Bologna, 20/11/2015

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'AREA DEL PARCO NORD


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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Facci (FI) e Bugani (M5S) sulla situazione dell'area del parco Nord.

Domanda d'attualità del consigliere Facci
"La stampa locale ha dato risalto alla situazione dell'area del parco nord (cfr. Repubblica Bologna di martedì 17/11 circa il nuovo bando per la gestione; Carlino Bologna di martedì 17/11 sul parcheggio Dozza), evidenziandone lo stato di degrado e di abbandono.
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, del Gruppo Consiliare Forza Italia, in base all'art. 58 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale, chiede:
di conoscere quale sia il pensiero della Giunta in merito allo stato in cui si trova l'area del parco nord;
se effettivamente la Giunta ritiene che la sola nuova gestione dell'area possa determinare una riqualificazione dell'area;
quale sia il giudizio della Giunta circa la gestione senza titolo dell'intera area da parte di Made in Bo srl, in tutti questi anni;
come pensa la Giunta che l'area del parcheggio Dozza possa essere riqualificata e sottratta al costante degrado".

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Massimo Bugani, visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla messa a bando dell’area di proprietà comunale denominata Parco Nord; pone la seguente domanda di attualità:
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa dei soggetti che negli ultimi anni hanno gestito l’area visto lo stato di abbandono in cui versa;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se non ritengano più conveniente ed efficiente tornare alla gestione diretta del Parco".

Risposta della vicesindaco Giannini
"Provo a rispondere ai problemi sollevati nelle domande dei due consilieri e la risponderò soprattutto per quanto riguarda gli aspetti patrimoniali.

Innanzitutto, credo che sia opportuno riprendere brevemente la successione temporale degli atti relativi a Parco Nord, di cui abbiamo avuto più volte occasione di parlare:
il complesso è stato oggetto di una concessione amministrativa repertoriata al nr. 180788/1998, in data 12.3.1998 di durata 12 anni;
con Atto del Commissario PG n. 133131/2010 è stata approvata la proroga fino al 31 dicembre 2011 con contestuale subentro di Made in Bo rispetto al precedente concessionario PDS;
con successiva deliberazione di Giunta PG 295357/2011 del 27 dicembre 2011, è stato prolungato il termine di scadenza del contratto fino al 31 dicembre 2012;
successivamente, con deliberazione di Giunta Comunale, PG n. 293372/2012, venivano individuate le linee di indirizzo per un bando di gara per la selezione di un nuovo soggetto gestore del parco, con un progetto molto più ampio, di tipo culturale, per cui non era più il settore Patrimonio che se ne occupava, proprio perché c'era questo contenuto di tipo culturale;
con ulteriore atto della Giunta Comunale, PG 193726/2013, sono state ridefinite le linee di indirizzo per tale bando.
Il primo degli atti che determinarono i contenuti dei bandi è stato approvato dalla Amministrazione prima (21/12/2012) della scadenza della proroga contrattuale (31/12/2012).
Pertanto non si ritenne di prorogare ulteriormente il contratto, ritenendo che la gara si potesse svolgere in tempi brevi. Le vicissitudini della gara, che sono ben note e non sto a richiamarle, hanno in effetti condotto alla definitiva archiviazione della stessa, senza aggiudicazione, in data 30 luglio 2015.
Quindi purtroppo, ci sono state vicissitudini, che ho appena richiamato, che hanno portato a una situazione di stallo fino alla definitiva archiviazione della stessa.

Nel frattempo, il soggetto titolare del contratto scaduto si trova in indennità di occupazione, corrisponde i canoni previsti dal contratto originale, salvo gli adeguamenti previsti dalla legge, ed è responsabile di tutte le altre obbligazioni contrattuali previste dalla concessione scaduta.
Quindi per esempio, a quanto mi risulta, per quanto attiene il problema rilevantissimo del degrado dell'area, il concessionario uscente ha sempre effettuato gli interventi manutentivi ordinari e straordinari posti a suo carico, per la durata di vigenza del contratto e delle relative proroghe. Ovviamente dopo la mancata emanazione di ulteriori proroghe, il concessionario uscente non ha programmato interventi di manutenzione straordinaria relativamente all'area.
Da quello che ci risulta, però, anche dopo il mancato rinnovo di proroga, ha ottemperato agli obblighi che venivano dalle delibere comunali, come quello di ospitalità dei circhi, dei luna park, delle manifestazioni politiche e quanto altro, ripristinando la funzionalità delle aree in seguito a questi utilizzi.

