Bologna, 04/11/2011

QUESTION TIME: RICHIESTA DI CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI AMIANTO NEI LOCALI PUBBLICI


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L'assessore Rizzo Nervo nella risposta alla domanda del consigliere Tomassini sulla presenza di aminato nelle strutture pubbliche della nostra città ha chiarito che il Comune di Bologna, nel corso degli ultimi anni, ha avviato una campagna di rimozione e bonifica di materiali contenenti fibre di amianto, la situazione quindi è, sostanzialmente, di bonifica avvenuta e comunque di controllo delle situazioni in cui ancora vi è amianto ma posto in condizione di non pericolosità.


Domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL):

"Il sottoscritto Lorenzo Tomassini, consigliere comunale del gruppo Pdl, chiede con riferimento all'articolo di stampa pubblicato oggi 3 novembre 2011 a pagina 3 del quotidiano "La Repubblica - Cronaca di Bologna", se l'Amministrazione comunale, con riferimento ai locali pubblici dalla stessa direttamente gestiti (tra cui scuole ed asili), abbia verificato la salubrità degli ambienti e l'assenza di amianto nelle strutture stesse".

Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

Il Comune di Bologna, nel corso degli ultimi anni, ha avviato una campagna di rimozione e bonifica di materiali contenenti fibre di amianto presenti nelle coibentazioni delle tubazioni (amianto friabile), nei coperti (eternit), nei rivestimenti (glasal), nei pavimenti (vinilamianto) in funzione dell’urgenza, strettamente collegata al tipo di materiale e soprattutto al suo stato di conservazione; come sappiamo questo materiale si rende pericoloso quando è appunto in cattivo stato di conservazione o in stato di friabilità.
Il materiale più pericoloso che è stato rimosso, a carico del Comune di Bologna, e comunque sempre in collaborazione con le competenti strutture di ARPA ed ASL di Bologna, in particolare il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'ASL di Bologna, è l’amianto friabile che coibentava le tubazione nelle centrali termiche, poi, in ordine di pericolosità, le coperture in eternit, a volte molto deteriorate, i vasi di espansione e le pavimentazioni ed i rivestimenti in glasal che vanno sicuramente bonificati, ma che non rappresentano un rischio reale per gli utenti in assenza di comportamenti inadeguati.
Oggi, riteniamo che a fronte di questo intenso lavoro di rimozione e bonifica in particolare in riferimento alle scuole della nostra città, ma in generale agli edifici pubblici della nostra città, riteniamo che le uniche coperture, ad eccezione di eventuali manufatti abusivi o non censiti, di piccole dimensione, realizzate con materiali contenenti amianto siano quelle di Bocciofila di Lavino di Mezzo, dove l’eternit è stato però incapsulato, una cupola al Teatro Comunale, in ottimo stato di conservazione quindi non in grado di essere pericolosa, ed il coperto delle scuole Drusiani, con coperto già incapsulato, che dovranno esser demolite dalla società GD non appena completate le Nuove Drusiani, che è già nel piano degli investimenti.

Inoltre è da rilevare che, nel corso degli ultimi anni, grazie ad una migliore definizione del “problema amianto”, determinata anche dalla pubblicazione di una serie di leggi di riferimento che hanno approfondito la tematica della prevenzione e dello smaltimento dell'amianto stesso, si può confermare che i pavimenti in vinilamianto rientrano fra i materiali compatti, in quanto le fibre di amianto presenti nei materiali vinilici in opera si trovano incapsulate in una matrice stabile che ne previene la diffusione ambientale.
I pavimenti in vinilamianto, non costituirono e non costituiscono, dunque un rischio per la salute di piccoli utenti ed operatori, essendo le fibre presenti non volatili, come sapete la pericolosità è data dall'eventuale inalazione di fibbre di amianto; ciononostante il Settore Lavori Pubblici ne ha programmato la sostituzione con pavimentazione in materiale analogo privo delle componenti improprie utilizzate in passato, in relazione ovviamente alle risorse disponibili e a una programmazione necessaria.

Identico comportamento e pericolosità hanno le pareti in Glasal, materiale compatto che non rilascia fibre, ed i vasi di espansione e le canalizzazioni, confinate entro alle pareti. In generale possiamo dire che appunto c'è un'attenzione, un attenzione operativa, sul tema dell'amianto, e in generale possiamo dire, ci sono dati che lo confermano, come la presenza dell'amianto nelle strutture pubbliche della città di Bologna sia decisamente migliore della presenza di amianto nelle strutture private che in molte situazioni ancora necessitano, oltre che in molti casi di essere portate in evidenza, anche di essere rimosse e bonificate, c'è comunque un lavoro di presidio di attenzione anche per quanto riguarda le strutture private, in particolare realizzato dall'ASL di Bologna, dal Dipartimento di Sanità Pubblica. Per quanto riguarda le nostre strutture la situazione è quella che ho appena richiamato, una situazione sostanzialmente di bonifica avvenuta e di controllo delle situazioni in cui ancora vi è amianto ma messo in una condizione di non pericolosità

Il consigliere Tomassini si dichiara soddisfatto
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