dalle squadre di tecnici che richiamavo prima. E' ovvio che all'esito definitivo di queste verifiche assumeremo una decisione rispetto alla riapertura delle diverse scuole.

Questo è dunque il quadro della situazione e degli interventi messi in campo dal Comune di Bologna e dai vari soggetti, pubblici e privati, con cui il Comune sta in queste ore collaborando per far fronte nella maniera più adeguata possibile a questa emergenza. Obiettivo di tutti è dare massima rassicurazione ai cittadini, e la responsabilità di questa Aula, in primis della Giunta, ma di tutti noi, è dare il senso alla città che a Bologna la situazione è sotto controllo, è presidiata, monitorata puntualmente, e nessuno è lasciato solo davanti alla paura e alle preoccupazioni che il terremoto può ingenerare".
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