Con riferimento al tema specifico che ha richiamato il consigliere Bugani, ovvero pèerché il Comune, a questo punto, dati questi problemi e vicissitudini, il Comune non ha valutato la possibilità di prendere in carico l'area, si precisa quanto segue.
I settori competenti, prima di proporre alla Giunta Comunale le linee di indirizzo per un nuovo bando di carattere commerciale per la concessione dell’area in argomento, hanno svolto una istruttoria per valutare la fattibilità economica di una gestione diretta del complesso.
L’istruttoria ha evidenziato i seguenti elementi:
per quanto riguarda gli edifici, nel comparto sono presenti 4 complessi edilizi, oltre alla struttura stellare del Pala Nord che deve essere demolita dal concessionario uscente prima della restituzione dell’area, perché sapete che ha delle criticità che non ci consentono di mantenerla in essere. Non è possibile la gestione diretta di questi quattro complessi, che comunque, anche nel caso di gestione diretta dell’area, dovrebbero essere messi a bando per individuare nuovi concessionari.
I quattro complessi, inoltre, sono collocati all’interno dell’area e sono accessibili da percorsi interni all’area stessa.

Si tratta di questi edifici:
  • immobile “Estragon”: adibito a locale per spettacoli al chiuso, dotato di servizi e di spazi polivalenti, non si presta ad una gestione diretta del Comune. Sarebbe comunque necessario mettere a bando l’immobile, da assegnare in concessione per le finalità consentite dalla tipologia di struttura, e secondo le autorizzazioni esistenti, esperendo una gara mediante asta pubblica con concessione di durata breve ferma restando la possibilità della Amministrazione di rientrare in possesso anticipato dell’immobile per ragioni cogenti di interesse pubblico;
  • complesso oggi utilizzato dal Circolo Sardegna, costituito da spazi destinati ad ufficio ed una unità residenziale, che avrebbe potuto essere concesso mediante asta pubblica;
  • immobili denominati “Casa Rossa”: in stato manutentivo pessimo, non concedibili autonomamente, se non a fronte di investimenti da parte del Comune;
  • servizi igienici in stato manutentivo pessimo, non concedibili autonomamente, se non a fronte di investimenti da parte del Comune.

La compresenza di attività gestite da privati, con orari ed utilizzo degli spazi esterni da parte di utenza/pubblico, renderebbe inoltre problematica la guardiania e la custodia dell’intera area.

Sono state fatte considerazioni anche per quanto riguarda l'area verde.
La gestione diretta dell’area verde, consistente in custodia, guardiania, manutenzione, pulizia è – a risorse date- estremamente onerosa, resa ancora più problematica da quanto detto al punto precedente, cioè quest'uso promiscuo privato e pubblico che creerebbe problemi dovuti alla compresenza di varie attività.

Per quanto detto sopra si è ritenuto che il bando finalizzato ad un contratto commerciale - come detto obbligatorio per quanto riguarda gli immobili - venisse esteso anche all’area nel suo complesso, in modo da evitare appunto che si presentino ulteriori criticità.

Un'ultima questione sollevata nelle vostre domande, relativa al parcheggio Dozza, che è all'interno di una convenzione sottoscritta con BolognaFiere, che lo gestisce coerentemente con la concessione del parcheggio Michelino. La convenzione è stata sottoscritta dal settore Mobilità, ricordo, e il parcheggio Dozza viene aperto solo in corrispondenza di particolari eventi. Negli altri periodi BolognaFiere opera interventi di custodia, pulizia e manutenzione periodica. Comunque, la convenzione non è stata sottoscritta dal settore Patrimonio, ma da Mobilità.

Credo di aver risposto a tutti i problemi posti dai consiglieri, ovviamente auspichiamo tutti che quell'area non solo non sia un'area di degrado, ma, trattandosi di un'area molto importante, concordo con quanto hanno detto i consiglieri e ne siamo pienamente consapevoli. Speriamo che possano esserci iniziative tali da consentire la piena valorizzazione che si merita".
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